mercoledì
27 Agosto 2025

In 8 mesi ispezionate 120 navi straniere al porto: sanzioni totali per 220mila euro

Gli ispettori specializzati hanno disposto il fermo per 21 mercantili, due di questi sono ancora nel Candiano

Con le ultime due “detenzioni nave” registrate nei giorni scorsi a carico di navi battenti bandiera di Panama e Marshall Island, nel porto di Ravenna sono 21 i mercantili che dall’inizio dell’anno hanno dovuto scontare un fermo amministrativo per gravi carenze strutturali e di equipaggiamenti potenzialmente pericolosi per la sicurezza della navigazione e la sicurezza ambientale, oltre a rilevanti mancanze relative alla preparazione degli equipaggi o alla loro condizione di vita a bordo. È un primo bilancio dell’attività della capitaneria con il nucleo ispettivo di Port State Control.

Dall’inizio del 2022, gli ispettori specializzati della guardia costiera hanno effettuato più di 120 visite approfondite a bordo di navi straniere, rilevando più di 1.100 irregolarità e procedendo anche a bandire dai porti europei due navi gravemente sub-standard. Nel corso delle attività, che hanno riguardato anche ispezioni ed analisi sui combustibili utilizzati a bordo ai fini della tutela dell’inquinamento atmosferico, sono state già elevate sanzioni amministrative ed imposte spese di detenzione per un totale di quasi 220mila euro alle compagnie di navigazione delle unità navali in questione.

Ad oggi, nel porto di Ravenna, sono ancora sottoposte a fermo 2 navi, di bandiera Palau e Panama, mentre è in corso uno stretto monitoraggio della capitaneria su un’ulteriore unità che, a seguito di una detenzione durata più di un mese per ben 60 carenze gravi rilevate a bordo, è stata autorizzata nei giorni scorsi ad effettuare un singolo viaggio di trasferimento in cantiere fino in Turchia, anche in ragione della necessità di effettuare importanti interventi strutturali.

Di pari passo stanno procedendo anche le attività del medesimo nucleo ispettivo sulle navi italiane, sia per quanto riguarda la certificazione di sicurezza che per quanto concerne le visite sulla preparazione degli equipaggi. Negli ultimi 8 mesi, le ispezioni a bordo sono state più di 60, di cui 8 effettuate in territorio estero. Anche nel corso di queste attività, sono state rilevate irregolarità che hanno condotto il personale ispettivo ad elevare sanzioni per un totale di circa 22mila euro.

 

Il direttore di Otorinolaringoiatria a Philadelphia per due congressi

Il dottor Andrea De Vito è stato invitato come relatore per tavole rotonde e una lettura magistrale sulla fisiopatologia, la diagnosi e il trattamento dei disturbi respiratori ostruttivi del sonno (russamento e apnee ostruttive)

IMG 20220903 WA0011Il direttore del reparto Otorinolaringoiatria di Ravenna e Lugo, Andrea De Vito, è stato invitato negli Stati Uniti come relatore a due prestigiosi convegni, che si terranno a Philadelphia: il congresso della Società Internazionale di Chirurgia dei disturbi respiratori ostruttivi del sonno e il congresso della società nazionale americana di otorinolaringoiatria. Si tratta dei più prestigiosi convegni del mondo nel settore e il dottor De Vito è stato invitato per partecipare a comunicazioni, tavole rotonde e lettura magistrale sulla fisiopatologia, la diagnosi e il trattamento dei disturbi respiratori ostruttivi del sonno (russamento e apnee ostruttive)

«Questi disturbi  – spiega il medico – sono molto diffusi nel mondo, ma purtroppo ancora sottodiagnosticati. Consistono in alterazioni della normale respirazione, che si verificano durante il sonno e il più diffuso è l’Osa (Apnea Ostruttiva nel Sonno), causato dal restringimento o addirittura dalla chiusura delle vie aeree superiori, durante il sonno. Nei casi gravi possono rappresentare dei fattori di rischio anche per patologie cerebro e cardiovascolari. La mia partecipazione a convegni così importanti conferma la particolare esperienza maturata dagli ospedali di  Ravenna e Forlì su queste tematiche, che li caratterizza come centri di eccellenza riconosciuti a livello nazionale, europeo e mondiale. Devo ringraziare in particolare il professor Claudio Vicini, direttore della Otorinolaringoiatria di Forlì, che ha introdotto e sviluppato questo settore nel nosocomio forlivese, ottenendo risultati elevatissimi».

