giovedì
21 Agosto 2025

Si allarga la giunta: il 22enne Sangiorgi (Pd) per ambiente, energia e digitale

Al segretario del circolo dem di Lavezzola vanno una delega finora nelle mani della sindaca e altre create ora. Pula: «Le competenze di Andrea possono essere sicuramente un valore aggiunto per il bene comune»

Andrea SangiorgiDa febbraio la giunta comunale di Conselice si allarga. Gli assessori della squadra di Paola Pula passano da tre a quattro. Il nuovo ingresso è il 22enne Andrea Sangiorgi che riceverà le deleghe Ambiente, Transizione energetica, Transizione digitale e Giovani. La prima finora era nelle mani della sindaca, le altre tre vengono istituite ora. Sangiorgi, segretario del circolo Pd di Lavezzola da dicembre 2021, era consigliere dal 20219 sia in comune, sia nell’Unione della Bassa Romagna: la sua nomina in giunta avrà quindi ricadute sui consigli dove verrà sostituito dal primo dei non eletti.

«Nato a Bologna il 20 ottobre 1999 – si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa della Bassa Romagna – Andrea proviene da una famiglia contadina di Conselice. Ha frequentato le scuole elementari e medie a Lavezzola per poi diplomarsi al liceo in Scienze umane di Lugo. Dopo aver frequentato il primo biennio dell’Università di giurisprudenza a Ferrara, attualmente è iscritto all’Università di scienze politiche, sociali e internazionali di Bologna».

«Ho scelto di ampliare la giunta perché le competenze di Andrea, già dimostrate tra i banchi del Consiglio, possono essere sicuramente un valore aggiunto per il bene comune – ha dichiarato la sindaca Paola Pula -. Stiamo vivendo un momento di enormi cambiamenti e sfide importanti, per cui è necessario dedicare particolare attenzione alle tematiche prioritarie che per noi sono la sostenibilità sociale e ambientale, i servizi e gli investimenti. Avere una persona in più al lavoro significa dedicare maggiore attenzione a ciascun ambito, per puntare a risultati sempre migliori».

Tornano i concerti di “Mikrokosmi”, la domenica mattina al ridotto dell’Alighieri

Antonio Alessandri
Antonio Alessandri

Organizzata dall’Associazione Culturale Mikrokosmos, sotto la direzione artistica di Barbara Valli, parte domenica 30 gennaio una nuova stagione di “Mikrokosmi”, ventiquattresima edizione di una rassegna concertistica apprezzata dalla critica locale e nazionale.

Appuntamento alla Sala Corelli del Teatro Alighieri, la domenica mattina alle 11.

Dal 30 gennaio al 24 aprile, 10 concerti dedicati alla grande musica classica interpretata da artisti di fama ma anche da giovanissimi talenti che si sono distinti in importanti concorsi internazionali, in collaborazione con la Fondazione La Società dei Concerti di Milano.

Il 30 gennaio aprirà la rassegna il duo formato dalla violinista Giulia Rimonda e il pianista Josef Mossali; in programma la Sonata n.2 di Prokofiev e la Sonata in La maggiore di Frank.

Il 6 febbraio la vincitrice del Premio Internazionale Antonio Mormone 2021, la giovanissima pianista Ying Li. Il 13 febbraio ancora un pianista, Antonio Cheng Guang e il 27 febbraio la violoncellista Ludovica Rana con la pianista Maddalena Giacopuzzi.

Domenica 6 marzo il pubblico di Sala Corelli potrà riascoltare il talento di Antonio Alessandri, già ospite dei Mikrokosmi nel 2019. 15 anni, tanti premi in importanti concorsi internazionali e una sicura carriera concertistica nel suo futuro. Un ricco programma, dal Concerto Italiano di Bach, al Carnevale di Vienna di Schumann, Estampes di Debussy fino alla Sonata Après une lecture du Dante-Fantasia quasi Sonata di Liszt.

Il 13 marzo un duo ravennate: il flautista Filippo Mazzoli col pianista Denis Zardi.

