Le musiche “inaudite” di Area Sismica: al via la 35esima stagione

Tra free jazz e contemporanea, Ravaldino in Monte tappa fissa dei maggiori fuoriclasse mondiali

Far East Network

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Trentacinque anni. È dal 1991 che Area Sismica, mese dopo mese, porta sul palco di un piccolo paesino della provincia pedecollinare forlivese, Ravaldino in Monte – ma anche di Meldola e Forlì –, una serie di monumenti viventi della musica di ricerca di diversi ambiti, dal free jazz all’elettroacustica, dalla contemporanea alla creativa, diventando nel tempo un punto di riferimento imprescindibile dell’avanguardia italiana ed europea, una tappa fissa (spesso l’unica nel Paese) delle tournée dei maggiori fuoriclasse mondiali.

Ecco allora la 35ª stagione di Area Sismica – come di consueto divisa in due parti, fino a dicembre e poi da gennaio alla primavera – che non poteva partire meglio di così (il 27 ottobre), con un trio profondamente calato nell’avanguardia (ma forse sarebbe meglio dire “nelle” avanguardie) come i Konk Pack. In realtà Konk Pack può essere considerato a tutti gli effetti un super-trio, riunendo musicisti di primissimo piano nel panorama dell’improvvisazione contemporanea come gli inglesi Tim Hodgkinson (tra i fondatori degli Henry Cow) e Roger Turner, e il tedesco Thomas Lehn, incontratisi al festival di Budapest del 1997. La sensibilità della musica improvvisata inglese, unita alla ricerca elettronica di matrice tedesca, all’impatto metallico della chitarra e al depistaggio ritmico delle percussioni, il tutto “shakerato” in una miscela sonora sovraccarica di elettricità.

A seguire (dal 30 ottobre al 3 novembre) l’attesissima ottava edizione del festival Forlì Open Music, che si svolgerà in matinée all’Istituto Musicale Masini e poi ad Area Sismica. La lista degli ospiti annovera Stefano Zenni con una masterclass dal titolo Le pulsazioni del jazz contemporaneo, il Masini Jazz Ensemble, il giornalista Ashley Khan con la conferenza The House That Trane Built – La storia della Impulse Records, il pianista Fabrizio Ottaviucci, il percussionista Michele Rabbia, i Genera di Luca Venitucci, Dario Miranda ed Ermanno Baron, il contrabbassista Enrico Francioni con l’omaggio a Fernando Grillo, 7 Dances con Eugenio Colombo (sassofoni, flauto) e Roberto Bartoli (contrabbasso), il Chris Pitsiokos Ensemble e infine TellKujira feat. Marco Fiorini (Ircam).

Altro concerto di caratura internazionale è in arrivo quindi il 24 novembre: il Far East Network nasce nel 2008 su iniziativa del giapponese Otomo Yoshihide, una delle figure chiave della sperimentazione elettroacustica legata all’improvvisazione e al noise, e raccoglie musicisti provenienti da diversi paesi dell’Asia, ossia Yuen Chee Wai (Singapore), Ryu Hankil (Corea del Sud), Yan Jun (Cina). In questi anni FEN si è esibito in tutto il mondo, proponendo un’avvincente sintesi dei differenti approcci alla ricerca sonora dei componenti il quartetto.

Infine, il 15 dicembre, uno degli appuntamenti più suggestivi della programmazione di Area Sismica degli ultimi anni, il Concerto al buio. Realizzato come di consueto in collaborazione con Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, il concerto avrà per protagonista il contrabbassista inglese John Edwards, che non è solo un virtuoso, ma un monumento alla gioia musicale, donata a piene mani al pubblico attraverso l’incredibile gamma di tecniche e la sconfinata immaginazione musicale, che hanno ridefinito la possibilità del contrabbasso e ne hanno ampliato notevolmente il ruolo, sia suonando in solo che in ensemble.

«La stagione del 35° compleanno di Area Sismica è il risultato di tanti consigli ricevuti da amici, musicisti e collaboratori, che ci hanno spinto a rendere questo traguardo una celebrazione speciale», afferma Ariele Monti, direttore artistico. «Abbiamo scelto di creare una sorta di retrospettiva che riassuma questi trentacinque anni, con artisti e formazioni che hanno rappresentato momenti chiave per Area Sismica e il suo pubblico. Inizieremo con i Konk Pack, che festeggeranno anche loro un anniversario, il ventennale, e che sono composti da leggende come Tim Hodgkinson, fondatore degli Henry Cow, Thomas Lehn e Robert Turner. Seguiranno i Far East Network, progetto di Otomo Yoshihide, che torna con il suo quartetto per riproporre un’esperienza che aveva già colpito profondamente il nostro pubblico in passato. Chiuderemo l’anno con un evento molto atteso, il concerto al buio, con John Edwards al contrabbasso, un musicista che ha espresso un forte desiderio di partecipare – così come moltissime altre stelle del firmamento della musica libera – e che è considerato tra i migliori improvvisatori viventi al contrabbasso. Per quanto riguarda il Forlì Open Music, il festival continua a orientarsi sempre più verso le giovani generazioni, grazie alla collaborazione con il Liceo Musicale “Canova” e la Fondazione Masini. Questo progetto è stato premiato dal Ministero della Cultura nel contesto jazzistico come il primo in Italia. La presenza di figure come Stefano Zenni e Ashley Khan, e la creazione di un ensemble jazz con la conduction di Michele Rabbia, dimostrano l’impegno del festival in questa direzione. Il cuore del festival rimane ad Area Sismica, dove riprenderemo anche il tema della stagione, ospitando musicisti che ci hanno emozionato particolarmente in questi 35 anni e dove omaggeremo anche Fernando Grillo, confermando il contrabbasso come strumento caro di Area Sismica».

La stagione è realizzata con il sostegno di MIC Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Emilia-Romagna Music Commission, Art Bonus, Fondazione Masini, Liceo Musicale “Canova”

Info: www.areasismica.it

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