Centrodestra: sulle schede tanti paracadutati e poche candidature dal territorio

La vicesindaca di Brisighella potrebbe essere la prima parlamentare di Fratelli d’Italia proveniente dalla provincia: è candidata al Senato nell’uninominale di Rimini ma anche nel proporzionale che include tutta la Romagna e Ferrara. Maggioritario: alla Camera un’avvocata di Bagno di Romagna, a Palazzo Madama invece un senatore uscente di Ferrara

Marta Farolfi Con Giorgia Meloni
Marta Farolfi con Giorgia Meloni

Grande favorita a livello nazionale, la coalizione di centrodestra sogna naturalmente di sfondare per la prima volta anche a Ravenna dove non ha mai avuto i numeri per vincere le elezioni ed è saldamente all’opposizione da sempre. Anche qui, negli ultimi anni e in particolare alle amministrative, gli equilibri tra le principali forze che la compongono (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia) sono cambiati mostrando una grande mobilità interna.

Basti citare le scorse politiche del 2018 quando nel collegio Ravenna (che non corrispondeva però all’intera provincia) la Lega sfiorava il 18 percento, Forza Italia superava il 9 e Fratelli d’Itaia era ferma sotto il 3 percento, con appena lo 0,59 all’Udc. Due anni e mezzo dopo, alle Regionali, Forza Italia era dimezzata e Fratelli d’Italia era all’8 percento mentre la Lega, che esprimeva la candidata presidente, era al 31 percento. Un ultimo dato che si può mettere in relazione, anche se riguarda il solo comune di Ravenna, è quello delle Amministrative dello scorso ottobre dove Fratelli d’Italia diventò primo partito del centrodestra con quasi il 9 percento.

Naturalmente il seggio di Ravenna nell’uninominale alla Camera resta uno dei pochissimi che oggi viene ancora dato con alta probabilità al Pd per i sondaggisti, ma lo stesso discorso non vale per il Senato dove, essendo l’uninominale un seggio che include Ravenna e Ferrara (dove la Lega è molto forte e governa il capoluogo), secondo l’Istituto Cattaneo potrebbe essere eletto un esponente del centrodestra. Nella fattispecie si tratterebbe di Alberto Balboni, ferrarese, che corre con Fratelli d’Italia per la riconferma. Balboni sarà capolista anche nell’uninominale seguito dalla ravennate Marta Farolfi, classe 1962, attuale vicesindaco di Brisighella (l’unico Comune della provincia vinto dal centrodestra), moglie di Roberto Petri, storico dirigente di An, Pdl e oggi Fratelli d’Italia, mentre al terzo e quarto posto troviamo Marco Lisei e Domenica Spinelli. Farolfi è anche candidata nell’uninominale a Rimini, dove sfida una candidata di Più Europa.

Femminile è anche la candidatura voluta da Giorgia Meloni per l’uninominale alla Camera a Ravenna dove arriva, un po’ a sorpresa, una candidata di Bagno di Romagna che è anche quarta nel plurinominale, posizione che potrebbe garantirle il posto in Parlamento anche qualora non dovesse vincere l’uninominale. Si tratta di Alice Buonguerrieri. Prima di lei ci sono Tommaso Foti, Ylenja Lucaselli, Gianluca Vinci.

Per quanto riguarda Lega e Forza Italia, invece, si tratta di un bottino assai scarno per la provincia ravennate. L’unica candidata dalla città dei mosaici è infatti la berlusconiana Eleonora Zanolli – coordinatrice di Azzurro Donna per la provincia di Ravenna – al terzo posto nel collegio plurinominale della Camera, dunque con scarsissime possibilità di elezione. Prima di lei ci sono sono Rosaria Tassinari e Matteo Fornasini, al quarto posto Gianluca Vincenzi.

Al plurinominale del Senato gli elettori ravennati troveranno invece Anna Maria Bernini, Enrico Aimi, Elena Vannoni e Angelo Scavone. Non risulta tra i candidati l’anima ravennate di Forza Italia, Alberto Ancarani (vedi box). Per quanto riguarda la Lega, non compare alcuna candidatura ravennate. Nel collegio plurinominale della Camera “Romagna e Ferrara” i candidati sono infatti Davide Bergamini, Laura Cavandoli, Jacopo Morrone ed Elena Raffaelli.

