Un autunno di grandi mostre in Emilia-Romagna: la guida da Piacenza a Rimini

 

L’Emilia-Romagna quest’autunno scommette sulla bellezza con mostre in prima assoluta e appuntamenti d’arte, da Piacenza a Rimini.

Naturalmente la fruizione è adesso modulata in base alle regole di sicurezza. Prenotazioni obbligatorie, biglietto preferibilmente online, accessi limitati, turni di piccoli gruppi, percorsi prestabiliti, mascherine e distanziamento fisico.

Ecco una guida a cura di Apt Servizi sui principali appuntamenti per tanti week end all’insegna del bello.

PIACENZA
All’ex Enel “La rivoluzione siamo noi”, il collezionismo italiano contemporaneo
Nel palazzo Ex Enel, costruito agli inizi del Novecento, oggi trasformato in un contenitore d’arte, il 26 settembre apre la mostra “La rivoluzione siamo noi”. L’edificio, ridipinto con tre tonalità di grigio, ispirate a Morandi, è stato restituito alla città come luogo per raccontare il tempo presente. “La rivoluzione siamo noi” è un’esposizione dedicata al collezionismo italiano contemporaneo con oltre 150 opere tra dipinti, sculture, fotografie, video installazioni provenienti da 18 collezioni d’arte che indagano trasversalmente movimenti, stili e tendenze della contemporaneità (www.xnlpiacenza.it).

PARMA
La sontuosa Villa dei capolavori dell’Ultimo Romantico
Apre le sue porte (12 settembre) la Villa dei capolavori di Luigi Magnani (1906-1984) che fu uno dei massimi collezionisti di opere d’arte al mondo: nella sua casa delle meraviglie, appena fuori Parma, a Mamiano di Traversetolo, realizzò un Pantheon dei grandi artisti di ogni epoca: Renoir, Monet, Goya, Tiziano, Canova, Tiepolo, De Chirico e tanti altri. Si chiama l’Ultimo Romantico questo allestimento della Fondazione Magnani Rocca oltre cento splendide opere provenienti da prestigiosi musei esposti accanto alla sua Raccolta d’arte permanente della Villa dove Guttuso dove Guttuso festeggiava il capodanno e dove Ungaretti  scriveva una poesia dopo una passeggiata nel parco. Fino al 13 dicembre 2020. (http://www.magnanirocca.it).

Un furgone nella navata dell’Abbazia allo Csas a Valserena
Un furgone nel bel mezzo della navata centrale dell’Abbazia di Valserena, visto come metafora dell’azione del prelevare e dell’agire per la creazione di un archivio, è una delle installazioni di Luca Vitone, artista, ospite del programma Residenze di Artista “Through Time: integrità e trasformazione dell’opera”, 6 settembre -18 ottobre allo Csas, Centro studi e archivio della comunicazione dell’Università di Parma che ha sede in Valserena. È un evento di Parma Capitale italiana della cultura 2020 + 2021. (http://www.csacparma.it).

REGGIO EMILIA
Il grande autunno fotografico con due mostre internazionali dal 17 ottobre
Quest’anno “Fotografia Europea” si è dovuta arrendere all’emergenza Coronavirus, ma anche qui nessuno si è fermato e ora Reggio Emilia ha pronto un grande autunno fotografico con due mostre internazionali, due prime assolute, produzioni di Fotografia Europea. “True Fictions – Ai confini della realtà”, a Palazzo Magnani, è la prima retrospettiva mai realizzata in Italia sul fenomeno della staged photography, dove artisti rielaborano digitalmente uno scatto per ottenere effetti immaginifici: pesci rossi che invadono le stanze, Marilyn Monroe e Lady D che fanno la spesa insieme. Le opere dimostrano i vertici di fantasia raggiunti dalla fotografia. La seconda, di grande impatto emotivo, è “Atlanti, Ritratti e Altre Storie”, con le opere di sei giovani fotografi europei a Palazzo Da Mosto. 17 ottobre – 10 gennaio 2021. (https://www.palazzomagnani.it/).

La Collezione Maramotti presenta Molino/ Insides
Dal 4 ottobre al 16 maggio si apre alla Collezione Maramotti, appena fuori Reggio Emilia, “Molino/ Insides”, percorso costituito da dipinti di Enoc Perez, artista portoricano con base a New York, fotografie di Brigitte Schindler e di Carlo Mollino (1905-1973). Il filo conduttore è l’ultima enigmatica dimora di Carlo Mollino, in via Napione a Torino, trasformata dall’interpretazione pittorica di Perez e dall’occhio fotografico di Schindler. Lungo il percorso si ammirano le fotografie degli anni ’50 e ’60 delle affascinanti modelle di Mollino, sfumate nell’essenza femminile e misteriosa. (www.collezionemaramotti.org).

