Scacchi e dama non sono più passatempi per due persone con l’idea di un 47enne appassionato di aritmetica e informatica
«Le scacchiere per quattro giocatori in realtà esistono già in Italia – ci tiene a specificare Merciari –, ma sono artefatte, come scacchiere con due lati più lunghi degli altri, e inoltre non consentono le partite a dama. Quella da me inventata invece, oltre a poter essere utilizzata per entrambi i giochi, consiste in un ottagono puro, un’armonica evoluzione di una classica scacchiera. È altresì vero che, per i giocatori di scacchi e dama, utilizzare questa particolare conformazione risulta automatico». Campo da gioco ampliato, ma stesse regole con alcune implementazioni, come le alleanze tra due giocatori contigui – «però da dichiarare prima di ogni partita» –, i due pedoni in più per ogni giocatore, la possibilità (nelle partite di dama) di mangiare l’avversario da dietro, l’obbligo – per i giocatori perdenti – di lasciare le proprie pedine nella scacchiera, «che rimangono inermi e possono essere mangiate». Oppure la possibilità di giocare tutti contro tutti, «e lì la partita si fa interessante».
Attualmente disoccupato (fa l’imbianchino a tempo perso) dopo un lavoro da impiegato nel ramo edilizio, ma collaboratore nel Dr Why (un gioco a premi molto in voga tra i ristoranti e pub ravennati), Giordano Merciari ha alle spalle una breve ma intensa carriera da pugile. Dai 17 ai 19 è infatti allievo dello storico maestro ravennate Bartolomeo Gordini, nelle categorie superleggeri, leggeri e welter dilettanti. «Ho girato tutta Italia vincendo qualche torneo e arrivando secondo ai campionati italiani – ci racconta –. Combattevo quasi tutte le settimane, e secondo Gordini stesso sono stato il pugile ad aver effettuato più incontri in un anno, circa sessanta. Ho dovuto smettere, nonostante alcune offerte da altri team fuori Ravenna, per il lavoro da operaio, che già mi stancava parecchio, non permettendomi di sopportare i duri allenamenti». Per informazioni sul gioco www.merciari.com.