Danni ancora da quantificare, ma che con ogni probabilità supereranno il miliardo di euro, tutte le energie concentrare per le operazioni essenziali di ripristino degli argini colpiti e per un ritorno alla normalità il prima possibile, e una buona notizia: non c’è alcun disperso.
Il giorno dopo l’incubo che a distanza di poco più di un anno torna in Emilia-Romagna, l’alluvione che ha colpito in particolare alcune aree del Ravennate e del Bolognese, si cominciano a fare i conti: al momento ci sono complessivamente 2.500 persone evacuate in via precauzionale, centinaia e centinaia di case invase dal fango, campagne allagate con gli agricoltori in ginocchio, linee dei treni locali ancora parzialmente sospese, viabilità critica in alcune zone per via di frane e smottamenti ancora in evoluzione.
La buona notizia arriva dalla Prefettura di Ravenna, è la smentita dell’iniziale segnalazione di due persone disperse dopo la piena che ha travolto argini e case a Traversara, frazione di Bagnacavallo. Un tecnico del consorzio di bonifica, sul posto, aveva creduto di vedere una persona spazzata via dall’acqua e un’altra in una casa poi crollatagli davanti agli occhi. Segnalazione, ricostruisce il prefetto ravennate Castrese De Rosa, che era opportuno verificare e accertare. Ieri la notizia era stata rilanciata dal viceministro Galeazzo Bignami, appresa dal capo della Protezione civile, mentre oggi (20 settembre) le verifiche e i riscontri hanno dato tutte esito negativo.
Le conseguenze di uno scarico di pioggia definito straordinario dai tecnici – 350 millimetri caduti in 48 ore, quando per un raffronto nel maggio 2023 furono 400-450 i millimetri in due alluvioni – sono devastanti, soprattutto su una popolazione che si stava appena riprendendo dalla distruzione di un anno e mezzo fa. Ora però finita la fase dei soccorsi, tecnici e imprese sono già al lavoro per ripristinare gli argini: non si registrano più fuoriuscite d’acqua su Senio e Lamone. Oltre mille gli interventi solo dei vigili del fuoco, con le situazioni più critiche a Lugo, dove è stato inizialmente evacuato anche l’ospedale, e Bagnacavallo.
Circa 1.300 in tutto le interruzioni di energia elettrica, in corso di ripristino. (fonte Ansa.it)