MODENA
Alla Fondazione Modena Arti Visive “Anime Manga. Storie di maghette, calciatori e robottoni”
Come sono nati in Giappone i cartoni animati degli anni ’80, poi esplosi in tutto il mondo? Qual è il loro linguaggio segreto? Lo rivela “Anime Manga. Storie di maghette, calciatori e robottoni”, la nuova mostra modenese, ospitata a Palazzo Santa Margherita, in una delle sedi di Fmav (Fondazione Modena Arti Visive), dal 12 settembre. Il percorso mostra il legame tra “Manga” (sono i prodotti editoriali) e “Anime” (personaggi cartoons, spesso derivati dai Manga) e insegna a decifrarne il linguaggio. Si riconoscerà così il genere femminile shōjo, di cui fanno parte le maghette e personaggi come Kiss me Licia e Occhi di Gatto. E le storie avventurose maschili degli shōnen,  come i robottoni Mazinga e Danguard. Criticati e censurati da pedagoghi e genitori, oggi su questo genere sono fioriti studi che riconoscono agli Anime un posto importante nel cinema di animazione internazionale e anche il merito di avere reinventato generi letterari con un linguaggio nuovo. Fino al 10 gennaio 2021. (http://www.fmav.org).

A Palazzo Santa Margherita Mario Cresci “La luce, la traccia la forma”
È dedicata a Mario Cresci, artista multiforme, autore di opere che attraversano il disegno, la fotografia, il video, l’installazione, la mostra che si apre il 12 settembre nella Sala Grande di Palazzo Santa Margherita. L’artista si è ispirato alle origini della fotografia come traccia creata dalla luce e ha selezionato per quest’allestimento una serie di opere che evidenziano il suo interesse per l’incisione. Fino al 10 gennaio. (http://www.fmav.org).

Alle Gallerie Estensi c’è William Henry Fox Talbot con “L’impronta del reale”
Le Gallerie Estensi presentano la prima grande retrospettiva italiana sul geniale inventore della fotografia su carta: William Henry Fox Talbot (1800-1877). Con questa mostra “L’impronta del reale. William Henry Fox Talbot. Alle origini della fotografia”, il visitatore entra nel mondo pionieristico della fotografia, fra disegni fotogenici, callotipi, dagherrotipi, incisioni e ne osserva l’evoluzione fino alle fotografie contemporanee realizzate da altri fotografi, artisti, scienziati. L’allestimento racconta anche della lunga amicizia fra il britannico Talbot e un grande matematico, ottico e astronomo modenese Giovanni Battista Amici (1786-1863), il più importante costruttore italiano di strumenti ottici del XIX secolo. 12 settembre – 10 gennaio – https://www.gallerie-estensi.beniculturali.it/mostre/limpronta-del-reale-william-henry-fox-talbot-alle-origini-della-fotografia/

BOLOGNA
Monet e gli Impressionisti, una mostra eccezionale a Palazzo Albergati
Claude Monet Ninfee 1916 1919 Circa © Musée Marmottan Monet Paris Bridgeman ImagesÈ un’anteprima assoluta internazionale, la mostra “Monet e gli Impressionisti”, ospitata a Palazzo Albergati, giacché è la prima volta che, dalla sua fondazione nel 1934, il museo parigino Marmottan Monet cede in prestito un corpus di opere uniche, molte delle quali mai esposte altrove nel mondo. Sono 57 i capolavori in mostra, rappresentanti di tutto il movimento impressionista francese: Monet, Renoir, Degas, Manet, Sisley, Berthe Morisot, Corot, Boudon. Ci sono opere celeberrime come Le Ninfee di Monet, il Ritratto di Madame Ducros di Degas, Estate di San Martino di Sisley, Fanciulla seduta con cappello bianco di Renoir. In controtendenza rispetto al panorama internazionale, la mostra rappresenta una grande sfida e un’occasione unica. Il museo Marmottan di Parigi possiede la più vasta collezione di Monet al mondo. Fino al 14 febbraio.(www.palazzoalbergati.com).