L’omaggio a Dante di Mikrokosmos è portato in scena il 20 marzo dallo scrittore Eduardo Savarese con l’ascolto guidato dell’opera “Francesca da Rimini”, il capolavoro di Riccardo Zandonai ispirato alla Divina Commedia. Il 3 aprile un pianista di caratura internazionale, Olaf John Laneri, con la Nona Sinfonia di Beethoven nella trascrizione di Liszt.

Il 10 aprile i giovanissimi fratelli del Trio Kaufman: Luca al violino, Chiara al violoncello e Valentina al pianoforte. Per finire il pianista Igor Cognolato sul palco di Sala Corelli il 24 aprile.

Spente le fiamme nel capannone di via Proventa, sopralluogo per cercare le cause

L’edificio è della Antarex che produce arredamenti ma la parte coinvolta dall’incendio è in uso a un’altra ditta

5Alle 4 di oggi, 27 gennaio, i pompieri hanno spento il vasto incendio scoppiato ieri sera in un capannone in via Proventa a Faenza, nella zona artigianale a poca distanza dal casello autostradale, a ridosso di via Granarolo. L’intervento dei vigili del fuoco, con diverse squadre anche da fuori provincia per un totale di oltre venti uomini per via delle dimensioni del rogo, è cominciato verso le 22, dopo la chiamata al 112 di un passante che ha visto il fumo uscire dall’edificio.

Lo stabilimento è della Antarex, una ditta che produce arredamenti e attrezzature per il settore della ristorazione. Ma la parte da dove sarebbe partito l’incendio, e rimasta molto danneggiata, è occupata da un’altra azienda che si occupa di materiale per l’ufficio. Non ci sono stati feriti perché nessuno era più al lavoro quando le fiamme sono divampate.

Sul posto da stamattina ci sono i tecnici di Arpae per i rilievi ambientali e la polizia scientifica. È attesa una squadra di tecnici dei vigili del fuoco da Bologna per un sopralluogo alla ricerca delle cause di innesco.

Muore poche ore dopo la visita della guardia medica. Famigliari preparano la querela

La figlia della 74enne deceduta accusa il dottore: «Ci ha detto che era solo un mal di pancia»

Ospedale Corsia 680x365 CÈ morta nella notte tra domenica e lunedì, poche ore dopo la visita a domicilio di un medico. Che ora sarà querelato, così come l’Ausl Romagna, dalla famiglia.

La vicenda è riportata sui quotidiani locali in edicola oggi, 27 gennaio.

La figlia racconta ai giornalisti la sua versione. La madre, una donna ravennate di 74 anni, ha iniziato a sentirsi male sabato sera. Dolori allo stomaco e vomito. Dalla domenica mattina i famigliari hanno iniziato a contattare la Guardia Medica, non senza difficoltà, riuscendo infine a ricevere la visita a domicilio (a causa di alcune positività in casa) di un medico nel tardo pomeriggio.

Secondo la testimonianza della figlia, il medico, con un tono indisposto, avrebbe dubitato sul reale dolore della madre, diagnosticando un semplice mal di pancia (curabile con un comune antiacido). «Portarla al pronto soccorso? Non si va in ospedale per un mal di pancia…», avrebbe risposto il medico ai dubbi dei famigliari, senza neppure consultare le cartelle cliniche con la diagnosi di un’ernia di un anno fa.

Poche ore dopo, invece, il collasso, a causa di un’emorragia interna, con i sanitari del 118 che hanno tentato invano di rianimare la donna, morta in ospedale. Dove le hanno diagnosticato anche la positività al Covid, escludendo però correlazioni.

Incendio in una fabbrica di arredamenti, oltre venti pompieri sul posto

Fiamme alla Antarex, allarme partito da un passante. Non ci sono feriti

Un incendio è scoppiato nella tarda serata del 26 gennaio nel capannone della Antarex in via Proventa a Faenza, una fabbrica che realizza arredamenti e attrezzature per locali di ristorazione. Le fiamme interessano un ampia porzione dello stabilimento e sul posto, dalle 22.20, ci sono più di venti vigili del fuoco. Le squadre sono intervenute da diverse caserme della provincia ma anche da Bologna e Forlì. Non risultano persone ferite. Nel capannone non c’è attività nelle ore notturne. A dare l’allarme è stato un passante che ha notato del fumo. Le operazioni di spegnimento andranno avanti per diverse ore.

