Dentro la cabina: come funzionano voto disgiunto e preferenze

È possibile scegliere una lista e un aspirante primo cittadino non collegati fra loro. E si possono scrivere fino a due nomi di consiglieri

Fac Simile FRONTE RETRO Page 0001Le possibilità di voto alle amministrative (in programma a Ravenna il 3 e 4 ottobre) sono più di una perché si vota contemporaneamente per sindaco e consiglio comunale ma i due organi hanno meccanismi di elezioni diversi. Cerchiamo di vedere le diverse opzioni in cabina elettorale.

– Si può indicare solo il voto per il sindaco, facendo una croce su uno degli undici nomi sulla scheda. In questo modo il voto non servirà per stabilire la composizione del consiglio comunale.

– Si può indicare con una croce solo il simbolo di una delle trenta liste: in questo caso il voto andrà alla lista per la composizione del consiglio comunale e anche al candidato sindaco che quella lista sostiene. Stesso risultato che si ottiene se si fa la croce sia sul simbolo di partito, sia sul candidato sindaco.

– Infine, il cosiddetto voto disgiunto: la possibilità di votare una lista e un candidato sindaco non sostenuto da quella lista. Infatti può accadere che le liste che sostengono un candidato ottengano più o meno voti del candidato che sostengono. È proprio in virtù di questo meccanismo che si potrebbe avere addirittura un sindaco in minoranza, nel caso in cui le liste o la lista a sostegno di un nome superasse al primo turno il 50 percento dei voti ma questo non accadesse al candidato sindaco che sostengono. In questo unico caso non sarebbe peraltro nemmeno assegnato il premio di maggioranza che garantisce il 55 percento dei 32 seggi del consiglio comunale alla coalizione (o lista) vincente. Per questa ragione le liste che fanno parte della coalizione vincente hanno bisogno di meno voti per ottenere l’elezione di un consigliere comunale.

Attenzione a non apporre due croci su due simboli diversi, né su due candidati sindaci diversi, pena l’annullamento.

Come esprimere le preferenze per i consiglieri

L’elettore può esprimere fino a due preferenze tra gli 832 candidati consiglieri, purché di genere diverso. Naturalmente i nomi dei candidati che si vogliono votare devono appartenere alla lista su cui si appone la croce. Anche esprimendo una o due preferenze si può comunque optare per il voto disgiunto. L’importante è scrivere il cognome del candidato o dei candidati nelle apposite righe accanto al simbolo (per l’appunto due) e cognome e nome in caso di omonimia.

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