lunedì
07 Luglio 2025
anticipazione

A San Domenico la grande fotografia si interroga sulla “Civilization”

Da settembre le opere di oltre 130 fotografi provenienti da tutto il mondo affrontano temi del mondo contemporaneo

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Civilization Olaf Otto Becker
Uno scatto di Olaf Otto Becker in mostra a Forlì

Si chiama “Civilization: Vivere, Sopravvivere, Buon Vivere” la grande mostra fotografica internazionale che i Musei San Domenico di Forlì ospiteranno dal 17 settembre all’8 gennaio. Si tratta di un percorso di 300 immagini di oltre 130 fotografi provenienti da cinque continenti, che affronta temi del presente e del futuro del mondo contemporaneo, sempre più caratterizzato dai fenomeni della interconnessione e della globalizzazione.

Parte del programma culturale del Festival del Buon Vivere, dopo essere stata esposta a Seoul, Pechino, Auckland, Melbourne e Marsiglia, “Civilization” arriva a Forlì nella sua forma più ricca e completa. L’esposizione – curata da Holly Roussel e William A. Ewing – è il racconto per immagini della civiltà planetaria del 21esimo secolo come grande impresa collettiva, capace di produrre innovazioni, scoperte e opportunità senza precedenti ma anche rischi e minacce alla sopravvivenza stessa dell’umanità.

Co-prodotta dalla Foundation for the Exhibition of Photography (Minneapolis, New York, Parigi e Losanna) e dal National Museum of Modern and Contemporary Art of Korea di Seoul, in collaborazione con Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, la mostra promuove una profonda riflessione su temi fondamentali della contemporaneità, a partire dagli effetti, talvolta straordinari e a volte drammatici, delle relazioni tra individui, collettività, generazioni e culture del nostro tempo.

La mostra è articolata in otto sezioni dedicate ad altrettanti temi, che permettono di affrontare una panoramica esaustiva e trasversale sulla contemporaneità e che nella formulazione proposta a Forlì si arricchisce di un focus inedito, che rende unica l’esposizione e ne completa l’analisi. Accanto a esponenti cardine della fotografia internazionale come Edward Burtynsky, Candida Höfer, Richard Mosse, Alec Soth, Larry Sultan, Thomas Struth, Penelope Umbrico e altri, merita infatti di essere sottolineata la notevole presenza di autori italiani (come Olivo Barbieri, Michele Borzoni, Gabriele Galimberti, Walter Niedermayr, Carlo Valsecchi, Massimo Vitali, Luca Zanier, Francesco Zizola).

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