Sta facendo discutere in queste ore post-nuova alluvione il finanziamento andato “perduto” per lavori sul fiume Lamone per la messa in sicurezza delle località di Mezzano, Villanova e Traversara, quest’ultima letteralmente spazzata via dal fiume giovedì scorso. Il riferimento è a una delibera di inizio 2023 – come denuncia il responsabile provinciale di Fratelli d’Italia, Alberto Ferrero, candidato alle prossime elezioni regionali – che ha ridotto le risorse per quel progetto da 1,2 milioni a circa 266mila euro.
«In sostanza – attacca Ferrero – ci si era resi conto che il fiume necessitasse di essere messo in sicurezza, tuttavia rispetto a quanto era previsto inizialmente si è avuta una riduzione dello stanziamento di quasi un milione di euro. Oggi a distanza di un anno e mezzo, sappiamo come sono andate le cose».
Sul caso è intervenuto anche il gruppo consiliare La Pigna, a Ravenna, che annuncia la presentazione di «un esposto circostanziato e dettagliato alla Procura della Repubblica riguardante la mancata realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza di Mezzano, Traversara e Villanova, che la Regione aveva definito come massimamente prioritario già nel 2011».
Non si è fatta attendere la risposta della stessa Regione Emilia-Romagna, che in una nota inviata alla stampa sottolinea come non abbia «mai pensato di definanziare gli interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza idraulica del fiume Lamone, previsti nel Piano degli interventi per la mitigazione del rischio».
«Con un percorso condiviso con il Ministero dell’Ambiente, si è dovuto procedere, in un primo tempo, a stornare momentaneamente parte delle risorse previste sul cantiere della Cassa del Baganza (Pr) che rischiava la chiusura per mancanza di liquidità, dovuta all’impennata dei costi dei materiali a seguito del conflitto bellico in Ucraina. Al progetto sul Lamone erano state comunque garantite le risorse per la progettazione degli interventi. Poi, dopo pochi mesi con un atto successivo, il finanziamento è stato integralmente riproposto per la somma di 1,2 milioni di euro. I due atti sono consultabili online sul portale della Regione».