Nel collegio plurinominale di Romagna, Bologna e Ferrara per il Senato ci sono Lucia Borgonzoni, Cristiano Mauri, Veronica Pontis e Michele Facci. Infine la quarta lista della coalizione, quella più centrista che ha il simbolo Noi moderati, candida alla Camera, in terza posizione, il ravennate Mauro Bertolino, preceduto da Carlo Ugo De Girolamo e Franca Mulazzani e seguito da Maura Marchesini. Per quanto riguarda il Senato in lizza ci sono invece Marco Lombardi, Sofia Martignani, Davide Zamagni e Federica Calvi.

Al momento la campagna elettorale delle forze principali si concentra sul territorio con banchetti e volantinaggio sui temi trainati dai tre leader nazionali che hanno ritrovato l’unità dopo essersi divisi in Parlamento sul sostegno sia al primo governo gialloverde sia soprattuto a quello Draghi, che ha visto solo Fratelli d’Italia sempre all’opposizione. (fe.an.)

Una marcia di 7 km dal Pala De Andrè alla spiaggia per dire no al rigassificatore

Iniziativa del mondo ambientalista per l’11 settembre: «Non è la soluzione per l’indipendenza energetica»

BW Singapore Bird View 2 1Il movimento ambientalista organizza una nuova manifestazione a Ravenna per contestate chi spinge per la ripresa dell’estrazioni di gas in Adriatico e la volontà di installare un rigassificatore al largo della costa di Punta Marina. Per domenica 11 settembre è in programma una marcia per il clima e contro i rigassificatori: partenza dal Pala De Andrè (ritrovo alle 9) e arrivo sulla spiaggia libera di Punta Marina: il percorso da compiere è di sette chilometri, che si potranno percorrere a piedi, in bicicletta e per chi non se la sente anche in auto (con preghiera di essere disponibili a dare passaggi).

Il coordinamento ravennate “Per il Clima Fuori dal Fossile”, Legambiente e Fridays for Future di Ravenna, con l’ appoggio della Rete Emergenza Climatica e Ambientale dell’Emilia-Romagna e della Rete nazionale contro i rigassificatori chiamano alla mobilitazione «tutte le persone di buona volontà, di ogni età e aldilà delle appartenenze politiche o associative, che vogliano contrastare il disegno di legarci ancora per decenni al sistema estrattivista, prima causa della crisi climatica, della distruzione del Pianeta e delle guerre infinite».

«I rigassificatori che si vogliono imporre a Ravenna, a Piombino e in diversi altri luoghi del Paese e in generale la filiera del gas liquefatto – scrivono i promotori – contrariamente a quanto ci viene detto, ci lega sempre di più alla dipendenza energetica da altri Stati, non risolveranno il problema dei costi delle bollette, peggioreranno la qualità dell’aria e le condizioni di salute della popolazione, renderanno più insicuro il nostro territorio. E per la loro realizzazione c’è già chi teorizza di militarizzare i territori dove si manifesta il dissenso, compromettendo i diritti democratici. L’autentica svolta ecologica, oltre a favorire la salute dell’ambiente e delle persone, produrrebbe maggiore e migliore occupazione e contribuirebbe ad una reale indipendenza energetica».

Dal dolce alle mostre, passando per gli Extraliscio: torna la festa di San Michele

Nuovo percorso tematico triennale dedicato al paesaggio. Otto osterie allestite per l’occasione

SM Concerto Piazza 2019Un nuovo percorso tematico triennale dedicato al paesaggio prende il via con l’edizione 2022 della Festa di San Michele, che si terrà a Bagnacavallo dal 29 settembre al 2 ottobre.

La programmazione, che spazierà fra i linguaggi delle varie discipline artistiche, è ispirata al verso “Natura è tutto ciò che noi vediamo” della poetessa Emily Dickinson e si intreccerà con le tradizioni, gli spettacoli, le animazioni, i mercati, le proposte enogastronomiche.

La festa si aprirà mercoledì 28 settembre alle 20.30 con il saluto istituzionale in piazza della Libertà, di fronte al Teatro Goldoni, al quale seguirà alle 21 in teatro lo spettacolo di divulgazione scientifica “Agrishow, l’agricoltura che cambia”, proposto da Terremerse per raccontare l’evoluzione del paesaggio delle campagne nel tempo.