A Palazzo d’Accursio i bassorilievi dedicati ai Portici di Bologna
Cinquanta bassorilievi in terracotta ad effetto tridimensionale dello scultore Ivan Dimitrov sono i protagonisti della mostra “Sotto il segno dei Portici”, in Sala Ercole a Palazzo d’Accursio. I bassorilievi rappresentano una Bologna intima e nascosta, fatta d’inquadrature inaspettate. Dimitrov dedica il suo lavoro ai Portici di Bologna, in concomitanza con la loro candidatura a patrimonio UNESCO. Dal 12 al 27 settembre. (www.ivandimitrov.com/portici/).

FERRARA
Donne e fotografia tra gli anni 50 e gli anni 80 a Palazzina Marfisa d’Este
La Biennale Donna di Ferrara è dedicata quest’anno alle fotografe nazionali e internazionali con gli scatti di 13 artiste fra le più importanti del panorama internazionale, da Diane Arbus a Letizia Battaglia, da Chiara Samugheo a Francesca Woodman. La mostra “Attraversare l’immagine. Donne e fotografia tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta” (inizialmente prevista in aprile) è a Palazzina Marfisa d’Este, dal 20 settembre al 22 novembre 2020. “Attraversare l’immagine” si concentra sulle donne fotografe attive in un periodo d’impegno politico e sociale importante, di grandi mutamenti di cui le donne sono state protagoniste: dalle lotte per i diritti civili, alle emarginazioni, dalle guerre all’apartheid, sociali. (https://artemoderna.comune.fe.it/1946/xviii-biennale-donna).

RAVENNA
Al Mar: Paolo Roversi “Studio Luce”
Paolo Roversi è il primo fotografo italiano a realizzare the Cal, il Calendario Pirelli edizione 2020. Roversi, nato e cresciuto a Ravenna, residente a Parigi dal 1973, è un fotografo di moda riconosciuto a livello mondiale. Il Mar della sua Ravenna gli dedica ora una mostra su tre piani intitolata “Paolo Roversi- Studio Luce” (così si chiama il suo atelier a Parigi). Sono numerosi i rimandi a Ravenna, città natale e luogo che più di ogni altro ha influenzato il suo immaginario. Immagini di moda, ritratti di amici, gli scatti per The Cal, i lavori per Vogue, le campagne per Dior e donne iconiche come Natalia Vodianova, Kate Moss, Naomi Campbell e Rihanna che reinventano la figura della Musa, un rimando alla Beatrice di Dante. Dal 10 ottobre al 10 gennaio 2021. (http://www.mar.ra.it/).

Alla Biblioteca Classense si rivivono le celebrazioni dantesche del 1921
Alla vigilia delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, vissuto negli ultimi anni a Ravenna, alla Biblioteca Classense si rivivono le celebrazioni tenute fra il 1920 e il 1921 con la mostra “Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Seicentenario della morte di Dante”. Per l’occasione sono esposti in mostra libri, manifesti, fotografie, dipinti, oggetti d’arte, manoscritti e rarità come la “Commedia” monumentale di Leo S. Olschki del 1911, con proemio di Gabriele d’Annunzio con il manoscritto autografo. 12 settembre 2020 – 10 gennaio 2021. (www.classense.ra.it).

A Palazzo Rasponi dalle Teste due mostre fotografiche sulla pandemia
Palazzo Rasponi dalle Teste ospita due nuove mostre del fotografo Giampiero Corelli scattate nei giorni più bui della recente pandemia. Il primo lavoro si chiama “Data mi fu Soave Medicina. Covid -19 Ravenna: l’ospedale, la città, le persone nei giorni dell’emergenza”: un reportage di volti, situazioni, paure e speranze. La seconda “Siamo tutti italiani/ Mascherine tricolore”, documenta, nella Ravenna semi-deserta dei giorni del Lockdown, incontri di persone che indossavano la “mascherina tricolore” creata nei laboratori di alta moda di Cristina Rocca. 1-20 settembre. (www.turismo.ra.it/ita/Eventi/Manifestazioni-e-iniziative/Mostre/Data-mi-fu-Soave-Medicina.-Covid–19-Ravenna).

RIMINI
PART Palazzi dell’Arte di Rimini si apre in città con la Collezione San Patrignano
Dal 24 al 27 settembre, tutta la città di Rimini festeggia l’apertura di un nuovo spazio museale nel cuore medievale della città: PART, Palazzi dell’Arte di Rimini. Il nuovo sito museale è allestito in due maestosi palazzi contigui: il duecentesco Palazzo dell’Arengo e il trecentesco Palazzo del Podestà, che si affacciano in Piazza Cavour. Il PART ospiterà la ricchissima Collezione della Fondazione San Patrignano, con opere di grandi artisti contemporanei italiani e internazionali – da Vanessa Beecroft a Julian Schnabel, da Damien a Hirst a William Kentridge e Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino e tanti altri – donate alla comunità di recupero nel corso degli anni da tanti collezionisti e benefattori. (https://palazziarterimini.it/).

