Rom con soldi e Rolex nella casa dell’Asp: «L’alloggio era per il bambino malato»

Il sindaco si difende dagli attacchi politici e annuncia querele per i commenti su Facebook, anche contro Faenzanet. «Le condizioni di salute segnalate obbligavano l’Amministrazione a trovare una soluzione. Viviamo in uno stato di diritto»

Faenzanet

Il post incriminato su Facebook di Faenzanet

A Faenza nel giorno del corteo “contro le politiche dell’Amministrazione sul tema rom e sulla gestione delle case popolari” (in programma giovedì 14 settembre dalle 20.30) il clima politico si scalda anche a causa dell’ultima notizia di cronaca, riguardante il sequestro di Rolex e 11mila euro in contanti nell’abitazione di una famiglia rom e l’ipotesi ricettazione.

L’ex candidato sindaco della Lega Nord alle Amministrative di Faenza, Gabriele Padovani, su Facebook infatti sottolinea che «anche a questo nucleo famigliare rom è stata assegnata la casa dal Comune tramite Asp» e sui social monta la protesta. Tanto che nel pomeriggio il sindaco Giovanni Malpezzi e l’amministrazione di centrosinistra inviano una nota ai giornali.

«Il Comune di Faenza – si legge nel comunicato – respinge qualsiasi interpretazione dei fatti che tenda a speculare politicamente su quanto accaduto, così come sta accadendo in queste ore soprattutto tramite i social network. La famiglia in questione infatti- è in affitto in un alloggio dell’Azienda di servizi alla persona della Romagna Faentina in virtù di una emergenza sanitaria segnalata dall’Asl di competenza, relativa a gravi problemi medico-sanitari di un minore – all’epoca neonato e oggi di appena due anni – appartenente al nucleo familiare in questione. Le condizioni di salute segnalate obbligano l’amministrazione pubblica (in questo caso specifico il Comune in collaborazione con l’Asp) a individuare soluzioni abitative idonee al caso come assoluta priorità su tutto il resto. Un dovere e un principio che valgono per chiunque, senza distinzione di nazionalità o di provenienza. Se l’ente pubblico non tutelasse in primis la salute di un minore rispetto alle eventuali colpe dei genitori, non vivremmo in uno stato di diritto ma di barbarie; oltre al fatto che il Comune sarebbe esposto ad eventuali gravi responsabilità civili e penali, nel caso in cui non facesse fronte alle emergenze sanitarie segnalate».

«Sul tema della legalità, invece – continua la nota del portavoce del Primo Cittadino – il sindaco Malpezzi in persona ha chiesto in più occasioni alle Forze dell’Ordine il massimo rigore. Anche stavolta il primo cittadino esprime perciò la propria gratitudine all’Arma dei Carabinieri per la brillante operazione messa in atto. Il sindaco infine, valutati alcuni commenti violenti sui social network, ha deciso di sporgere denuncia nei confronti degli autori. A differenza del passato in cui altre denunce-querele promosse dal primo cittadino si sono concluse con il ravvedimento e le scuse degli autori, in questa occasione non vi sarà alcuna remissione della relativa querela e il sindaco Malpezzi chiederà una severa condanna per gli autori e i responsabili della divulgazione, in primis la pagina facebook Faenzanet per non aver filtrato i commenti».

 

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