Aggiornamento.

Covid: 15mila casi attivi in provincia, numero in calo per la prima volta da 3 mesi

In regione sono quasi 400mila e il 99,3 percento è in isolamento a casa perché non ha bisogno di cure o è asintomatico

In provincia di Ravenna ci sono 15mila persone positive al Covid, il dato tiene conto dei contagi ufficiali individuati con un tampone ed è fornito dall’Ausl con cadenza settimanale. L’ultimo aggiornamento al 24 gennaio registra un calo per la prima volta da tre mesi: sette giorni prima erano 1.561 in più, all’inizio di novembre erano 681 in totale. Sono i cosiddetti casi attivi: in Emilia-Romagna oggi, 26 gennaio, sono 396mila, di cui il 99,3 percento è in isolamento a casa con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o asintomatico.

Dall’1 novembre a oggi in provincia sono state diagnosticate 52mila positività, cioè il 60 percento del totale da quando è iniziata la pandemia (primo caso a Lugo a fine febbraio 2020). In questi stessi tre mesi ci sono stati 117 morti. Nello stesso periodo di un anno fa erano stati 608.

Nella settimana dal 17 al 23 gennaio sono state somministrate 17mila dosi booster e il totale è arrivato a 175mila (dal 20 settembre). Negli stessi sette giorni sono state inoculate anche 1.727 prime dosi e 3.225 seconde dosi. Quest’ultimo dato settimanale è il più alto da metà ottobre. Attualmente l’81 percento della popolazione provinciale è immunizzata. Il numero è più basso di quello che si è visto nell’ultimo periodo perché ora tiene conto di tutte le persone che hanno più di 5 anni mentre prima partiva dai dodicenni.

Covid: muore anche un 46enne, titolare di un noto locale di Cervia

Sono 1.358 i nuovi casi di positività al Covid registrati in 24 ore in provincia di Ravenna, dove si registrano anche altri 6 decessi, tra cui quello di un 46enne. Si tratta di Alberto Giordani, noto gestore insieme al fratello del locale Just, sul lungomare di Cervia.

Le altre vittime avevano dai 66 ai 95 anni.

Salgono a 10 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in provincia (2 in pi rispetto a ieri).

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 26 GENNAIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 980.678 casi di positività, 19.028 in più rispetto a ieri, su un totale di 73.278 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 25.565 molecolari e 47.713 test antigenici rapidi.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 152 (+2 rispetto a ieri), l’età media è di 62,2 anni. Sul totale, 90 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 62,0 anni), il 59,2%; 62 sono vaccinati con ciclo completo (età media 62,5 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono quasi 3,7 milioni, circa 300mila invece quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.577 (-17 rispetto a ieri, -0,7%), età media 71,1 anni.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 396.015 (+12.053). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 393.286 (+12.068), il 99,3% del totale dei casi attivi.

Le persone complessivamente guarite sono 6.922 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 569.761.

Purtroppo, si registrano 53 decessi: 4 in provincia di Piacenza (tre donne rispettivamente di 82, 87 e 88 anni e un uomo di 72); 2 in provincia di Parma (una donna di 89 e un uomo di 71 anni); 5 in provincia di Reggio Emilia (due donne, di 90 e 100 anni, e 3 uomini di 89, 91 e 98 anni); 4 in provincia di Modena (due donne di 83 e 95 anni e due uomini di 82 e 89 anni); 16 in provincia di Bologna (otto donne, rispettivamente di 75, 81, 87, due di 89, 90, 94 e 100 anni; otto uomini di 46, 62, 71, 74, 82, 83, 84 e 94 anni); 2 nel Circondario Imolese (due donne di 88 e 91 anni); 3 in provincia di Ferrara (due donne di 80 e 99 anni e un uomo di 66 anni); 6 in provincia di Ravenna (due donne: una di 66 anni il cui decesso è stato diagnosticato dall’Ausl di Cesena e una di 95 anni; quattro uomini: uno di 46 anni il cui decesso è stato diagnosticato dall’Ausl di Cesena e tre rispettivamente di 72,78 e 93 anni); 9 in provincia di Forlì-Cesena (cinque donne di 81, 88, 92, 95 e 100 anni; quattro uomini di 57, 60, 83 e 94 anni); 2 in provincia di Rimini (due donne di 86 e 99 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.902.