Attraverso mostre, allestimenti e incontri si potrà andare alla scoperta di luoghi vicini e lontani. A partire dalle mostre promosse dal Museo Civico delle Cappuccine, che quest’anno saranno tre. All’ex convento di San Francesco sarà allestita la personale dell’artista Enrico Minguzzi, “La piena dell’occhio”, curata da Saverio Verini (apertura venerdì 23 settembre, ore 18), al museo troverà spazio la Biennale d’incisione Giuseppe Maestri con il Premio per giovani incisori e il Premio “Giuseppe Maestri” (apertura e premiazione dei vincitori domenica 18 settembre, ore 11), mentre la Chiesa del Suffragio ospiterà “Illuminazioni” con fotografie di Nicola Baldazzi e scritti di Veronica Lanconelli (apertura sabato 17 settembre, ore 18). Sempre dedicata alla natura sarà “Locus Amoenus”, che indaga il ruolo del paesaggio nella letteratura, tra illustrazione e descrizione, attraverso l’esposizione dei volumi del Fondo Antico, Manoscritti e Rari della biblioteca Taroni, a cura di Elisa Ancarani e Patrizia Carroli (apertura mercoledì 28 settembre, ore 18).

L’arte e la natura saranno il filo conduttore dei percorsi in tutto il centro storico, fra mostre fotografiche, di pittura e installazioni nei luoghi principali della festa. L’associazione Bi Art Gallery curerà gli allestimenti presso Sacrario dei Caduti, Torraccia e Vetrine vestite d’arte.

Si andrà poi dal Teatro Goldoni con le fotografie del Club Cine Foto Amatori bagnacavallese all’antica galleria con “L’antro della Chimera”, rivisitazione del mito della Sibilla attraverso arte e poesia, da Palazzo Vecchio con l’associazione Arte e Dintorni nella sala principale e l’allestimento a cura dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri nel cortile fino all’atrio del Municipio, dove un’installazione dedicata all’ambiente sarà dedicata al Podere Pantaleone a cura di Lestes.

Il tema del paesaggio sarà poi approfondito nel corso di incontri e confronti, come quelli promossi dalle associazioni Filmeeting, Romagna Camaldoli e Bottega dello Sguardo.

La musica tornerà sul palco centrale, con inizio alle 21.15: si partirà con l’afrobeat della Kola Beat Band il 29 settembre per proseguire il 30 settembre con il concerto-spettacolo di Smoma e il grande concerto degli Extraliscio con il loro “punk da balera” sabato 1 ottobre. A chiudere la festa saranno l’orchestra della scuola di musica Doremi e il coro gospel The Colours of Freedom con “Rejoice”. Sempre per quanto riguarda la musica, torneranno ogni sera gli appuntamenti con i concerti nelle chiese.

San Michele sarà poi la festa dei bambini e delle bambine, con numerosi appuntamenti pensati per loro. Ci saranno due produzioni speciali di Accademia Perduta Romagna Teatri che andranno in scena al Teatro Goldoni (29 settembre e 2 ottobre), mentre al Giardino dei Semplici sarà allestita l’arena bimbi con tanti appuntamenti (29 e 30 settembre, 2 ottobre). La Pro Loco proporrà due eventi: il tradizionale mercatino dei ragazzi del 29 settembre e un gioco dell’oca dedicato a Bagnacavallo l’1 ottobre.

Ci saranno poi esibizioni di danza, fitness e ginnastica artistica con le associazioni sportive del territorio.

Bagnacavallo fa Centro riproporrà il percorso Interno 5, con una decina di location private aperte per l’occasione fra allestimenti artistici, performance e design, mentre nel chiostro dell’ex convento di San Francesco sarà riproposto il Garage Sale (1 e 2 ottobre). Ci saranno poi le visite guidate al Podere Pantaleone, al Teatro Goldoni e al centro storico.

La proposta gastronomica sarà altrettanto ricca: presso i forni, le pasticcerie e i ristoranti sarà in vendita il celebre Dolce di San Michele; otto saranno le osterie allestite per l’occasione, affiancate da molti altri punti enogastronomici disseminati nel centro storico della città.

In via Mazzini sarà allestito il Mercato di San Michele, che da sempre accompagna la festa, e in via Ramenghi il mercato dei prodotti tipici del territorio e dell’enogastronomia Di buono e di bello.

Accanto ai quattro giorni della Festa, saranno decine gli appuntamenti che da inizio settembre e per tutto ottobre animeranno la città. Per scoprirli è possibile consultare il programma completo della Festa di San Michele 2022 sul sito www.festasanmichele.it.

Tra scalate e astronomia: osservando il cielo all’ex torre dell’acquedotto

Il 5 settembre l’appuntamento aperto a tutti, vicino al centro iperbarico di Ravenna

Astrofili Foto Ottavio Giannella
Foto Ottavio Giannella

Era soltanto un vecchio serbatoio dell’acquedotto, mai andato in funzione e da abbattere, quando un gruppo di ragazzi della “Gravity Fighters” lo ha trasformato in una palestra d’arrampicata, prendendo successivamente possesso anche delle pareti esterne dell’edificio adiacente. Un centro di aggregazione che ha raccolto qualche centinaio di persone di tutte le età attorno alla figura del suo ideatore Dario Tasselli.

