venerdì
22 Agosto 2025

Troppi galli …nel canile di Ravenna, intervengono i volontari Enpa

Curiosa vicenda di abbandono di due vecchi pennuti, recuperati (a fatica) e riportati in un’aia dagli animalisti

Galli Canile Recuperati EnpaQuando si dice troppi galli in un …canile. È la singolare vicenda che ha mobilitato per salvare due pennuti che razzolavano nei pressi del canile municipale di Ravenna, i volontari dell’Enpa che hanno faticato non poco per recuperarli, senza interferire sul rifugio dei quattro zampe e tornare a razzolare in un’aia.

«Nei giorni scorsi siamo stati avvisati circa un fatto insolito ovvero che due galli, da qualche tempo, stazionavano nelle immediate adiacenze del canile comunale –raccontano gli attivista dell’Enpa provinciale di Ravenna –. I cani presenti nella struttura notando la presenza dei due uccelli che razzolavano nel prato circostante abbaiavano con insistenza, generando un certo scompiglio all’interno del canile.
Di fronte a questa situazione si sono attivati alcuni nostri volontari i quali prima mediante l’uso di reti hanno fatto i primi tentativi di cattura ma dopo non pochi giorni non essendosi ottenuto alcun risultato hanno posizionata una gabbia da cattura, particolarmente sensibile, la quale ha consentito di raggiungere lo scopo. Ecco quindi che attratti dal cibo contenuto in una ciotola all’interno della gabbia si è riusciti a catturare il primo gallo. La cattura del secondo è stata un po’ più difficile in quanto il gallo ancora libero avendo visto cos’era accaduto al suo compagno si guardava bene dall’entrare nella gabbia. I volontari hanno quindi collocato del cibo più appetitoso e l’uccello ancora libero non ha saputo resistere cadendo in trappola».

A missione compiuta i due galli sono stati trasferiti presso un nostro collaboratore che li lascerà liberi di razzolare all’interno della sua proprietà ove termineranno i loro giorni da pensionati di lusso – conclude il reconto dell’Empa –. Da un esame più attento si è potuto constatare che i due galli non erano affatto giovani e quindi abbiamo supposto che il titolare degli stessi, non potendoli più utilizzare per la riproduzione e per la pignatta, abbia elaborato la stupida soluzione di abbandonarli al loro destino per di più nei pressi del canile comunale».

“The Passengers”: docufilm sul bisogno sociale di casa, prodotto a Ravenna

L’opera dei registi Valente e Poli, sarà in visione al Cinemacity dal 25 febbraio al 3 marzo. Racconta del progetto del consorzio Il Solco di offrire un tetto ai senza dimora

The PassengersManca poco all’uscita al cinema del docufilm The Passengers, prodotto dalla società di produzione Kamera Film, che dopo Ravenna proseguirà il suo viaggio toccando altre 34 città italiane. Il film è stato prodotto con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con il Consorzio di cooperative sociali Solco Ravenna e Instant Documentary.

Il film, che è stato presentato oggi in Municipio a Ravenna, racconta la vita dei partecipanti ad un progetto di contrasto alla marginalità sociale (“Housing First – Prima la casa”), gestito dal Consorzio di Cooperative Sociali Solco e finanziato dal Comune di Ravenna, dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e dall’Unione dei Comuni della Romagna faentina.
L’obiettivo di questo progetto è quello di offrire alle persone senza dimora la possibilità di abitare una casa e di riportarle all’autonomia che avevano perso. Il film dà voce alle fragilità umane, perché la vita non è fatta solo di alti ma anche di bassi. Tutto questo senza dimenticare le storie degli operatori e degli assistenti sociali che rendono possibile questo viaggio verso un luogo chiamato “casa”.

«Io e Christian attraverso la macchina da presa, abbiamo semplicemente cercato di ribaltare il concetto che persone che hanno avuto difficoltà talmente grandi da fargli perdere la casa siano necessariamente dei “bisognosi”. Con grande spontaneità hanno dimostrato quanto hanno da dare e quanto la comunità sia “bisognosa” nei loro confronti». Sono queste le parole di Tommaso Valente, uno dei due registi, che cerca di spiegare quanto le storie che vengono raccontate in questo film possano aiutarci a conoscerci meglio.
«Le storie dei nostri protagonisti, dei passengers, sono dense di un vissuto doloroso e questo non fa che avvicinarti a loro, lasciando a casa ogni intento di giudizio e portandoti dietro una forte necessità di comprensione. D’altronde è il senso intimo del film: raccontare storie di persone che hanno avuto vite complesse ma che ci sono vicine, potrebbero essere ognuno di noi alle prese con un inciampo della vita». Prosegue così il regista Christian Poli, ponendo l’attenzione sulla vicinanza che le storie raccontate nel film hanno con la vita di ognuno di noi.

