Intossicazioni da monossido in aumento, il Pd propone una campagna di prevenzione

Il medico Marco Montanari, consigliere comunale del Pd, ricorda l’incremento di oltre il 40 percento dei casi di avvelenamento nel territorio nel mese di novembre. «In Italia 500-600 morti l’anno»

Pd Montanari

Marco Montanari, Pd

«Nel nostro territorio, nel mese di novembre 2022, si è registrato un incremento di oltre il 40 percento dei pazienti con intossicazione da monossido di carbonio (CO) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». Lo afferma Marco Montanari, medico e capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Ravenna. Per questo motivo Montanari, tramite un question time al sindaco, chiede di istituire una campagna di prevenzione rivolta alle fasce più deboli della popolazione, che risultano maggiormente esposte a questa problematica.

«Il CO presente nell’aria degli ambienti chiusi – continua il capogruppo del Pd – proviene da radiatori portatili a kerosene e a gas, caldaie, scaldabagni, caminetti e stufe a legna o a gas. L’esposizione al monossido di carbonio con inalazione comporta il manifestarsi di una sintomatologia che, in funzione del tempo e della concentrazione del gas, arriva a comportare sintomi neurologici quali perdita di coscienza, coma e morte».

Le condizioni di avvelenamento, conclude Montanari, si riscontrano più frequentemente in edifici vecchi, soprattutto se abitati da famiglie a basso reddito e quindi più difficilmente raggiunte dalle campagne informative e di prevenzione. «Inoltre anche la crisi energetica e il costo del riscaldamento determinano con maggiore facilità condizioni favorenti l’avvelenamento. A livello europeo i morti sono più che raddoppiati tra il 2007 e il 2018 e in Italia le statistiche ufficiali fanno riferimento a 500-600 morti l’anno».

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