Urne aperte in Emilia-Romagna dalle 7 di stamani, 17 novembre, per scegliere il nuovo presidente della Regione Emilia-Romagna e i 50 componenti del nuovo consiglio regionale. Si vota fino alle 23 di oggi e anche domani, lunedì 18 novembre, dalle 7 alle 15. A seguire comincerà immediatamente lo spoglio delle schede.
Le sezioni elettorali sono 4.529 (di cui 40 quelle ospedaliere) nei 330 comuni dell’Emilia-Romagna (erano 328 nel 2020). Secondo la rilevazione del ministero dell’Interno a 15 giorni dal voto, gli elettori sono complessivamente 3.576.412 (di cui 1.829.383 donne e 1.747.029 uomini), chiamati al voto con qualche mese di anticipo rispetto alla fine naturale della legislatura per le dimissioni dell’ex presidente Stefano Bonaccini (Pd) eletto a giugno al Parlamento europeo.
Nella precedente tornata andarono al voto 2.373.974 elettori (la seconda affluenza più bassa nelle 11 precedenti consultazioni a partire dal 1970). Il 70,98% a Bologna, il 65,59% a Ferrara, il 67,54% a Forlì-Cesena, il 69,11% a Modena, il 64,07% a Parma, il 62,91% a Piacenza, il 69,71 a Ravenna, il 67,97% a Reggio Emilia e 63,54% a Rimini. Nel 2014 al voto il 37,71% degli aventi diritto (1.304.841 elettori).
Gli aspiranti consiglieri (in calo, nel 2020 furono 739) corrispondono a 531 persone per effetto delle pluricandidature: 15 candidati si sono presentati in più circoscrizioni (14 in due circoscrizioni, 1 in tre).
Il 51% dei candidati sono uomini, 50,6 anni è l’età media dei candidati (in crescita rispetto a quattro anni fa quand’era di 46,9 anni), il candidato più giovane è una diciannovenne e quello più anziano ha 77 anni.
Oltre la metà dei candidati non ha avuto nessun precedente incarico istituzionale o amministrativo. Tra gli uscenti di Giunta e Consiglio si ricandidano 5 assessori e 23 consiglieri. Invece 5 candidati sono stati consiglieri in passate legislature. E poi c’è un deputato, 6 ex parlamentari nazionali o europei (1,3%). Oltre un terzo (il 34,5%) sono stati o sono amministratori locali (il 5,6%, tra sindaci in carica o ex primi cittadini).