L’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia, afferma che il Comune ha investito subito nella sperimentazione ed è sostenitore fin dall’inizio di questo docufilm, che offre alle persone e ai nuclei coinvolti nel progetto la possibilità di raccontarsi, di rivelare il proprio percorso.
Antonio Buzzi, presidente del consorzio Solco Ravenna, racconta che hanno avviato “Housing First” nel 2015 a Ravenna come progetto sperimentale e che oggi è pienamente consolidato e presente nei comuni dell’Unione della Romagna faentina e in quelli della Bassa Romagna. L’equipe è formata da 6 professionisti e negli anni ha aiutato più di 100 persone.

Distribuito nelle sale, al CinemaCity di Ravenna dal 25 febbraio al 3 marzo (ore 20.30), da Emera Film in collaborazione con la FioPSD, The Passengers diventa uno strumento di sinergia tra pubblico, privato e terzo settore che ha raccolto attenzioni e finanziamenti in tutti e tre gli ambiti, grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna e il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, BCC ravennate forlivese e imolese, Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora e Confcooperative Romagna. Inoltre il docufilm ha permesso ai suoi protagonisti di ottenere anche un finanziamento attraverso un crowdfunding.

Ecco un trailer del docufilm The Passengers

The passengers (2021) – trailer from Instant Documentary on Vimeo.

Morire a Ravenna nel 2022 costerà il 3 percento in più. Lo ha deciso il Comune

Ritoccate le tariffe di Azimut, la società controllata da pubblico per fornire servizi cimiteriali: dal loculo alla vestizione, dalla lapide alla fossa

IMG 1162Il Comune di Ravenna ha deciso di aumentare del 3 percento le tariffe 2022 dei servizi cimiteriali gestiti dalla società Azimut, pubblica per il 60 percento (con il Comune di Ravenna predominante) e per l’altro 40 percento in mano a cooperative private. L’aumento è reso noto da Lista per Ravenna, gruppo di opposizione in consiglio comunale. All’origine del ritocco ci sarebbe l’incremento del costo della vita tra ottobre 2020 e ottobre 2021 in base al contratto originario della gestione mista pubblico-privata. Lpr è contraria al rialzo: «Sarebbe facilmente derogabile per volontà politica».

Lpr fornisce un campione dei nuovi prezzi cimiteriali:

  • 139 euro pratica burocratica di richiesta di autorizzazione al trasporto e/o al seppellimento;
  • 200 euro vestizione e preparazione di una salma nella camera mortuaria;
  • 168 euro fornitura e chiusura standard dei rivestimenti di zinco interni alla bara (277 euro fino a 215 cm, 294 euro oltre 215 cm);
  • 578 euro fossa in terra per il defunto (di cui 289 per seppellirlo e altrettanti per disseppellirne obbligatoriamente i resti dopo 10 anni, se lo si chiede prima, 140 euro in più);
  • 82 euro verifica tecnica per collocare a proprie spese una lapide senza contorno nel campo comune delle fosse, con il contorno 153;
  • 2.982 euro loculo in seconda o terza fila;
  • 362 euro una celletta;
  • 2.019 euro per un metro quadrato di terra nel cimitero di Ravenna (1.733 negli altri, il costo medio per un metro quadrato di terreno edificabile nell’Italia del nord è di 600 euro);
  • 2.244 edicola di famiglia a schiera in posizione intermedia;
  • 607 euro cremazione.

Dai servizi mortuari, Azimut incassa oltre la metà dei propri ricavi: 6,1 milioni su 11,6 nell’ultimo bilancio approvato. Risulta, nello stesso anno, un risultato positivo complessivo di 1 milione e 78mila euro pari al 9 percento del fatturato, maggiore del 10 percento rispetto all’anno precedente, superiore al budget di 416 mila euro (+63 percento). Percentuale di “guadagno”in linea con quella di tutti bilanci precedenti a partire dal 2012, primo anno di vita di Azimut.

