Una petizione con un centinaio di firme fa l’elenco dei problemi in centro storico

Tra i firmatari diversi imprenditori. Timori anche per la desertificazione dovuta allo spostamento di uffici comunali

1404 Giardini Speyer

«Solo un occhio esterno riesce a capire e vedere una città come Ravenna, i suoi limiti e contraddizioni». È con questa idea che Maurizio Masotti – responsabile dell’associazione Tracce Migranti che si occupa di questioni di diritti, cittadinanza e gestione partecipata del fenomeno migratorio – ha inviato a novembre 2023 una lettera aperta al Comune che mette in luce gli aspetti più critici del degrado del centro storico. A distanza di tre mesi le firme (selezionate e convalidate) di una petizione sono diventate un centinaio, ma dalle istituzioni non è ancora arrivata risposta.

Il passaggio di mezzi pesanti nella zona di Sant’Apollinare Nuovo è una delle segnalazioni: «Autobus pesanti, obsoleti e spesso deserti fanno tremare il terreno – dice Masotti – provocando crepe e dissesti in un monumento patrimonio Unesco, impedendo il passaggio ai turisti e provocando inquinamento ambientale e acustico». La stessa zona presenta inoltre una viabilità perdonale compromessa, a causa degli stretti marciapiedi che non consentono il passaggio di carrozzine (per bambini o portatori di handicap) o gruppi di persone.

Tra gli altri aspetti citati nel testo, la lotta alla desertificazione urbana e alla ghettizzazione: «C’è necessità di ripensare gli spazi urbani: sia le zone monumentali, che meritano di essere valorizzate e rese fruibili al meglio, sia le aree del centro che, svuotate di uffici comunali e servizi per il cittadino, vengono poi abbandonate o rioccupate senza controlli dai migranti, arrivando a prendere le sembianze di ghetti cittadini, nocivi per l’integrazione, come nel caso della zona adiacente ai giardini Speyer».

Dito puntato anche contro il consumo di suolo in favore di supermercati ai margini della città che fanno scomparire piccole botteghe e artigiani del centro. Piace invece l’idea delle “città 30”, ormai sempre più diffuse in Europa, e alla pedonalizzazione del centro con l’introduzione di ampi parcheggi scambiatori dove è possibile servirsi di bus o biciclette a noleggio. «Il Comune ha acquistato autobus elettrici, ma in giro non si vedono. A gennaio sono stati destinati 7 milioni alla riqualificazione di via Zalamella, ma non per il centro storico. Richiederemo un incontro formale con la giunta, in modo tale che tutti i punti esposti nella lettera siano affrontati allo stesso tempo – commentano Masotti e Walter Costa dello spazio cultura Tiratura in via di Roma –. Combattiamo da anni contro il degrado del centro e poi scopriamo che via Mazzini sarà presto ribattezzata “via della Bellezza”. Lascio a voi ogni commento».

Tra i firmatari della petizione diversi imprenditori del centro: Rita Mazzillo (Ca’ de Ven), Francesco Palumbo (Caffè Palumbo), il poeta Nevio Spadoni, Raffaele Calisesi (Galletti Abbiosi) e Luca Barberini (Koko Mosaico).

È possibile firmare scrivendo una mail all’indirizzo letteraperta.centrostorico.ra@gmail.com.

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