Kit di Hera in consegna per il porta a porta nella zona ovest di Ravenna

Interessate Agraria, Zalamella, Nullo Baldini, Lirica e via Missiroli. Servizio a partire dal 14 marzo rivolto 17 mila utenze domiciliari

Organico
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Partirà nei prossimi giorni la consegna a oltre 17 mila utenze domiciliari di Ravenna, dei kit per il porta a porta, nella zona ovest della città: Agraria, Zalamella, Nullo Baldini, Lirica e via Missiroli.
Per 15mila utenze la raccolta dei rifiuti urbani sarà trasformata in porta a porta “misto”, che prevede la raccolta a domicilio di indifferenziato e organico in giorni e orari prestabiliti e stradale per tutti gli altri rifiuti. Per quasi 2.200 utenze della zona Nord (San Giuseppe, Teodorico, a via Chiavica Romea e Bassette), già servite prevalentemente dalla raccolta integrale, che riguarda tutti i tipi di materiali (organico, carta/cartone, plastica, vetro e indifferenziato), è previsto invece un adeguamento dei contenitori e alcune piccole variazioni del calendario, che partirà sempre il 14 marzo.
Per tutte le zone elencate ci sarà una grande novità: le lattine andranno raccolte assieme alla plastica, mentre il vetro andrà raccolto separatamente.

Dal 27 gennaio personale incaricato da Hera (identificabile da apposito tesserino di riconoscimento), consegnerà alle singole famiglie il kit standard per la raccolta differenziata, composto dal calendario, che riporta le giornate di raccolta e le informazioni/regole sul servizio, e dai contenitori, il cui numero e grandezza sono già calcolati in base ai componenti del nucleo familiare, dichiarati all’interno del contratto TARI: solo i titolari di quest’ultimo potranno ritirare i materiali. Se ritirati da persona delegata è necessario utilizzare il modulo allegato alla lettera inviata a tutte le utenze coinvolte o scaricabile dal sito del Gruppo Hera, nella sezione “Ambiente” indicando il Comune di residenza. I cittadini non presenti al momento della consegna, troveranno in buchetta un coupon con il quale ritirare il kit di raccolta presso gli appositi punti di distribuzione.
Per la consegna casa per casa gli operatori Hera saranno dotati di un tesserino nominativo e non chiederanno mai né di entrare in casa né denaro.
Per essere certi che si tratti di un incaricato Hera è possibile chiamare il Servizio Clienti Hera al numero verde gratuito 800.999.500 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18).
Alle attività saranno consegnati i contenitori definiti in base al tipo di utenza e alle verifiche effettuate.

Per avere maggiori informazioni sulla modifica del sistema di raccolta rifiuti, l’Amministrazione Comunale ed Hera invitano a partecipare agli ultimi incontri in presenza nelle seguenti date e luoghi (inizio ore 20.30):
Per le zone di Agraria, Zalamella, Nullo Baldini, Lirica e via Missiroli: 1 febbraio – Scuola Don Minzoni, via Cicognani 8; 3 febbraio – Centro Bosco Baronio, via Meucci 23; 7 febbraio – Centro sociale “Le Rose”, in via Sant’Alberto 73; 9 febbraio – Legacoop, via Faentina 106.
Per quelle di San Giuseppe, Teodorico, via Chiavica Romea e Bassette: 2 febbraio – Teatro Zodiaco, via Mattei 26;
L’accesso agli incontri sarà vincolato alle misure di prevenzione Covid: distanziamento sociale, green pass rafforzato e dispositivi di protezione individuale (mascherina Ffp2).
È inoltre previsto il secondo incontro in modalità online per giovedì 10 febbraio dalle ore 18.30 alle 20: ci si potrà collegare da casa, attraverso il proprio computer tablet o cellulare, andando sul sito apposito dove sono pubblicate le informazioni per accedere ai meeting.