Secondo Alvaro Ancisi, capogruppo di Lpr, «l’aumento del costo della vita non si riflette sui redditi familiari da lavoro o pensione, su cui il “caro defunti” incide totalmente. Anzi li penalizza fortemente nell’anno presente, a causa dell’enorme incremento delle bollette. I Comuni, che sollevano manifestazioni contro il Governo per il proprio “caro bollette”, dovrebbero guardarsi bene dall’infierire essi stessi sulle bollette dei propri cittadini». La gestione di servizi comunali è condotta in regime di monopolio: «Ci pare ingiusto si debbano ricavare utili di questa entità: quasi una sopratassa, giacché i Comuni dovrebbero farsi pagare i servizi che erogano ai cittadini per quello che costano, non per guadagnarci loro stessi e i loro cogestori, soprattutto quando ciò significa aggravare il “caro defunti”. Chiedo dunque al sindaco se intende attivarsi affinché si rinunci, per il 2022, ad imporre un aumento del 3% alle tariffe mortuarie».

In un giorno 274 casi, il dato più basso da Natale. Open day under 19: 649 vaccinati

Dati provinciali. Scendono le curve dei contagi e dell’incidenza

Vaccinazione Covid AdolescentiLa provincia di Ravenna ha registrato oggi, 14 febbraio, 274 nuovi casi di coronavirus, il dato più basso da Natale 2021. I tamponi eseguiti sono stati 484 per un tasso di positività del 57 percento. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 105.306. La media giornaliera negli ultimi sette giorni è inferiore a 500 dopo avere sfiorato 1.900 a inizio anno. E anche l’incidenza dei nuovi casi settimanali ogni 100mila residenti è in discesa: da tre giorni sotto mille, meno di un mese fa era 3.300.

Oggi la Regione ha comunicato due decessi in provincia di Ravenna. Si tratta di una paziente di sesso femminile di 81 anni e di un paziente di sesso maschile di 91 anni. Altri 30 morti in Emilia-Romagna. In totale, dall’inizio dell’epidemia, 15.592 in regione.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Nell’Open day regionale di sabato,12 febbraio, dedicato alla popolazione in età scolare (5-19 anni) organizzato da Regione e Aziende sanitarie sono state effettuate 6.617 vaccinazioni da Piacenza a Rimini: 4.267 somministrate a bambini e bambine tra i 5 e gli 11 anni, 2.350 a ragazzi e ragazze tra i 12 e 19 anni. In particolare 649 a Ravenna (di cui 390 ai bambini), 255 a Cesena (di cui 80 ai bambini), 231 a Forlì (di cui 100 ai bambini), 358 a Rimini (di cui 190 ai bambini).

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 113 (-8 rispetto a ieri, pari al -6,6%), l’età media è di 62,8 anni. Sul totale,57 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,8 anni), il 50,4%; 56 sono vaccinati con ciclo completo (età media 63,4 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono oltre 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.118 (+51 rispetto a ieri, +2,5%), età media 74,4 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 12 a Parma (invariato); 6 a Reggio Emilia (invariato); 19 a Modena (-3); 27 a Bologna (-4); 10 a Imola (-1); 10 a Ferrara (invariato); 9 a Ravenna (invariato); 2 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (invariato); 10 a Rimini (+1).

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 81.260 (-8.673). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 79.029 (-8.716), il 97,2% del totale dei casi attivi.

Traffico merci: il 2021 supera il 2019 pre pandemia, ma non per i container

Nell’annata appena conclusa movimentati 27 milioni di tonnellate, record storico dello scalo

NAVE JOLLY VANADIO PORTO RAVENNAIl porto di Ravenna nel 2021 ha movimentato complessivamente 27 milioni di tonnellate di merci, in crescita del 20,8 percento rispetto al 2020 del lockdown ma anche del 3,1 percento rispetto ai livelli del 2019, quindi con il superamento dei volumi ante pandemia. Come già riportato nelle scorse settimane, quando si avevano a disposizione solo stime, è il nuovo record storico dello scalo.

In particolare, nel mese di dicembre 2021 sono state movimentate 2.279.852 tonnellate, in aumento del 10,5 percento (216mila tonnellate in più) rispetto al mese di dicembre 2020, e superiori del 22,5% rispetto alle 1.860.377 tonnellate del mese di dicembre 2019.

