Continuano le proteste sulla privatizzazione dell’Asp: «Progetto dannoso per tutti»

Cgil e Uil si scagliano contro il percorso di co progettazione tra pubblico e privato dell’azienda faentina: «Non è l’unica soluzione possibile»

Action Adult Affection Eldery 339620

Continuano le proteste dei sindacati contro il percorso di coprogettazione che sta interessando l’Asp (Azienda pubblica di servizi alla persona) del territorio faentino e che ha l’obiettivo di costituire una società ibrida tra pubblico e privato per gestire i servizi agli anziani non autosufficienti erogati nelle strutture accreditate del distretto.

A seguito della riunione informativa tra i lavoratori e la direzione dell’Asp i rappresentanti di Cgil e Uil chiariscono che la scelta autonoma della direzione dell’Asp non è l’unica possibilità consentita dalla normativa. «Secondo quanto riportato dai dipendenti i vertici dell’Asp hanno affermato che non ci fosse altra scelta se non il percorso di co-progettazione e che non fosse possibile per un’Asp provare ad aumentare l’offerta di servizi accreditati a gestione diretta. Questo non corrisponde a verità. – commentano i sindacati – Non esiste alcun vincolo normativo che vieti all’azienda pubblica di candidarsi a gestire più servizi di quanti attualmente gestiti. L’unica certezza è che, al momento, la delibera regionale sull’accreditamento vieta esplicitamente che possano gestire tali servizi delle società miste pubblico-privato, che è la soluzione proposta dall’Asp dell’Unione Romagna Faentina. È il comitato di distretto che deve valutare quali fra i servizi accreditati gestire direttamente o tramite Asp e quale è, eventualmente, la parte affidata alla gestione di soggetti privati. Sembra che ai lavoratori venga raccontato di tutto pur di evitare di assumersi la responsabilità di quello che chiaramente è un processo di privatizzazione, evidentemente accolto con favore dalle istituzioni locali faentine». 

L’ultima richiesta di Cgil e Uil ai sindaci è quella di «giocare a carte scoperte», agendo con trasparenza, condividendo tutti i contenuti dei percorsi realizzati fino ad oggi e ragionando su progetti alternativi nell’interesse dei cittadini. «Diversamente – concludono i sindacati – penseremo che ci sia solo la volontà di esternalizzare tutti i servizi con un calo di qualità, di tutele, salario, diritti per i lavoratori e di garanzie di capacità di programmazione dei bisogni e di governance dei servizi per la cittadinanza. Questo progetto è dannoso per tutti: utenti, cittadini, lavoratori e va fermato».

NATURASI BILLB PANE 14 – 21 02 25
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 25