La rivoluzione Dada approda ai licei: gli studenti cambieranno aula ad ogni lezione

Gli alunni si sposteranno ogni ora per raggiungere  il docente che li attende all’interno dell’ambiente dedicato

Dada è il nuovo acronimo che sta entrando nell’uso comune di tante scuole. Significa letteralmente Didattica per Ambienti Di Apprendimento e prevede una vera e proprio rivoluzione copernicana all’interno degli istituti sul modello di tanti altri paesi: l’aula non viene più assegnata a una classe di studenti, ma a una materia, e sono i ragazzi a spostarsi ogni ora per raggiungere il docente che li attende. Questo ovviamente rende più movimentata la mattinata degli studenti, aumenta i momenti di possibile socializzazione e permette anche ai docenti di strutturare appunto gli ambienti in base alle necessità della materia che insegnano.

Tra i primi a sperimentare questa modalità in provincia c’è stato l’Istituto professionale alberghiero Tonino Guerra di Cervia (che è stato il primo in regione), ma da quest’anno, complice anche la spinta arrivata con i fondi Pnrr per la realizzazione di laboratori in particolare multimediali, prenderà il via anche in molte altre scuole a cominciare dai licei Dante Alighieri di Ravenna e Ricci Curbastro di Lugo.

Nella scuola di Ravenna in particolare i ragazzi potranno svolgere alcune giornate nella sede di via Nino Bixio e altre in quella di piazza Anita Garibaldi.

Anche a Faenza sarà applicata, già in una scuola primaria, la scuola Pirazzini, duramente colpita dall’alluvione ma che inizierà l’anno scolastico regolarmente. Sono stati infatti ripristinati quasi tutti i laboratori e l’orto didattico andati distrutti. Non sarà però ancora utilizzabile la palestra.

Scuola Pirazzini Faenzaz

La vera novità sarà appunto legata al nuovo metodo di insegnamento che verrà introdotto gradualmente a scuola: la Dada-logica, che porterà con sé anche una nuova concezione degli spazi. Il nuovo metodo coinvolgerà principalmente una prima e una quinta, ma in realtà tutti i bambini inizieranno a sperimentare nuove abitudini anche grazie a spazi (come quello nella foto) che permetteranno di fare lezione all’aperto. Il ripristino della scuola è stato possibile anche grazie a una donazione di 300mila euro della Fondazione Tim.

 

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