Dal punto di vista delle tipologie di merci, le merci secche (rinfuse solide, merci varie e unitizzate), con una movimentazione pari a 22.422.317 tonnellate, sono cresciute nel 2021 del 22,8% (quasi 4,2 milioni di tonnellate in più), superando con un ottimo margine anche i volumi del 2019 (+3,7%). I prodotti liquidi – con una movimentazione pari a 4.650.727 tonnellate – nel 2021 sono aumentati del 12,0% rispetto al 2020, riportandosi praticamente ai livelli del 2019 (+0,2%).

Per quanto riguarda le varie categorie merceologiche, il 2021 si chiude con tutte le categorie merceologiche in positivo per tonnellaggio sul 2020, fatta eccezione per gli agroalimentari solidi (-2,3%).

Molto buono il dato dei metallurgici, con 7.423.613 tonnellate movimentate ed il record storico del Porto (+45,8% rispetto al 2020 ), dei materiali da costruzione con 5.689.958 tonnellate movimentate, anch’essi con il record storico (+39,7% rispetto al 2020), dei prodotti petroliferi, con 2.630.431 tonnellate (+16,8% rispetto al 2020).

Buoni anche i dati per i concimi (altro record storico, +8,7% rispetto al 2020), con 1.619.486 tonnellate, i chimici (+9,1% rispetto al 2020) con 805.488 tonnellate e gli agroalimentari liquidi (+3,7% rispetto al 2020), con 1.197.270 tonnellate.

Il comparto agroalimentare nel suo complesso (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 4.715.365 tonnellate di merce movimentata, ha registrato nel 2021 un calo dell’1,9% rispetto al 2020 e volumi inferiori del 14,1% rispetto al 2019.

Le merci in container, per 2.279.623 tonnellate nel 2021, sono in aumento del 7,2% rispetto al 2020, ma inferiori del -4,5% rispetto al 2019, ed il numero di toccate delle navi portacontainer nel 2021 è stato pari a 459, in aumento (+5,0%) rispetto alle 437 del 2020, anche se non è stato ancora recuperato il numero del 2019 (-5,2%). I contenitori, pari a 212.926 TEUs nel 2021, sono in crescita rispetto al 2020 (+9,3%) ma ancora non si sono raggiunti i TEUs del 2019 (-2,4%). I TEUs pieni sono stati 162.552 (il 76,3% del totale), in crescita dell’8,4% rispetto al 2020, ma ancora inferiori (-4,1%) rispetto a quelli del 2019.

Nel 2021 trailer e rotabili sono complessivamente in crescita del 22,5% per numero di pezzi movimentati (87.566 pezzi, 16.103 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e in calo del 6,8%, in termini di merce movimentata (1.446.469 tonnellate) rispetto al 2020. Rispetto al 2019, invece, si è registrato un aumento del 9,9% per i pezzi e un calo dell’11,3% per la merce. Per quanto riguarda i trailer, l’ottimo risultato è dovuto in gran parte al contributo della linea Ravenna – Brindisi – Catania: nel 2021, infatti, i pezzi movimentati, pari a 75.781, sono in crescita del 19,6% rispetto al 2020 e del 13,4% rispetto al 2019.

Manutenzione in due cimiteri: completati lavori per 20mila euro

Opere affidate alla ditta Cortesi: ripristino di intonaco, grondaie e altri interventi

Si sono appena conclusi diversi lavori di manutenzione che hanno riguardato i cimiteri di Bagnacavallo e Villanova. In particolare nel primo si è proceduto al ripristino dell’intonaco di parte del muretto perimetrale e alla sistemazione e al ripristino di parti delle grondaie e dei due pluviali per risolvere problemi di infiltrazioni d’acqua nei locali degli uffici al piano terra. Nel secondo è stato ripristinato l’intonaco del muretto esterno della zona vecchia, si è sostituita la cornice in pietra di una cella comunale ed è stata rifatta la guaina impermeabilizzante in copertura della cella comunale attigua. Le opere sono state eseguite dalla ditta Cortesi Luigi di Bagnacavallo per un importo di circa 20mila euro.

