Troppo rumore dal traffico, Arpae conferma il no alla nuova scuola in via Vicoli

LAgenzia regionale per l’ambiente boccia il progetto del polo 0-6 anni del Comune anche dopo le controdeduzioni degli uffici pubblici: la statale Adriatica è troppo vicina

Polo Scolastico Via Vicoli Proposta + Fascia Verde

La mappa del nuovo polo scolastico di via Vicoli con le richieste della petizione

Ancora una bocciatura per il progetto di una nuova scuola comunale in via Vicoli a Ravenna (1,5 milioni di euro per nido e infanzia, 0-6 anni). L’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpae) ha confermato il parere negativo anche dopo le controdeduzioni inviate dal Comune. La questione principale è che in quel punto c’è troppo inquinamento acustico per la vicinanza della statale 16 Adriatica. Palazzo Merlato aveva già deciso, dopo il primo pronunciamento di Arpae a novembre, di destinare il finanziamento dell’opera ricevuto dalla Regione a favore della nuova scuola di Lido Adriano.

Il percorso per individuare il punto per la costruzione del nuovo polo scolastico 0-6 anni al servizio del quartiere San Biagio è stato finora piuttosto accidentato. Inizialmente era stato scelto di cementificare una piccola area di verde pubblico tra via Talamone e via Nizza (qui la relazione progettuale). Lista per Ravenna capeggiò una raccolta firme a cui aderirono 3.640 cittadini e il piccolo parco venne salvato.

A quel punto il Comune scelse lo spazio di via Vicoli poco distante da via Saragat. Fu la consigliera comunale Veronica Verlicchi (Pigna) a rendere nota la prima bocciatura di Arpae per l’area di via Vicoli. «Abbiamo invitato il sindaco uscente De Pascale – dice oggi la consigliera che si candiderà a sindaca alla prossime elezioni – a incaricare subito gli uffici dell’edilizia scolastica per l’individuazione di un’altra area idonea e rispondente alle normative nazionali e regionali in materia di inquinamento». La Pigna segnala un passaggio nella recente risposta di Arpae: «La classificazione acustica del Comune di Ravenna individua in via Talamone una “scuola di progetto” inserita all’interno di uno spazio verde di quartiere. Tale collocazione risulta in linea con quanto previsto dalla classificazione acustica e contempera l’esigenza di prossimità al requisito cogente per le scuole». Verlicchi invita il sindaco a individuare senza ulteriori indugi, un’area alternativa o a rivalutare l’area di via Talamone.

Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr, sostiene che la costruzione di questo nuovo polo non sia un’urgenza: «Le strutture esistenti rispondono tuttora alla capienza necessaria per accogliere la popolazione infantile del borgo San Biagio stesso, necessitando se mai di un’appropriata ristrutturazione/riqualificazione. È finita l’ora in cui si abbattono anche solo parzialmente dei parchi urbani». Ancisi rinnova le proposte già fatte a suo tempo per l’insediamento scolastico. L’area di via Palestro, dove già esiste la scuola 3/6 anni “Felici Insieme” e lì accanto il rudere abbandonato di una scuola elementare, poi diventata scuola infermieri, ora abbandonata e degradata. Oppure l’area di via Cicognani, oltre tremila metri quadrati edificabili, in cui sarebbe dovuta sorgere la nuova sede della Prima Circoscrizione comunale, istituzione poi abolita dalla legge.

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