A settembre si rivive la storia dell’ex Colonia Novarese 1934-1975
I racconti degli ex bambini che passavano le vacanze alla Colonia Novarese, le fotografie, i filmati, gli archivi dell’epoca. Tutto questo è “Storie di Colonia 2.0”, mostra di testimonianze del periodo di attività, dedicate quest’anno alla Colonia Novarese fra il 1934 e il 1975. L’esposizione è allestita nello stesso vecchio edificio di allora, in Viale Principe di Piemonte e che oggi appare come uno scheletro imponente e affascinante. Quel grande “transatlantico”, ultimato in soli 126 giorni nel 1934, torna dopo anni di vuoto, a custodire la storia di un’Italia che non c’è più e le piccole e toccanti storie di chi la frequentò. La mostra sarà aperta fino al 20 settembre (da venerdì a domenica dalle 15 alle 19 ). In programma due tour guidati: sabato 5 settembre (ore 18.30) con Confguide Rimini e 12 settembre (18.30) con l’associazione Il Palloncino Rosso.

E intanto continuano le altre mostre già in corso…
Le nuove aperture di settembre e ottobre possono essere anche occasione per “recuperare” le tante mostre ancora in corso.
Piacenza: alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi si può finalmente vedere il quadro ritrovato “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt: scomparso nel 1997, era da anni nelle classifiche dei più ricercati al mondo. Sempre alla Ricci Oddi da qualche settimana si può ammirare anche la scultura La Pisana (1928) di Arturo Martini in una sala a lei dedicata e con un nuovissimo allestimento. La scultura, tra le dieci più importanti dei primi del Novecento, sarà ospitata a Piacenza per tre anni. (www.riccioddi.it).
Parma: Prosegue fino al 14 febbraio la mostra “Fornasetti Theatrum Mundi”, ospitata all’interno del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma ( https://www.fornasetti.com/exhibitions).
Al Complesso di San Tiburzio continua fino al 19 dicembre “Florilegium”, l’installazione di 200.000 fiori vivi, in continuo mutamento, della britannica Rebecca Louise Law, nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020-2021 (http://www.pharmacopeaparma.it).
Bologna: Fino al 31 dicembre 2020 Palazzo Fava ospita la mostra del Polittico Griffoni. È il ritorno a casa di un’opera 550 anni dopo la sua realizzazione e 300 anni dopo il suo smembramento in 16 tavole, ora temporaneamente riunite a Bologna (https://genusbononiae.it/palazzi/palazzo-fava/).
A Palazzo Pallavicini è aperta fino al 20 settembre la mostra su Robert Doisneau con il bacio più romantico della fotografia (www.palazzopallavicini.com).
Fino al 29 novembre al Museo Civico Archeologico si può vedere la grande mostra “Etruschi, viaggio nelle terre dei Rasna” con 1400 oggetti esposti (http://www.etruschibologna.it).
Al Mast prosegue fino al 20 settembre “Uniform into the work/out of work”, 600 scatti di fotografi internazionali sugli abiti da lavoro. www.mast.org.
All’ex Chiesa di San Mattia è stata prolungata al 7 febbraio 2021 la mostra fotografica sul dramma di Ustica “Nino Migliori. Stragedia”. http://www.mambo-bologna.org
Ferrara. A Palazzo dei Diamanti è in corso “Un artista chiamato Banksy!” con oltre 100 opere e oggetti originali dell’artista britannico. Fino al 27 settembre 2020 (www.palazzodiamanti.it).
Al Castello Estense fino al 27 dicembre si può vedere “Tra simbolismo e futurismo Gaetano Previati” (www.castelloestense.it/).
Forlì. Ai Musei San Domenico il viaggio di “Ulisse. L’arte e il mito” continua fino al 31 ottobre. Una grande mostra dedicata all’eroe dell’Odissea (www.mostraulisse.it).
A Palazzo Romagnoli la vita di Caterina Sforza vista da Irene Ugolini Zoli è aperta fino al 31 ottobre. Info: http://www.cultura.comune.forli.fc.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx

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