Riceviamo e pubblichiamo questo ricordo di padre Alberto Casalboni, frate dei Cappuccini molto stimato e amato a Ravenna, che è scomparso recentemente all’età di 86 anni, firmato da Enzo Morgagni e Chiara Schiffrer.
«Padre Alberto Casalboni ci ha lasciato. Si è spento nei giorni scorsi nel convento dei Frati Minori Cappuccini di Imola, dove risiedeva da alcuni anni, dopo la chiusura del convento ravennate di via Oberdan.
Era nato a Rimini nel 1937. Sulla sua formazione religioso-teologica che l’aveva portato al sacerdozio, aveva poi innestato percorsi di insegnamento e titoli accademici che spaziano dalle lettere classiche agli studi storici, giuridici, economici e politici, con laurea magistrale a Bologna in Relazioni Internazionali. Ha poi insegnato nei licei bolognesi Lingua e Letteratura Italiana, Storia, Geografia e Latino, viaggiando nei mesi estivi in tutto il mondo, dall’India all’America Latina, per riuscire a trasmettere ai suoi studenti una viva comprensione di popoli e di situazioni storiche e sociali, con attenzione prioritaria alla Cultura dei Diritti Umani.
Su questo terreno si sono radicati molti decenni non solo di studio, ma di vero e proprio proselitismo, o almeno apostolato, dantesco, come attestano i cicli di lezioni, uno per anno e per cantica, da lui tenute per tutti i 10 anni della sua residenza presso il convento dei Frati Cappuccini di Ravenna. Per questo è stato insignito anche del prestigioso Lauro Dantesco ad honorem da parte del Comune.
Negli ultimi anni ha animato con la sua puntuale disponibilità e partecipazione l’impegno di approfondimento spirituale, teologico e storico portato avanti con gli amici ravennati del “Cenacolo dei Cercanti”.
In occasione del centenario dantesco ha pubblicato l’importante volume “Dante teologo e profeta della libertà”, col sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali, dell’Associazione “Romagna Camaldoli” e del citato “Cenacolo dei Cercanti”
La sua delicata e stimolante presenza mancherà ai tanti che l’hanno conosciuto e amato».