«Continua in questo modo con regolarità – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Ravagli – la continua opera di manutenzione dei cimiteri del territorio bagnacavallese da parte del Comune per mantenere in stato di efficienza e decoro tutte le nostre aree cimiteriali. Nel corso nell’anno poi – anticipa l’assessore – verranno realizzati interventi molto importanti presso il cimitero di Bagnacavallo per potenziarne la capacità ricettiva».

Asilo nido: sale al 60 percento la riduzione della retta delle famiglie bisognose

Un aiuto dalla Regione per chi ha un Isee inferiore a 26mila euro. La Bassa Romagna ha a disposizione 512mila euro

Game Room In The KindergartenPassa dal 40 al 60 percento l’abbattimento delle rette per le famiglie beneficiarie dei contributi regionali rivolti ai nidi e servizi educativi della prima infanzia in Bassa Romagna. La misura di sostegno economico alle famiglie chiamata «Al nido con la Regione», è rivolta alle famiglie con Isee fino a 26mila euro, con bambini iscritti ai nidi del territorio, e coinvolge sia i servizi gestiti dall’Unione, direttamente o indirettamente, sia quelli a titolarità e gestione privata convenzionata, aventi i requisiti di qualità stabiliti dalla normativa regionale. Le famiglie in possesso dei requisiti nell’anno scolastico in corso che beneficiano dell’abbattimento della retta risultano essere circa il 75% degli iscritti ai servizi gestiti dall’Unione e circa il 50% degli iscritti ai nidi privati convenzionati con l’Unione.

L’Unione ha aderito alla misura sperimentale e aveva definito, fin dall’avvio dell’anno scolastico 2021/2022, nel 40% l’entità dell’abbattimento delle rette da applicare alle famiglie in possesso dei requisiti, percentuale che – alla luce dell’andamento degli iscritti con requisiti di accesso e del monitoraggio delle risorse messe a disposizione dalla Regione – verrà aumentata dal mese di marzo 2022 al 60%. In totale, le risorse a disposizione della Bassa Romagna ammontano a 512mila euro.

«Anche quest’anno abbiamo deciso di aumentare la percentuale di abbattimento della retta per dare un sostegno concreto alle famiglie in questo delicato momento – ha dichiarato il sindaco referente per le Politiche educative dell’Unione Enea Emiliani -. Un’azione concreta e mirata per aiutare le famiglie e permettere ai loro bambini di frequentare i servizi educativi 0-3 anni della Bassa Romagna».

Partito il porta a porta per 12mila utenze tra Alfonsine, Bagnacavallo e Fusignano

Organico e indifferenziato ritirati a domicilio, per il resto prosegue la raccolta stradale. Novità: lattine con la plastica, vetro separato

PAP 2È partito lunedì 14 febbraio il nuovo servizio di raccolta rifiuti porta a porta per indifferenziata e organico che coinvolgerà oltre 12mila utenze fra domestiche (oltre 10.600) e non domestiche (circa 800) nella Bassa Romagna: 4.500 ad Alfonsine, quasi 5.000 a Bagnacavallo e oltre 2.500 a Fusignano.

Il nuovo calendario di raccolta è stato distribuito dagli incaricati di Hera nelle scorse settimane, le utenze devono quindi esporre i contenitori consegnati secondo quanto riportato nel materiale informativo ricevuto.

Nelle zone residenziali dei 3 Comuni e nel centro di Alfonsine la raccolta stradale dei rifiuti urbani per le utenze sarà trasformata in porta a porta ‘misto’, che prevede la raccolta a domicilio di indifferenziato e organico in giorni e orari prestabiliti, mentre rimane invariata la raccolta stradale di tutti gli altri rifiuti. Con una grande novità: le lattine andranno raccolte assieme alla plastica, mentre il vetro andrà raccolto separatamente.

L’obiettivo della riorganizzazione è aumentare la raccolta differenziata, per recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili, come organico, plastica, vetro, carta, che restano risorse preziose per l’ambiente: obiettivo da raggiungere è il 79%, come previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti. Attualmente, la percentuale di raccolta differenziata ad Alfonsine è del 61%, mentre a Bagnacavallo e a Fusignano è del 67%.

Per eventuali richieste di chiarimenti sull’avvio dei nuovi servizi è possibile contattare il Servizio Clienti Hera 800.999.500 per le famiglie e 800.999.700 per le aziende (numeri verdi gratuiti, attivi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18).

