martedì
24 Giugno 2025
Rubrica L'opinione

«Welcome to Their Majesties», ma per favore tornate

di Federica Angelini
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Sarà una giornata storica, non capita spesso, di sicuro non è successo in tempi recenti, che il capo di Stato di un paese estero venisse a Ravenna. Altrimenti, ce ne ricorderemmo di sicuro. Così come ci ricorderemo di questo 10 aprile. I sovrani del Regno Unito sono infatti in visita nella città bizantina. Che onore, che prestigio, che visibilità. Sarà bello tra qualche mese verificare quanti sudditi del Re in più saranno venuti a scoprire la città. Di sicuro, per noi il gioco sarà valso la candela. Intanto però abbiamo la candela, che non è poca cosa.

I frenetici lavori di queste ultime ore a ritoccare e limare il breve tragitto dei monarchi in centro fanno quasi tenerezza, un po’ come le pulizie di casa prima dell’arrivo di ospiti importanti, ma siccome gli ospiti non si fermano nemmeno per la notte, in alcuni angoli si può spazzare un po’ di polvere sotto il tappeto e nascondere la pila di panni da stirare dietro una tenda, ci sarà tempo poi.

Le comunicazioni dal Comune su orari, variazioni del traffico, bidoni della spazzatura da tenere rigorosamente in casa non sono mai state tanto perentorie e frequenti. Peccato solo che le strade chiuse o inaccessibili al traffico non siano state tutte oggetto di tante attenzioni, ci saremmo rifatti mezzo centro. Viene anzi il sospetto che alcune saranno chiuse soprattutto perché restino nascoste, sai mai che qualche ospite al seguito faccia una deviazione (una su tutte la vergognosa via Guaccimanni, senza ciclabile, a tratti senza marciapiedi, dove i ciclisti sono costretti a slalom tra buche e autobus).

Comunque sia, un grande onore, si diceva. Dante, monumenti Unesco, Byron. Un programma che ha un tocco di vittoriano a ben pensarci: Carlo III a vedere i mosaici e a incontrare gli agricoltori alluvionati, Camilla con i club di lettura. La cosa però davvero più bizzarra è forse il fatto che i due monarchi parteciperanno alle celebrazioni per l’80esimo anniversario della Liberazione di una terra di convinti repubblicani, socialisti, anarchici, comunisti, braccianti e cooperatori. Certo, lo sappiamo, gli inglesi, inclusa la casa reale, sono sempre stati antifascisti e antinazisti e qui sono arrivate truppe del Commonwealth a liberarci, ma lo stesso c’è da credere che tanti partigiani di allora, se potessero assistere oggi alla scena, si farebbero davvero quattro risate.

Se si avevano ancora dubbi, la gita a Ravenna ci conferma ancora una volta che oggi i reali inglesi sono ormai figure più simboliche e spesso più prossime al folklore che alla politica, con moltissima forma e poca sostanza, insomma. A ben pensarci, esattamente l’opposto del nostro Presidente della Repubblica. che sarà anche lui a Ravenna. E beh, ecco, senza apparire scortesi, chi mai farebbe cambio tra i due capi di stato? Comunque, welcome to the King and Queen, hope Their Majesties enjoy Ravenna. E se si trovano bene, magari la prossima volta organizziamo un giro un po’ più lungo per la città, chissà che non scompaiano un altro po’ di buche per le strade.

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