Per eventuali richieste specifiche o per chiarimenti sull’avvio dei nuovi servizi è possibile contattare la mail dedicata differenziataravenna2021@gruppohera.it, il numero del Servizio Clienti Hera 800.999.500 per le famiglie o 800.999700 per le attività (numeri verdi gratuito, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18). Per informazioni e segnalazioni sono inoltre disponibili l’apposita sezione del sito www.gruppohera.it e l’app di Hera Il Rifiutologo, scaricabile gratuitamente per iPhone/iPad e Android – oggi integrata con Alexa, l’intelligenza artificiale di Amazon – sul sito Hera dedicato.

Ruba l’auto dopo una lite e provoca due incidenti: fermato pirata della strada

È successo a Ravenna, tra i viali Alberti e Randi. Nei guai un 35enne senza patente

Ha rubato l’auto della compagna dopo una lite e ha provocato due incidenti nel giro di pochi minuti, scappando poi a piedi, a quanto pare, in ciabatte.

È successo nella prima mattinata di oggi, 26 gennaio, a Ravenna.

L’uomo – un 35enne di origini nordafricane, senza patente – con una Peugeot 207 ha prima urtato un’auto in viale Alberti e poi provocato un tamponamento in viale Randi, con altri quattro veicoli coinvolti e il traffico andato in tilt.

A quel punto il 35enne è scappato a piedi, ma è stato poi rintracciato e fermato dalla polizia in via Sant’Alberto alcune ore dopo.

Uccise Ilenia Fabbri e un’ora dopo prendeva il caffè a casa di un amico

Udienza 9 / Nel processo per il delitto della 46enne di Faenza, ascoltato un conoscente dei due imputati: alle 7 del 6 febbraio 2021 ricevette la visita di Pierluigi Barbieri che restò dieci minuti a chiacchierare. Interrogata una dottoressa dell’Ausl sul consumo di cocaina ripreso dal sicario reo confesso

processo tribunale omicidio fabbri faenza
Pierluigi Barbieri

Un’ora dopo aver ucciso una donna, finita con una coltellata alla gola dopo averla colpita ripetutamente con il manico di un martello, è andato a far visita a un amico per prendere un caffè e chiacchierare del più e del meno. È il comportamento tenuto dal 54enne Pierluigi Barbieri, sicario reo confesso della 46enne Ilenia Fabbri, la mattina del 6 febbraio del 2021. Il dettaglio su quanto fatto dopo l’efferato l’omicidio su commissione, avvenuto nell’abitazione della donna in via Corbara a Faenza, è emerso dalla deposizione resa in tribunale dall’amico che quella mattina venne svegliato da Barbieri alle 7, un’ora dopo il delitto. Il 41enne Andrea Cosma è stato ascoltato davanti alla corte d’assise di Ravenna stamani, 26 gennaio, nel corso della nona udienza del processo che, oltre a Barbieri, vede imputato in concorso anche l’ex marito della vittima, il meccanico 55enne Claudio Nanni, inquadrato come mandante. I tre uomini si conoscevano tutti dal 2014 circa, una conoscenza nata per la comune passione per lo scooter T-Max di cui ognuno possedeva un modello.

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Pierluigi Barbieri nella gabbia degli imputati

All’epoca dei fatti Barbieri, originario di Cervia, viveva a Reggio Emilia. La visita a Cosma non era stata concordata nei dettagli: «Mi chiamò il giorno prima – ha riassunto il teste chiamato dalle difese – per dirmi che forse il giorno dopo sarebbe stato in zona e voleva sapere se avevo impegni di lavoro perché a volte il sabato vado a fare dei lavoretti da idraulico. Mi disse che forse sarebbe passato ma non me lo assicurò e non mi diede orari». Poco dopo le 7 qualcuno suonò al citofono: «Ero ancora a letto, mi affacciai alla finestra e mi sorprese il suo arrivo a quell’ora».

