Nel corso del Lamone, all’altezza di Traversara, si è formato un nuovo tappo di legname e detriti (un blocco analogo è stato considerato da molti una delle cause dell’alluvione del paese nello scorso settembre). La segnalazione arriva da Gianluca Sardelli, presidente del Comitato cittadino “Progetto Futuro Sicuro”, costituito dopo l’emergenza alluvionale.
«Dopo una notte di forte pioggia, in cui si è dormito poco e male, il 10 dicembre 2024 abbiamo effettuato un sopralluogo sul ponte pedonale de la “Pungela” al fine di controllare il livello idrometrico del fiume Lamone – spiega Sardelli in una nota -. dalle foto e i video girati si vede chiaramente che l’acqua a Traversara sta ancora crescendo, defluendo a bassissima velocità. Quello che il Comitato sostiene ormai da due mesi è che la causa delle alluvioni nel comune di Bagnacavallo derivi proprio dagli alberi che formano un tappo nel Lamone, impedendo all’acqua di defluire regolarmente. Dalle fotografie scattate sull’argine di via Entirate, poco dopo l’abitato di Traversara, crediamo di aver trovato oggi un ulteriore riscontro oggettivo, visto l’enorme ammasso di legname tagliato, incagliato come una sorta diga tra i grandi alberi presenti dentro all’alveo. Il Comitato, chiede ormai da mesi, senza risultato, che quegli alberi dovevano essere tagliati proprio per impedire quanto è accaduto in queste ore, che poteva rivelarsi fatale».
L’appello di Sardelli si conclude con una richiesta alle autorità: «Se si mette mano al portafoglio i problemi tecnici si possono superare. I Traversaresi vogliono delle risposte e sono stanchi di restare inermi ad aspettare l’inerzia della burocrazia».