Niente agonismo, ma tanta voglia di divertirsi nel verde, appena fuori dalla tangenziale di Ravenna e quando possibile, dirigersi in compagnia verso le montagne vere.

Alcuni frequentatori della struttura sono anche amanti dell’astronomia, così è nato il connubio col Gruppo Astrofili Faenza, che coi loro strumenti saranno gratuitamente a disposizione del pubblico.

Nonostante l’inquinamento luminoso della città, sarà possibile vedere alcuni degli oggetti più belli che ci sovrastano nel cielo.

L’appuntamento è dalle 16 di lunedì 5 settembre presso la struttura di via Vicoli 89, a Ravenna, uscita Centro Iperbarico.

Si inizierà col Sole visto attraverso appositi telescopi con filtri che proteggono la vista. Contemporaneamente si terrà un raduno per arrampicatori esperti, mentre saranno a disposizione istruttori in grado di accompagnare lungo le pareti in tutta sicurezza anche chi non ha mai scalato.

A gruppi si potranno anche salire i 45m di scale interne che portano in cima alla Torre per vedere il panorama di campagna, città e mare grazie a potenti binocoli e cannocchiali ottimizzati per la visione diurna.

Dopo il buffet (prenotazioni al 340 146 55 94), quando farà buio si potranno osservare con telescopi e binocoli, la Luna, Saturno, Giove coi satelliti scoperti da Galileo e gli oggetti più luminosi della volta celeste come ammassi stellari e stelle multiple.

In caso di cielo coperto, la parte relativa all’astronomia sarà rimandata con annunci sul web e sui social (www.astrofaenza.it e https://www.facebook.com/rgflatorre).

Un villaggio temporaneo sul lato “dimenticato” della Darsena di Ravenna

Sei giorni di apertura, con monologhi e concerti. Il 9 settembre l’inaugurazione del progetto dello studio Denara

Manualetto Darsena Lato SinistroManualetto è un’installazione architettonica temporanea sul lato sinistro della Darsena di città, progettata dallo studio ravennate Denara. Una serie di moduli in legno 4×4, affacciati sul Candiano, per rendere abitabile e riqualificare il lato al momento “dimenticato” dal processo di rigenerazione del quartiere sull’acqua di Ravenna.

Il progetto è stato finanziato grazie a un crowdfunding che ha raccolto il supporto di centinaia di donatori, e nasce da una provocazione lanciata dal giornalista Iacopo Gardelli: rendere abitabile qui e ora la Darsena, creando un “villaggio temporaneo” dove incontrarsi, conoscersi e fare cultura.

Destinatari della provocazione erano i giovani architetti dello studio Denara – Nicolò Calandrini, Francesco Rambelli, Mirko Boresi e Federico Lucchi – tutti under 30, che sono riusciti, nell’arco di soli quattro mesi, non solo a progettare un “Manualetto” per assemblare questi padiglioni temporanei, ma anche a raccogliere donazioni, trovare partner e collaborare con le autorità locali per rendere fattibile l’occupazione di suolo pubblico.

Così il villaggio temporaneo si farà. L’appuntamento per l’inaugurazione è venerdì 9 settembre, in via Eustachio Manfredi, davanti all’Ex Consorzio Agrario.

I padiglioni di Manualetto, progettati da Denara ispirandosi alle dimensioni standard di una camera da letto, saranno aperti per sei giorni alla cittadinanza, dando modo a chiunque lo voglia di “abitare” temporaneamente il lato sinistro del Candiano.

Per arricchire questa esperienza, Denara ha deciso di affidare a Studio Doiz, associazione culturale ravennate, la programmazione di eventi collaterali che si svolgeranno gratuitamente durante i giorni dell’installazione.

Si parte sabato 10 settembre con alcuni degli artisti più interessanti del panorama italiano e romagnolo. Il primo appuntamento sarà alle 11.30, quando il giornalista Pier Giorgio Carloni intervisterà Denara e Studio Doiz: sarà un momento per fare il punto della situazione e ipotizzare sviluppi futuri di questo progetto.

Il pomeriggio, alle 18, si parte con il Trebbo sulla Darsena, che vede protagonisti l’attore Luigi Dadina, tra i fondatori del Teatro delle Albe, e Davide Reviati, fumettista fra i più talentuosi e premiati del paese.

