Il parco pubblico Teodorico a Ravenna, in via delle Industrie attorno all’omonimo mausoleo dedicato al re degli Ostrogoti, presenta diverse situazioni di incuria che richiedono manutenzione, ma le segnalazioni al Comune fatte tramite la procedura prevista non sembrano dare riscontri. È la lamentela esposta da Venanzio Patrini, esponente di Lista per Ravenna, formazione di opposizione rappresentata in municipio da Alvaro Ancisi.
«Le nostre segnalazioni di interventi necessari, rivolte alla società Comuni-Chiamo, attraverso cui, dietro pagamento, “i Comuni aderenti offrono servizi utili e semplici alla cittadinanza, riducendo burocrazia e tempi di gestione”, come si legge su internet, sono assolutamente inutili».
Patrini cita alcuni episodi:
- La segnalazione A33BD del 17 dicembre 2023 ha esposto come, nello stradello ciclopedonale dietro l’Agenzia del turismo, le piante della siepe occupino larga parte dello stradello, coprendo i pali dell’illuminazione. Di sera lo stradello non viene utilizzato perché molto buio. Sono anni che non viene fatta la potatura della siepe. Questa segnalazione è ancora sospesa, senza risposta né interventi.
- La segnalazione AA510 del 4 aprile 2024 ha mostrato, con tre foto allegate, come nei primi giorni di marzo una ditta abbia eseguito dei carotaggi sulla strada ciclo-pedonale che fiancheggia il parco Teodorico in parallelo con via Pomposa, innestandosi in via Chiavica Romea, effettuando ripristini indecorosi o inesistenti (vedi avvallamento di circa 10 centimetri). Anche questa segnalazione è ancora sospesa, senza risposta né interventi.
- Le segnalazioni A7D63 del 1° marzo, AD972 del 14 maggio e AFAE3 del 6 giugno 2024 hanno mostrato con foto come la cartellonistica che disciplina il corretto accesso dei cani sia ovunque illeggibile, provocando stordimento e complicandone l’osservanza, specie da parte dei turisti. Segnalazioni chiuse tutte senza nessuna comunicazione.
- Aggiungo che diversi ragazzi accedono al parco con monopattini elettrici ad andatura notevolmente superiore alla velocità massima consentita dal Decreto Infrastrutture in queste zone, che è di 6 km/h,, sollevando perciò dei polveroni, oltre a rischi per la circolazione dei pedoni.
Data l’impossibilità di confrontarsi con gli uffici presposti, Lista per Ravenna chiederà risposta a quanto sopra con un’interrogazione al sindaco.