martedì
08 Luglio 2025
L'intervista

Mazzolani punta su Hera: «Risolvere il problema della gestione dei rifiuti»

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Mazzolani

Quattro simboli sulla scheda. Nella lista civica un ex del centrosinistra

Questa volta il centrodestra a Cervia si presenta unito. Cinque anni fa Dino Cellini sfidò Massimo Medri solamente con il sostegno della Lega (le altre formazioni di area non presentarono liste). Il prossimo giugno invece sotto al nome di Massimo Mazzolini sulla scheda ci saranno quattro simboli: Lega, Fdi, Forza Italia e la lista civica con il nome di Mazzolani.
L’imprenditrice del settore turismo Annalisa Pittalis è capolista Fdi. Il primo nome nella lista civica di Mazzolani è Alain Conte, allenatore di calcio e consigliere comunale uscente dopo la candidatura del 2019 con la lista “Cervia ti amo” nella coalizione di Medri. La vicepresidente del consiglio comunale Daniela Monti è capolista per la Lega. Adele Dallamotta, di Azione cattolica, è capolista di Forza Italia.

In vista delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno in provincia, abbiamo intervistato i nove candidati sindaci dei tre comuni sopra i 15mila abitanti (Lugo, Cervia, Bagnacavallo). Le domande sono uguali per tutti e i vari candidati hanno preferito rispondere per iscritto. Dopo l’intervista a Mattia Missiroli, candidato per la coalizione di centrosinistra della cittadina, è Massimo Mazzolani (candidato di centrodestra) a rispondere alle nostre domande.

Data e luogo di nascita: «Cervia, il 27 agosto 1956».
Titolo di studio: «Diploma scuola media superiore».
Lavoro: «Consulente finanziario, manager di banca».
Reddito dichiarato nel 2022: «119.930 euro».
Auto: «BMW X4 del 2016».
Hobby: «Calcio, lo pratico tuttora».
Orientamento religioso: «Cristiano cattolico».

Da quanto si occupa di politica, quali tessere ha avuto e ha attualmente? Quali incarichi ha ricoperto in passato e per quali partiti?
«La politica ha sempre ricoperto un ruolo importante nella mia vita, perché impegnarsi in politica significa poter svolgere un servizio a favore della propria comunità. Ho iniziato nel 1995 e da 8 anni non ricoprivo più alcun ruolo attivo in politica, sino alla candidatura a sindaco di Cervia per le imminenti elezioni. Ho avuto la tessera di Alleanza Nazionale e quella del Popolo della Libertà. Non ho tessere di partito al momento e così da 11 anni, cioè dallo scioglimento del Popolo della Libertà nel novembre del 2013. Sono stato 19 anni in consiglio comunale a Cervia e per 19 anni in consiglio provinciale. Esperienze tutte bellissime che mi hanno permesso di crescere e conoscere a fondo l’amministrazione della cosa pubblica».

Se viene eletto, tra cinque anni cosa ci sarà a Cervia che non c’è ora?
«Ci sarà uno sviluppo economico importante, perché la mia volontà è quella di far incrementare la redditività e il numero delle imprese operanti a Cervia, così da aumentare anche l’occupazione e il benessere di tutta la nostra comunità. Sicuramente ci sarà più decoro con il piano di manutenzioni ordinarie e straordinarie che realizzerò, oltre a un intervento di revisione di tutti i contratti e convenzioni in essere nel Comune, in particolare per quanto riguarda quelli con Hera e il conferimento dei rifiuti, poiché, mi pare evidente, ci sono problemi nell’attuale sistema di conferimento e raccolta che debbono assolutamente essere risolti. Cervia nei prossimi 5 anni sarà efficace ed efficiente e più dinamica, con un’attenzione all’ambiente ulteriormente rafforzata. Cervia sarà anche una città con meno emergenza abitativa, grazie al Piano di edilizia residenziale sociale che intendo realizzare soprattutto per aiutare le giovani coppie, le famiglie e chi oggi fatica ad avere accesso a un’abitazione in proprietà. La mia intenzione è anche quella di garantire alti standard per i servizi sociali, in modo da poter seguire tutti i bisogni, che sono in aumento e in questo senso grandissima importanza avranno le associazioni del Terzo Settore. Il tema dell’ordine pubblico sarà altrettanto rilevante, con il massimo supporto alle forze dell’ordine e alla polizia locale».