Alle 21 si parte coi monologhi teatrali. Chiara Tomei, giovane attrice per la prima volta a Ravenna, porta il suo monologo Via Nomentana (mise en lecture); a seguire Studio Doiz con l’inedito monologo Fazaze.

Chiude la prima giornata un doppio concerto, a partire dalle 22, affidato a due fra i musicisti più talentuosi della scena romagnola e italiana: il cantautore Giacomo Toni e il rapper Moder.

La seconda giornata del programma, domenica 11 settembre, si apre alle 18 con l’incontro Darsena contemporanea. Il Candiano fra arte contemporanea e street art, guidato dalla curatrice Alessandra Carini, in dialogo con Marco Miccoli, presidente dell’associazione culturale Indastria e promotore del festival di street art Subsidenze e col giovane artista Nicola Montalbini.

A seguire, dalle 21, il momento teatrale vede protagonisti Luisa Borini, giovane attrice ternana, premio Hystrio nel 2016, che presenta il suo nuovo monologo Molto dolore per nulla e Roberto Magnani, attore del Teatro delle Albe, che leggerà alcune pagine dal capolavoro di Pier Vittorio Tondelli Altri libertini.

Chiude la giornata di domenica, alle 22, il doppio concerto di due giovani promesse del cantautorato romagnolo: Diego Pasini, in arte Manuel Pistacchio, da Rimini; e Giacomo Toschi, leader dei Nichilisti Attivi, da Santa Sofia.

Dopo le giornate di lunedì 12 e martedì 13 settembre, dedicate a un’abitazione libera della Darsena da parte della cittadinanza, Manualetto si chiude mercoledì 14.

Dalle 18.30 gli incontri sono totalmente dedicati al cinema e prevedono tre ospiti. Si parte con un talk focalizzato su Michelangelo Antonioni, Deserto rosso e l’iconografia femminile, a cura di Maria Martinelli, regista, e Marina Mazzotti, di Start Cinema. A seguire, Filippo Perri, critico cinematografico, nel suo intervento Fronti di porti, ci parlerà dell’importanza dei porti e delle darsene nella storia del cinema contemporaneo.

Per celebrare la chiusura di Manualetto, dalle 20.30 i padiglioni ospiteranno il concerto Rap Sofà, evento in collaborazione col Cisim di Lido Adriano; tra gli ospiti anche Max Penombra e Albino.

Non ci sarà servizio bar.

Lavori a scuola, museo e centro sociale chiusi fino a Natale per ospitare le classi

Durante la messa in sicurezza sismica della primaria “Bassi” le lezioni si terranno negli altri spazi

Scuole BassiSono iniziati i lavori di messa in sicurezza sismica della scuola primaria “Bassi” di Caste Bolognese che causeranno lo spostamento temporaneo delle classi fino al periodo natalizio negli spazi del museo civico e del centro sociale che potranno ospitare solo gli alunni e dovranno sospendere la normale attività.

L’amministrazione comunale ha già in programma iniziative di approfondimento storico-culturale da calendarizzare nei prossimi mesi e che copriranno le mancanze che derivano dalla chiusura temporanea del museo. Prima tra tutte, la mostra dedicata a Nicola Utili per i 60 anni dalla sua morte – nel mese di ottobre in Sala Espositiva e nella chiesa di Santa Maria della Misericordia – e numerosi appuntamenti nel mese di settembre già calendarizzati e fuori calendario. «La cultura non si ferma – scrive il Comune – quindi si è al lavoro per far scoprire e riscoprire il territorio tramite le opere, i reperti, la storia, le strade, i palazzi, le chiese».

Anche il centro sociale, luogo di ritrovo, socialità ed incontro di tante persone, in particolare anziane, non potrà essere utilizzato per qualche mese. L’amministrazione si è attivata incontrando i coordinatori del centro e degli orti per iniziare un dialogo di confronto e trovare soluzioni per le iniziative già programmate. Sono stati messi a disposizione alcuni luoghi come la Sala Espositiva, la Chiesa di Santa Maria Misericordia, il Teatrino, alcune sale dei Cappuccini, alcuni spazi del Circolo Tennis e il Mulino Scodellino. In questo modo si potranno continuare a svolgere attività come la tombola, i pomeriggi di incontro e merenda, la proiezione di Finestre sul Mondo, qualche gita al Mulino con il supporto di una navetta. Inoltre, nei prossimi giorni l’amministrazione si riunirà con il comitato di gestione per puntualizzare il calendario.