La protezione civile della Bassa Romagna cerca nuovi volontari per l’attività

Sul territorio esistono cinque gruppi comunali. Chi fornisce la disponibilità dovrà seguire un corso di formazione

Formazione Di Volontari Di Protezione Civile (4)La protezione civile della Bassa Romagna è in cerca di nuovi volontari. Sul territorio ci sono cinque gruppi comunali: Bagnacavallo, Conselice, Cotignola, Fusignano e Massa Lombarda. Per informazioni e iscrizioni si può contattare il Comune sede di un gruppo, oppure contattare il Servizio Protezione civile dell’Unione dei Comuni al numero 0545-38518.

Chi sceglie di diventare volontario di Protezione civile deve assicurare la propria disponibilità nelle attività e partecipare ai corsi di formazione e addestramento. In caso di partecipazione a emergenze o esercitazioni, i volontari hanno garantito il posto di lavoro e il relativo trattamento economico per tutto il periodo autorizzato dalle autorità (Comuni, Province, Regioni, Dipartimento nazionale di Protezione civile).

L’iscrizione a un gruppo comunale o associazione di protezione civile è il primo passo per poter svolgere attività di volontariato. I gruppi comunali sono organizzazioni pubbliche che dipendono direttamente dal sindaco e sono raccolte nel Coordinamento provinciale, che è il livello intermedio del volontariato guidato dell’Agenzia regionale di Protezione civile.

Formazione Di Volontari Di Protezione Civile (2)Uomini e donne preparati e attrezzati, che intervengono in tempi rapidi, quando c’è un’emergenza, per montare una tenda, dare un pasto, aiutare dove c’è bisogno. In Emilia Romagna ci sono volontari formati e specializzati che intervengono al fianco di vigili del fuoco, carabinieri forestali, Esercito, capitaneria di porto, sanità, per dare assistenza alla popolazione e mettere in sicurezza i territori colpiti da emergenze quali alluvioni, terremoti, incendi e altre calamità naturali.

«È fondamentale affiancare ai volontari più esperti, nuovi volenterosi che porteranno avanti le attività che in questi anni hanno accompagnato le nostre comunità in un periodo difficilissimo, senza mai tirarsi indietro dichiara la sindaca referente per la Protezione civile, Paola Pula -. Sentirsi parte attiva di una comunità e aiutare le persone fragili e bisognose può essere il miglior modo per attraversare e superare insieme le difficoltà».

Giocare fa bene per affrontare la pandemia: incontri, laboratori e un convegno

Una serie di iniziative gratuite promosse dal Comune di Ravenna nel percorso verso la “Festa del diritto al gioco” il 29 maggio

Nel perdurare dell’emergenza sanitaria c’è più che mai la necessità di sostenere il diritto al gioco delle nuove generazioni, perché il suo attuarsi al chiuso come all’aperto, a domicilio e negli spazi pubblici di città o nelle aree verdi, nei servizi educativi scolastici ed extrascolastici, permette di recuperare il senso di normalità e gioia, con se stessi, gli altri e il mondo. Per questo motivo e all’interno del progetto della “Festa del diritto al gioco” del Comune di Ravenna, prevista per il 29 maggio, si sta svolgendo un programma di “In-formazione” al gioco in modalità online, gratuita e su pre-iscrizione, con il coinvolgimento di testimoni di cultura ludica che operano in situazioni di emergenza.

Nel prossimo appuntamento, martedì 15 febbraio alle 17.30, si potranno ascoltare Andrea Mori, animatore socio-culturale e progettista di interventi socio educativi, e Antonia Chiara Scardicchio, professoressa associata – Educazione degli adulti/Pedagogia generale e sociale della facoltà di Medicina dell’università “Aldo Moro” Bari, sul “Gioco come cura” all’interno dell’ospedale, sezione oncologia pediatrica. Qui info e iscrizioni.

