In Emilia-Romagna dovranno essere eletti complessivamente 43 parlamentari, 29 alla Camera (11 attribuiti in collegi uninominali e 18 nel plurinominale) e 14 al Senato (5 attribuiti in collegi uninominali e 9 nel plurinominale), numero di rappresentanti da eleggere ridotto rispetto all’ultima tornata del 2018, in seguito alla riforma costituzionale del 2020. Riforma che ha anche portato alla rimozione del limite di età di 25 anni per il voto al Senato: quindi ora tutti i cittadini maggiorenni possono votare sia per la Camera che per il Senato.
Come sempre per poter votare è necessario recarsi al seggio muniti di documento d’identità e tessera elettorale. Tutti gli uffici elettorali dei vari comuni hanno predisposto orari di apertura straordinari per il rinnovo di quest’ultima.
In particolare è previsto il voto a domicilio per le persone sottoposte a trattamento domiciliare, quarantena o isolamento fiduciario a causa del Covid-19, previa prenotazione agli uffici elettorali di competenza.
Si vota con la stessa legge elettorale del 2018, il cosiddetto Rosatellum che prevede una parte proporzionale e una nominale. Rispetto a quattro anni fa però sono cambiati i collegi elettorali, in virtù del taglio dei parlamentari che ha ridotto il numero a 400 deputati e 200 senatori.
L’elettore riceve due schede, una per ogni camera, Rosa per la Camera dei deputati, gialla per il Senato. A differenza di quanto accade per amministrative e regionali, non è previsto il voto disgiunto. Il consiglio di molti è quindi quello di barrare il simbolo del partito, in questo modo il voto andrà automaticamente ai nomi collegati nel plurinominale sulla scheda e a quello nell’uninominale. Se si vota solo nella parte uninominale, il voto sarà percentualmente distribuito a tutti i simboli che sostengono la candidata o il candidato.