Infine, a seguito della dislocazione temporanea di tutte le classi del plesso di scuola primaria “Bassi”, l’organizzazione dei servizi scolastici comunali è stata rimodulata al dettaglio nell’ottica di limitare al minimo i disagi che potrebbero verificarsi e per ridurre l’impatto sull’organizzazione delle famiglie. La refezione scolastica si svolgerà nelle relative aule poiché nessuna delle sedi dispone di locali nei quali poter organizzare questo momento di pausa. Inoltre, come anticipato, per ovviare alla problematica degli ingressi e delle uscite, l’Istituzione scolastica consentirà il ritiro o l’entrata da scuola con 10-15 minuti di anticipo o di ritardo per eventuali fratelli/sorelle dislocati/e in sedi diverse.

Grazie alla massima disponibilità dell’Associazione Genitori, il progetto del Piedibus sarà garantito. Per ulteriori informazioni/iscrizioni si invita a contattare il numero 340 5802566 e a partecipare alla giornata dedicata presso Lo Chalet del Parco il giorno 10/09/2022.  Per entrare nel merito dei dettagli e chiarire ogni eventuale dubbio, i rappresentanti del plesso Bassi saranno a breve invitati ad un incontro informativo. L’impegno nel limitare i disagi affinché tutto si svolga al meglio è massimo, pertanto in caso di necessità si invita a scrivere alla mail linda.caroli@comune.castelbolognese.ra.it o telefonare al numero 0546-655845.

Un tour tra Filetto e Pilastro alla scoperta delle opere di Equidistanze

Il 2 e 3 settembre l’evento di “restituzione” delle residenze artistiche estive 2022, curate da Alessandra Carini, Benedetta Pezzi, Nicola Montalbini e Marco Miccoli

Yopoz Equidistanze 2022

Sono terminate le residenze artistiche che per il terzo anno si sono svolte a Filetto, nell’ambito di Equidistanze, progetto che coinvolge artisti emergenti selezionati tramite bando dal team curatoriale composto da Alessandra Carini, Benedetta Pezzi, Nicola Montalbini e Marco Miccoli.

Artisti chiamati ad operare sul territorio rurale in stretta collaborazione con gli abitanti del luogo. L’evento di “restituzione” delle residenze – attraverso il quale le opere diventeranno patrimonio collettivo – è in programma venerdì 2 e sabato 3 settembre negli spazi interni ed esterni del circolo storico “Don Luigi Fabbri”, in via Roncalceci 123.

Gli artisti coinvolti sono Alessandro Pixa (Emilia-Romagna), Andre the Spider (Marche), Caterina Dondi (Lombardia), Caterina Profico (Abruzzo), Federico Ferroni (Emilia-Romagna), Livio Ninni (Piemonte), M Fulcro (Emilia-Romagna), Mitsuyasu Hatakeda (Giappone/Lombardia), Tera Drop (Lombardia) e Yopoz (Emilia-Romagna).

Il programma prevede dalle 17.30 di venerdì un tour tra le opere realizzate dagli artisti, con tanto di performance collaterali; dalle 18.30 invece un dj- set di Ilaria Magagni. Sabato si parte dalle 16.30 con anche alcuni “talk” con curatori e artisti coinvolti.

Nelle due giornate verranno fornite le mappe, indispensabili per poter trovare tutte le opere. Saranno disponibili inoltre delle biciclette per poter effettuare il tour (che è possibile effettuare comunque anche a piedi e in automobile) in modo autonomo fra Filetto e Pilastro. L’evento si farà anche in caso di pioggia.

Per informazioni contattare il numero 331 3225770

Daini verso il macello, il Parco: «Non c’è alternativa, vegetazione da salvare»

Si stimano 700 esemplari nella pineta di Classe: «Il trasferimento rispettando il limite di 30 capi non servirebbe»

Daino Pineta Classe«Non c’è alternativa alla cattura dei daini per la macellazione, c’è la necessità di salvaguardare la flora e la vegetazione delle pinete e praterie naturali in cui il nucleo è insediato, che hanno già mostrato gravi segnali di sofferenza dovuti all’eccessivo pascolamento». Il Parco del Delta del Po difende la decisione di ridurre la popolazione di ungulati nella pineta di Classe e nella pineta di Volano (nel Ferrarese) dopo le polemiche sollevate dal mondo ambientalista e da alcune forze politiche. L’indagine di mercato dell’ente per la ricerca di un’azienda interessata alla concessione dell’attività di cattura è finita anche in un esposto alla procura che ha comportato l’apertura di un fascicolo.