Alluvione: ci sono state responsabilità degli amministratori locali? Da sindaco come favorirà la ricostruzione e come cercherà di evitare che possa succedere di nuovo?
«L’alluvione è stato un evento catastrofico e di grandi dimensioni. Certamente la mancanza di manutenzioni alla rete fognaria ha in parte aggravato i già devastanti effetti dell’alluvione, così come una ridotta cura della pulizia degli argini e dei letti dei fiumi. Il tema del sistema fognario comunale è un tema che non viene praticamente mai sottolineato, perché, di fatto, sino a quando non avvengono fenomeni quali gli allagamenti, si tende a sottovalutarne l’importanza. Certamente Cervia ha una rete fognaria molto estesa e in gran parte vetusta, cosa che comporta una ridotta capacità di risposta, allorché viene messa sotto sforzo e pressione. Occorrerà certamente intervenire. Molto importante, tuttavia, al fine di evitare nuove inondazioni, o almeno per contenerne gli effetti, sarà la realizzazione di vasche di laminazione e su questo tema molto importante sarà l’apporto che potrà venire da Regione e Consorzio di Bonifica, con i quali intendo lavorare sin da subito».

Post-alluvione a parte, qual è la prima emergenza di cui crede ci si debba occupare?
«Sono molte le criticità che attualmente la città deve affrontare. Sono sicuro che l’apporto dei dipendenti comunali sarà fondamentale per far ripartire con vigore Cervia. Certamente, a meno di clamorose novità, l’attuazione della Direttiva Bolkestein potrebbe portare alle gare per le concessioni balneari e questo rappresenterà una grande sfida per tutta la città. Come ho più volte detto, occorre assolutamente difendere le piccole e medie concessioni balneari, perché significa difendere il presente e il futuro di intere famiglie. Questo non va mai dimenticato».

Qual è l’eccellenza che ancora non è stata abbastanza valorizzata?
«Cervia si caratterizza per tre bellezze straordinarie: saline, pinete e mare con le nostre spiagge. Dobbiamo riuscire a far capire con chiarezza che dalla cura e valorizzazione delle nostre bellezze ambientali dipende il nostro benessere e il nostro benvivere per l’oggi e per il futuro. È la carta vincente anche in ottica turistica, ma lo deve essere tutto l’anno, perché la nostra comunità vive la città tutto l’anno. La cultura è l’altro asse su cui agire, sia per i numerosi ritrovamenti archeologici e per le bellezze storiche che già possediamo, sia per il numero di personalità della letteratura e non solo che hanno vissuto Cervia, penso a Grazia Deledda e a Giovannino Guareschi, solo per citarne due. Sulla cultura si gioca anche una parte della nostra volontà di estendere e ampliare l’offerta turistica durante tutto l’anno».

Il peggior errore del sindaco uscente Medri e il maggior merito che gli riconosce?
«Probabilmente l’intervento su viale Italia per la realizzazione del waterfront a Pinarella-Tagliata: non è esattamente adeguato e nasconde insidie che, un domani, dovranno essere eliminate e corrette. Riconosco a Massimo Medri di aver pensato alla Fondazione Cervia In per il Turismo, uno strumento che intendo implementare, perché potrà dare alla città una marcia in più sulla promozione e non solo, così come valuto positivamente il Parco Urbano che ho a più riprese ribadito di voler realizzare e portare a termine. Spiace vedere che Medri sia stato più volte attaccato in questi mesi, proprio da coloro che gli avevano chiesto di candidarsi».

La data più importante da festeggiare del calendario civile italiano.
«Sicuramente il 2 giugno, la Festa della Repubblica. Lì è iniziato un percorso di democrazia e libertà per tutta la nazione. Ma il 25 aprile non è certo da meno, perché senza la Liberazione, non saremmo mai arrivati al referendum del 2 giugno del 1946. Diciamo che di date da festeggiare ce ne sono molte e nessuna ha un minor rilievo rispetto ad altre. Ma credo che queste due siano centrali».

Toponomastica: quale via o piazza manca a Cervia? A chi vorrebbe dedicarne una?
«Io credo che sarebbe molto bello dedicare una via o una piazza a Gino Pilandri, a cui già è dedicato un parco, primo sindaco di Cervia libera, così come andrebbe fatto per Ettore Sovera, storico imprenditore del turismo, a cui ora è intitolato il Centro Congressi. Mi piacerebbe anche una via o piazza “dell’ospitalità cervese” e una “dello Sposalizio del Mare” in zone evocative».

Cosa voterà alle Europee? E chi ha votato alle ultime Politiche?
«Alle prossime Europee credo che sia importante rafforzare le forze che compongono l’attuale governo nazionale, questo perché molti dossier devono essere discussi in Europa, compreso quello legato alla Direttiva Bolkestein. Alle ultime Politiche ho votato Fratelli d’Italia, anche perché volevo sostenere una mia amica carissima, Marta Farolfi, poi eletta al Senato, dando il mio piccolo contributo».

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