Fine settimana dedicato a curare alberi e ripulire le sponde del fiume

Iniziative di cittadini volontari dal villaggio San Giuseppe ai Fiumi Uniti. Intanto i grillini denunciano “strage” di piante

Legambiente Fiumi Uniti

Volontari di Legambiente per ripulire i Fiumi Uniti

Molti cittadini volontari si sono dati appuntamento questo fine settimana per portare avanti alcune iniziative per la salvaguardia ambientale e del verde.
Sabato è proseguita la cura con l’innaffio delle piante della straordinaria piantumazione comunitaria di alberi da frutto dietro le case popolari di via Patuelli, che ha visto partecipare una cinquantina di persone di ogni età. Sono 150 le piante che complessivamente sono state messe a dimora nel fine settimana del 6 e 7 aprile. L’idea è nata spontaneamente da tre giovani studentesse e resa possibile dalla donazione delle piante, esuberi della produzione, da parte di Geoplant vivai, dal coordinamento di Ortisti di Strada – Resilienza Silenziosa e dall’ospitalità e collaborazione del Csa Spartaco.

Piantumazione Villaggio San Giuseppe

Piantumazione comunitaria al Villaggio San Giuseppe

Domenica mattina diversi volontari hanno aderito all’appello del circolo Matelda/Legambiente di Ravenna, per la ripulitura degli argini dei Fiumi Uniti a Ponte Nuovo, dopo una recente opera di sfalcio. Notevole la massa di rifiuti raccolti, in particolare plastica, anche se fanno notare gli ambientalisti, ce ne sono ancora moltissimi sparsi sulle sponde del fiume che scompariranno di nuovo con la crescita dell’erba.

Sempre domenica il meetup ravennate “A riveder le stelle” ha invitato i cittadini nell’area verde di via Schiapparelli angolo viale Berlinguer a Ravenna, in zona piscina comunale, per la “Festa di primavera”: innaffiare e fare manutenzione agli alberi piantumati nel novembre 2018 nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Alberi per il Futuro”. Per l’occasione i militanti dei meetup 5Stelle denunciano lo «scandalo che sta travolgendo da qualche mese moltissime essenze arboree del nostro territorio: abbattimenti durante il periodo di nidificazione, potature selvagge e distruzione di interi boschi». «Abbiamo testimoniato il conferimento di oltre ben otto ettari di bosco di alberi decennali esistenti di fianco ad un vivaio/rivendita di piante a Fornace Zarattini lungo la via Faentina – si legge in una nota stampa – Il bosco è stato raso al suolo in periodo di nidificazione, vietato per gli abbattimenti dal regolamento comunale del verde, triturato sul posto per farne cippato e poi conferito all’inceneritore (la cosiddetta “centrale a biomasse”) di Russi. Viene riferito di un’altra distruzione massiccia in atto nella zona della camera iperbarica. Decine e decine di alberi, anche di proprietà comunale, sono stati abbattuti o “potati” selvaggiamente in queste settimane. Eppure, il progetto della “centrale” prevedeva che gli agricoltori della zona avrebbero con gioia rinunciato alle proprie colture tradizionali per impiantare alberi da bruciare. Non è stato ovviamente così, e quindi è partita la caccia alle piante da buttare giù. Tra l’altro la centrale, che, come ogni inceneritore dovrà bruciare sempre a pieno regime e che ha rincorso fino all’ultimo gli incentivi pubblici per sostenere un progetto evidentemente fallimentare, non è ancora entrata pienamente in funzione: non osiamo immaginare ai nostri alberi cosa succederà dopo!».

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