Il Carroccio attacca il giudice che ha prosciolto il 28enne trovato con scritte integraliste in casa: ritenuto incapace di intendere e volere
L’epilogo di una vicenda che trovò spazio anche sui media nazionali, raccontato dai quotidiani locali, ha suscitato la reazione della Lega Nord: «Tutti si attendevano una pena esemplare – dicono il segretario provinciale del Carroccio ravennate, Samantha Gardin, e il consigliere regionale Andrea Liverani –. Invece, dopo la perizia psichiatrica, è emerso che quella notte l’albanese “non era in grado di intendere e volere”. Tutto questo è semplicemente assurdo».
La Lega Nord critica il sistema «che pretende di giudicare come fobie o percezioni distorte le sensazioni di insicurezza dei cittadini italiani mentre chi giudica ha messo di fatto in libertà una persona che giudichiamo socialmente pericolosa. Come si fa a sostenere che un gesto simile non possa ripetersi: questa persona può essere in grado di procurarsi nuovamente un’arma, tralasciando i proseliti religiosi trovati nella sua abitazione».
A preoccupare gli esponenti del Carroccio è come l’episodio possa essere letto dall’opinione pubblica: «Ci si riempie continuamente la bocca parlando di certezza della pena. Se la fiducia dei cittadini nelle istituzioni è già ora al minimo cosa dirà la gente adesso, dopo la vicenda di questo albanese tornato in libertà?».