Le domande delle difese (avvocati Marco Gramiacci e Francesco Furnari) e del presidente della corte Michele Leoni si sono concentrate nel delineare i comportamenti di Barbieri in casa di Cosma: «Non mi sembrò diverso dal solito nel modo di comportarsi. Chiese un caffè, andò in bagno e poi ci mettemmo a chiacchierare. In particolare parlammo di una mia nuova relazione che avevo avviato da poco e che lui aveva visto dalle mie foto su Facebook». Su questo la testimonianza coincide con le parole di Barbieri, interrogato il 19 gennaio. La visita di cortesia durò una decina di minuti: «Dissi a Barbieri che avevo fretta perché dovevo uscire e lui se ne andò».

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Arianna Nanni: la ventunenne il 6 febbraio 2021 era uscita di casa da pochi minuti quando è entrato in azione il sicario che uccise la madre Ilenia Fabbri

Tra i cinque testimoni della difesa ascoltati oggi (altri 12 sono attesi per la prossima udienza del 9 febbraio con cui si dovrebbe chiudere la fase istruttoria), c’è anche Luana Oddi, specialista in tossicologia al servizio dipendenze patologiche dell’Ausl di Reggio Emilia. La dottoressa ebbe un colloquio con Barbieri l’8 febbraio 2021, due giorni dopo l’omicidio: «Il paziente chiese un aiuto farmacologico perché aveva ripreso a fare uso saltuario di cocaina dopo un lungo periodo, come reazione per fronteggiare un periodo di stress. In particolare disse che aveva ripreso il 20 gennaio e gli ultimi consumi risalivano ai giorni 3, 4 e 5 febbraio». Nella sua deposizione in aula, Barbieri disse che ne aveva sniffata anche la mattina dell’omicidio per disinibirsi.

Si tornerà in aula il 9 febbraio. Se quel giorno si concluderanno le audizioni di testimoni portati dagli imputati, il passaggio successivo sarà la decisione della corte se ammettere o meno una perizia psichiatrica su Barbieri, richiesta avanzata dalla difesa. In caso favorevole il processo andrà in standby per lo svolgimento dell’incarico e si riprenderà poi con requisitoria, arringhe difensive e camera di consiglio per arrivare alla sentenza. I due imputati rischiano l’ergastolo, come ha ricordato il presidente della corte a Nanni durante la sua deposizione a tratti più che titubante.

Le tavole xilografiche su Dante di Gianni Verna acquisite dalla Classense

Si arricchisce la collezione della biblioteca ravennate di immagini artistiche dedicate alla Commedia

Verna Incisione InfernoIl Settecentenario Dantesco si è appena concluso ma continuano le acqusizioni di materiali librari e artistici sull’immaginario della Commedia della Biblioteca Classense di Ravenna. Gli ultimi, appena arrivati, sono due preziosi volumi contenenti tavole xilografiche di grandi dimensioni, dedicate all’Inferno e realizzate dall’artista Gianni Verna (Torino, 1942) proprio in occasione dell’anniversario 2021 della morte del Poeta.

Le opere, che misurano entrambe 200 x 2000 millimetri, si intitolano Bestiario infernale e Pape Satàn, Pape Satàn Aleppe! Demoni e mostri nella Comedia di Dante Alighieri: il bestiario inciso da Verna raffigura gli animali che popolano l’inferno dantesco, dalle tre “fiere” fino a rane, stambecchi, lontre, scorpioni e molti altri; trovano spazio, in una contaminazione originale e contemporanea, anche altri animali come la colomba di Picasso o il toro di Wall Street. Con la consueta ironia, Verna produce tavole che testimoniano la sua grande abilità tecnica, ma anche la sua personalissima visione della prima cantica della Commedia.