L’intervento sarà a costo zero per la pubblica amministrazione (il guadagno per gli operatori sarà dato dalla vendita della carne con una stima di circa 100mila euro in tre anni): «Serve per dare attuazione alle linee guida nazionali emanate dall’Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale nel 2013 – spiega il Parco –, riprese dal Piano Faunistico-Venatorio regionale 2018-2023 e dal Piano regionale per il controllo delle popolazioni di daino, approvato sia dalla Regione Emilia-Romagna che dall’Ente Parco nel 2021, per i territori di rispettiva competenza».

Proprio a proposito delle competenze, occorre tener presente che il territorio di competenza dell’ente Parco rappresenta oltre il 90 percento delle aree occupate dal daino nella pianura dell’Emilia-Romagna, il restante 10 percento è di competenza della Regione: «Il numero di daini presenti nell’area non di competenza del Parco è tale da consentire alla Regione di spostare gli animali in altre zone del territorio, rispettando quindi il limite di 30 capi imposto da Ispra per il trasferimento in natura di questa specie esotica. Questo non è possibile, invece, per quanto riguarda il ben più vasto territorio di competenza dell’Ente Parco».

Quali sono le ragioni dell’intervento? «Oltre all’inevitabile riequilibrio naturalistico quando si tratta di contenere lo sviluppo di specie esotiche, sono prioritariamente legate alla necessità di salvaguardare la flora e la vegetazione delle pinete e praterie naturali in cui il nucleo è insediato, che hanno già mostrato gravi segnali di sofferenza dovuti all’eccessivo pascolamento». Alcuni ambientalisti hanno evidenziato la presenza di alcuni esemplari di lupi nella stessa pineta: «La presenza del lupo, costantemente monitorata dall’ente Parco, è indubbiamente un elemento qualificante e che aiuterà nel controllo della popolazione, ma i numeri di partenza del nucleo di daini sono tali da non permettere un riequilibrio solo grazie alla predazione naturale».

La sezione ravennate dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa) chiede che questi animali siano destinati a nuova vita e non siano ceduti a cacciatori o allevatori come carne da macello: «Sono ormai anni che le associazioni hanno chiesto la piena applicazione dei metodi ecologici e degli strumenti di prevenzione quali recinzioni e dissuasori al fine di contenere eventuali danni. Tra i metodi ecologici sia da considerare anche la sterilizzazione: il Gonacon è un farmaco immunocontraccetivo che può essere utilizzato anche per questa specie».

Covid, primo caso di Centaurus in Emilia-Romagna: una bimba di Rimini, sta bene

La nuova variante è stata sequenziata nel campionamento casuale di tamponi positivi

Le autorità sanitarie rendono noto che è stata sequenziata ieri, 1 settembre,  per la prima volta in Emilia Romagna, la variante Centaurus (BA.2.75) del Covid. Il virus è stato isolato dal laboratorio dell’Ausl Romagna durante la normale attività di sorveglianza (campionamento casuale di tamponi positivi).  Il prelievo viene da una paziente di 8 anni che ha eseguito il test molecolare al drive through di Rimini. Non è ricoverata ed è in buone condizioni di salute.

«Centaurus – scrive Ausl – è caratterizzata da molte mutazioni sul gene S rispetto alle varianti Omicron e da analisi bioinformatica si suppone una elevata (maggiore di Omicron 5) trasmissibilità interumana. Alcuni altri casi isolati di Centaurus sono stati già identificati in Italia».

Film all’aperto ai giardini Speyer: si parte il 2 settembre

Il ciclo di proiezioni, fra cartoni animati, lungometraggi e documentari, proposto da diverse associazioni culturali, continuerà fino a fine mese

Racconti Di Parvana

Novità ai giardini Speyer di Ravenna, dove dal 2 settembre parte la prima rassegna di cinema all’aperto: sette in tutto le proiezioni, fino al 30 settembre, con inizio alle 20.30, a ingresso gratuito, senza sedie, ma con gli spettatori invitati a portarsi cuscini o coperte.

Il ciclo di visioni comprende cartoni animati, film, documentari proposti da varie associazioni: si parte il 2 settembre con Ravenna Cinema e Lucertola Ludens che presentano il film d’animazione I racconti di Parvana di Nora Womey. La proiezione sarà preceduta da un laboratorio. Il 6 appuntamento invece con il dramma storico Raccolto amaro di George Mendeluk, a cura di Malva. Il 9 ecco poi il documentario Stracci, di Tommaso Santi, proposto da Villaggio Globale.

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