Un momento importante di riflessione sarà il convegno, sempre online, previsto per sabato 19 febbraio dalle 10,30. Saranno ospiti: Raffaele Mantegazza (università La Bicocca); Fiorenza Paganelli (psicomotricista e consulente al gioco in famiglia – Ravenna); Gabriella Falcicchio (università di Bari); Anna Maria Venera (psicopedagogista e counsellor sistemico); Leonardo Loroni (pediatra, associazione Dalla parte dei minori – Ravenna); Francesca Lacchini (psicologa di Ravenna). Interverranno anche l’assessore a Scuola e cultura, Fabio Sbaraglia, e la referente del progetto conCittadini – Assemblea legislativa della Regione dell’Emilia-Romagna. Modererà Roberto Farnè (università di Bologna e presidente della Libera università del gioco).

Altri due momenti di formazione laboratoriale in presenza si svolgeranno nella sala conferenze del Planetario di Ravenna (posti riservati a massimo 20 persone): 12 marzo, dalle 15,30 alle 18,30, con Veronica Parato e Martina Ferraro che conducono “Ludica in formazione”, laboratorio esperienziale sulle Toy-boxes – kit di costruzione di giocattoli attraverso scarti del legno di lavorazione e altro materiale parzialmente pre-lavorato per realizzare giocattoli (che funzionano!) in famiglia e a scuola; 9 aprile, dalle 10 alle 13 con Isadora Bergamini che conduce “Eppur si gioca”, laboratorio esperienziale di Ludopedagogia che intende indagare la dimensione creativa come chiave educativa e strumento di cambiamento personale e sociale.

È in definizione la data per l’incontro con Theresa Casey, l’autrice inglese del documento “Play in crisis”, componente dell’International play association, da cui operatrici della rete dei ludobus e ludoteche italiane “Ali Per Giocare” hanno tratto il documento “Giocare nell’emergenza”, che promuove riflessioni e buone pratiche per genitori e operatori del terzo settore utili a riconoscere ed implementare il gioco in situazioni di crisi.

Over 50 al lavoro solo con il super green pass. In arrivo multe fino a 1.500 euro

Dal 15 febbraio, per dipendenti pubblici e privati

Positive Green Pass Check On Smartphone, Required For Indoor TabGreen pass rafforzato – o Super green pass – al lavoro per dipendenti pubblici e privati: da domani, 15 febbraio, scatta l’obbligo per gli over 50.

Diventato illimitato per chi ha tre dosi di vaccino oppure è guarito e ha almeno due dosi di vaccino, il certificato verde rafforzato sarà dunque necessario a partire dai 50 anni di età per accedere ai luoghi di lavoro.

«L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione», si legge nelle faq dedicate.

Ma cosa si rischia senza? Per i lavoratori pubblici e privati e i liberi professionisti non vaccinati è prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro nel caso di accesso ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo. Come già avviene per i lavoratori sprovvisti di Green Pass, anche i lavoratori ultra-cinquantenni che dal 15 febbraio saranno sprovvisti di Green Pass rafforzato al momento dell’accesso al luogo di lavoro saranno considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro ma senza diritto alla retribuzione né altro compenso o emolumento, si spiega. (Adnkronos.com)

Morto Carlo Morgagni: la carriera del paparazzo raccontata in una recente intervista

Dai milioni di lire per le foto a Bobo Vieri a Milano Marittima alle vacanze con il presidente Pertini: aneddoti e pensieri del fotografo ravennate scomparso all’età di 77 anni

Schermata 2022 02 14 Alle 10.11.01Cominciò con le foto a Bobo Vieri e Pippo Inzaghi sulla spiaggia di Milano Marittima e un servizio ai due calciatori in compagnia delle loro ultime conquiste poteva fruttare anche 2-3 milioni di lire (1.500 euro circa) dalle riviste di gossip. Carlo Morgagni era per tutti il paparazzo della Romagna: è morto il 12 febbraio 2022, all’età di 77 anni. Originario di Filetto, piccola frazione di Ravenna, Morgagni ha immortalato le personalità più celebri della mondanità ma anche della vita istituzionale del Paese. Come quella volta che il presidente Sandro Pertini in vacanza in montagna gli permise di seguirlo durante una passeggiata, “perché non era un giornalista che rompeva le scatole”.

Questi e altri aneddoti sono nel racconto che lo stesso Morgagni ha fatto della sua carriera in una recente intervista video rilasciata al giovane compaesano Michele Orioli per un progetto universitario. Orioli ha realizzato un breve estratto di quell’intervista, usata per un esame, e lo ha pubblicato su Facebook in ricordo del fotografo. Ringraziamo Orioli per la disponibilità a pubblicare il video.

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