Verna Incisione Inferno 2Gianfranco Schialvino, incisore, critico d’arte e amico di Verna da lungo tempo così scrive del progetto: «Gianni Verna, peintre graveur, ha illustrato il brivido di quando davanti a qualcosa di spaventoso ci copriamo gli occhi con le mani, divaricando le dita quel tanto che basta per sbirciare, e il fascino dell’ombra, del lato oscuro, anche su di lui ha avuto la meglio. Nelle sue tavole tutto si “mostrifica”, tutto si distorce alla luce delle fiamme sulfuree: i diavoli, i dannati, i guardiani dei cerchi infernali, che incide nella forma e nel sostrato. L’Inferno orizzontale ripiegato a Leporello, stampato in un nero vellutato, ossidato, opaco fino a toccare la profondità assoluta, rappresenta lo scenario più congeniale per ospitare i demoni, i mostri e ogni sorta di creature bizzarre. Qui, nel regno dell’oltretomba possono finalmente uscire allo scoperto e tartassare le anime dei morti e spaventare i vivi, che vi fanno visita».

Gianni Verna, pittore e incisore, è nato a Torino nel 1942. Allievo di Francesco Franco e di Francesco Casorati, espone le sue opere dal 1965 in Italia e all’estero. Dopo un periodo di sperimentazione di varie tecniche artistiche, dalla pittura, alla calcografia, alla fotografia, si dedica alla xilografia, che insegna anche presso “Il Bisonte” a Firenze.

 

PUG: l’Ordine degli Architetti auspica continuità nel confronto col Comune

La richiesta dei professionisti ravennati dopo la pubblicazione del nuovo documento di pianificazione urbana

Ordine Architetti Consiglieri
Il consiglio direttivo dell’Ordine degli Architetti della provincia di Ravenna

Con una nota stampa l’Ordine degli Architetti della provincia interviene sulla recente adozione da parte della Giunta comunale del Piano Urbanistico Generale (PUG) di Ravenna, formalizzando così il nuovo documento di pianificazione della città. «L’Ordine degli Architetti di Ravenna – scrive l’organo di rappresentanza dei professionsitine sul campo – ha seguito lo sviluppo sin dal suo avvio, essendo presente sia al Percorso partecipativo sia al Tavolo di negoziazione. Durante il processo partecipativo ha fornito proposte d’analisi e d’intervento nei diversi incontri di workshop, riportando al tavolo di negoziazione alcune considerazioni generali d’indirizzo strategico. Il Comune ha riconvocato il tavolo di negoziazione il 19 luglio scorso, a seguito del quale l’Ordine ha inviato un documento contenente alcune riflessioni in attesa di poter conoscere anche il “Regolamento edilizio” che, di lì a poco, sarebbe stato ultimato. Il successivo incontro del tavolo è stato realizzato il 17 gennaio di quest’anno, nel quale il prof. Carlo Gasparrini, coordinatore tecnico-scientifico, con chiarezza e sintesi ha ripresentato il PUG. Il prossimo tavolo si terrà il 31 gennaio dove i rappresentanti di varie provenienze, presenteranno la propria lettura del piano e le proprie considerazioni. Fra questi anche l’Ordine è chiamato ad esprimersi».

«La complessità della documentazione del PUG e la lettura della corposa Disciplina non renderà possibile essere esaustivi e puntuali al suddetto ultimo incontro del tavolo di negoziazione – spiegano dall’Ordine -. Sarà, quindi, necessario avvalersi dei 60 giorni destinati alle osservazioni per poter meglio comprendere le importanti scelte strategiche effettuate e la loro attuazione. Riferendoci alle parole del sindaco De Pascale, che sottolineano il fondamentale contributo dato dalla partecipazione, e a quelle dell’assessora Del Conte, che rimarcano come l’approfondita conoscenza del territorio sia elemento qualificante delle strategie individuate dal PUG, auspichiamo che continui la fertile collaborazione instaurata non solo col percorso del PUG, ma anche in altri momenti di confronto dove sono state avanzate proposte di cooperazione al fine di superare le criticità presenti relativamente alla professione, alla qualità del progetto architettonico, alla vivibilità dello spazio pubblico e al benessere ambientale».

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