mercoledì
09 Luglio 2025
Salute

Ischemia critica: Maria Cecilia unico centro in Italia che usa l’aterotomo orbitale

La tecnologia permette la disostruzione delle arterie di gambe e piedi anche nei pazienti diabetici considerati “no option”, ovvero senza possibilità di risoluzione della patologia

Condividi

Dott. Mariano Palena Maria Cecilia Hospital 02Il primo centro medico in Italia a utilizzare l’aterotomo orbitale, una tecnologia particolarmente indicata per il trattamento di problematiche ai vasi sanguigni connesse al diabete, è il Maria Cecilia di Cotignola, ospedale privato di alta specialità accreditato con il sistema sanitario nazionale.

L’aterotomo permette di trattare i vasi periferici e di intervenire anche nei pazienti considerati “no option”, ovvero quei pazienti che non hanno opzioni per la risoluzione definitiva della problematica ostruttiva. Questo dispositivo di ultima generazione, utilizzato tramite accesso mininvasivo, permette la disostruzione e la rivascolarizzazione delle arterie calcificate, rimuovendo le placche arteriose e rimodellando il vaso dall’interno attraverso la procedura denominata aterectomia.

In Italia si stima che il 10 percento della popolazione sia diabetico o diventerà diabetico nel tempo e che oltre il 25 percento di queste persone soffrirà di problematiche agli arti inferiori. Una delle patologie che affliggono gambe e piedi, in particolar modo nel paziente diabetico, è l’ischemia critica, ovvero una riduzione dell’afflusso di sangue causata dall’occlusione delle arterie.

Dott. Mariano Palena Maria Cecilia Hospital 01«L’aterotomo orbitale è costituito da una piccola fresa, che si attiva con un comando esterno, la quale permette in primis di raggiungere i vasi distali fino al piede – spiega il dottor Mariano Palena, coordinatore dell’area endovascolare al Maria Cecilia Hospital – e compie un lavoro selettivo all’interno del vaso: rimuove, infatti, la placca che ostruisce l’arteria senza ledere la parete dove invece non è presente. L’aterotomo orbitale offre un altro grande vantaggio: i detriti che si generano nella fase di rimozione della placca sono di dimensioni piccolissime e questo impedisce che si verifichino embolie distali».

Al Maria Cecilia Hospital è attivo il Centro per il trattamento del piede diabetico, coordinato dal prof. Luca Dalla Paola che applica un approccio multidisciplinare e utilizza le tecniche e gli strumenti più innovativi per individuare il percorso di cura ideale per il paziente con diabete.

Condividi
Contenuti promozionali

LA CLINICA DELLA FINANZA

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Casa Margaret, sguardo contemporaneo in un’atmosfera anni Sessanta

Il progetto realizzato a Faenza dallo studio ravennate Tundra

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi