Ravenna in Comune chiede che non vengano dati spazi pubblici ai fascisti

Un ordine del giorno presentato in consiglio contiene una serie di norme che escluderebbe la galassia della destra estrema da concessioni, sovvenzioni e patrocini

ManzoliRavenna In Comune, forza di opposizione di sinistra in municipio, ha presentato un ordine del giorno che chiede a giunta e consiglio comunale di attivarsi affinché sia le richieste di concessioni di contributi, sovvenzioni, patrocini sia l’utilizzo di sale e spazi pubblici, siano concesse previa sottoscrizione di una dichiarazione di rispetto della Costituzione Italiana, con particolare riferimento alla XII disposizione transitoria e finale.

Nell’ordine del giorno si chiede inoltre di integrare le disposizioni e i regolamenti comunali in materia di occupazione suolo pubblico,  concessione di spazi e concessione  di ausili o vantaggi economici, vientandone l’accesso ad «associazioni che si richiamino direttamente all’ideologia fascista, ai suoi linguaggi e rituali, alla sua simbologia, o che esibiscano e pratichino forme di discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale». La proposta è firmata dal consigliere Massimo Manzoli.

«Quello che stiamo vivendo – scrive Ravenna in Comune – è un momento storico complesso, in cui nuove forme di razzismi e neofascismi rischiano di prendere sempre più piede. I fatti accaduti a Forlì pochi giorni fa sono solo la punta di un iceberg fatto di gruppi, movimenti, associazioni che fanno riferimento più o meno direttamente al Duce, che agiscono guidati da logiche razziste o che addirittura si definiscono “fascisti del terzo millennio”. E’, secondo noi, essenziale, agire in ogni luogo e istituzione affinchè vengano sempre più chiariti e rimarcati i valori antifascisti della nostra Costituzione»

 

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