Ravenna sogna i turisti degli aerei a Forlì ma dimentica che è aggrappata alla Ravegnana

Sono passati appena due mesi dall’atterraggio del primo aereo a Forlì – dopo la ripresa dei voli con una nuova gestione che ha interrotto otto anni di inattività per il fallimento del precedente gestore – e già si è accesa la guerra dei cieli in Romagna. Non è mistero che il “Fellini” di Rimini avrebbe preferito restare l’unico scalo romagnolo e appena trovato un pretesto sono partiti i siluri da Miramare verso San Mercuriale. La vicenda non sarebbe di particolare interesse per una testata ravennate, visto che parliamo di bagatelle che accadono oltre Coccolia (anche se nella compagine di investitori che hanno dato vita alla società Forlì Airport ci sono anche imprenditori ravennati). Ma succede che Ravenna, intesa come prodotto turistico, sia coinvolta nel casus belli.

I riminesi – da intendere come Confindustria e Confcommercio locali – hanno reagito piuttosto male alla nascita di InRomagna, società ospitata negli uffici del “Ridolfi”. Trattasi di Dmc, per dirla con il linguaggio da iniziati del turismo. Destination management company: una società – fondata dalle Confcommercio e Confesercenti di Ravenna, Forlì e Cesena – che si occuperà di promo-commercializzazione turistica dei territori ravennate e forlivese. Non di Rimini. Apriti cielo. Nel sud della Romagna l’hanno visto come un atto di lesa maestà. Come osano questi paria del turismo usare la parola Romagna senza includere Rimini? Sacrilegio. È però un po’ vero che sembra una spallatina alla tanto sbandierata sinergia nel nome della Romagna.

Però se si usano i numeri per mettere le cose nella giusta cornice, la reazione riminese può apparire mossa da ingordigia. Nel 2019, ultimo anno senza pandemie, l’Emilia-Romagna tutta ha fatto 40 milioni di presenze di cui il 13,5 percento nella provincia di Forli-Cesena, il 16,3 a Ravenna e il 40,2 a Rimini. Che sarà mai se i primi due si alleano per sfruttare il neorinato aeroporto? Del resto se la Regione ha detto sì alla riapertura della pista, ora chi la gestisce vuole e dovrà farla funzionare.

È un déjà-vu. La Romagna con un milione di residenti e l’aeroporto di Bologna a circa cento km, ha davvero i numeri e i bisogni per reggere due scali? Non avevamo già capito dieci anni fa che forse la risposta è no? Mettiamo pure che il mondo sia cambiato. Ma i due scali si possono reggere senza una vera regia comune dall’alto (la Regione) che eviti la concorrenza fratricida? E che la regia finora sia mancato è fuori discussione: ad esempio a Cagliari, Palermo e Londra ora si può andare sia da Rimini che da Forlì, separati da meno di un’ora di autostrada. E pensare che qualcuno ipotizza uno scenario in cui “Ridolfi” e “Fellini” siano come due terminal di uno stesso aeroporto: litigano per un tozzo di pane, potranno mettersi a tavola?

A guardare tutto dall’orticello ravennate (l’unico che non ha una pista per aerei) si potrebbe fare spallucce, si potrebbe dire che più aeroporti ci sono attorno e meglio è, si potrebbe anche auspicare la costruzione di un aeroporto a Ferrara. Ma chi atterra – non solo a Forlì – poi riesce ad arrivare in piazza del Popolo? Qui emerge la vera mancanza ravennate che si finge di non vedere. Tra il 1883 e il 1929 è stata attiva una linea ferroviaria che collegava Ravenna a Forlì in cento minuti. Oggi c’è solo una strada, la Ravegnana, e se capiti dietro a un Tir ci metti più tempo di un secolo fa (e comunque al momento non verranno attivate navette shuttle). La tratta Rimini-Ravenna è coperta da treni regionali che impiegano un’ora (c’è un solo collegamento giornaliero da 36 minuti). Per arrivare a Bologna Centrale da Ravenna su ferro ci vogliono ancora 70 (settanta) minuti. Questo lo scenario ravennate mentre l’alta velocità di Italo ora collega Forlì a Roma in tre ore senza coincidenze e a Bologna in 49 minuti (quindi con l’abbinamento del people mover tra il “Marconi” e Forlì c’è un’ora senza usare l’auto con una spesa totale di 20 euro, soluzione che ancora di più alimenta i dubbi sul “Ridolfi”). In conclusione a Rimini stiano sereni: hai voglia te a fare delle Dmc, se poi sei aggrappato alla Ravegnana.

Ravvena&Dintorni: l'editoriale
EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24