Acer mette in campo due progetti di riqualifica urbana da oltre 5 milioni Seguici su Telegram e resta aggiornato L’intervento principale riguarda la conclusione dei lavori di via Ponte Romano 30. Aperti anche cantieri diffusi nelle zone più colpite dall’alluvione Una riqualifica urbana da oltre 1,65 milioni e il ripristino di diverse aree alluvionate della città con un intervento da quasi 4 milioni: questi i progetti metti attualmente in campo da Acer – Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Ravenna e Unione della Romagna Faentina nella città di Faenza. L’intervento più rilevante riguarda uno il civico 30 di via Ponte Romano. A seguito della demolizione di un vecchio edificio infatti, in quest’area ha preso il via la ricostruzione di un nuovo condominio, finanziato nell’ambito del programma ‘Sicuro, Verde e Sociale’, integrato al Piano Nazionale Complementare al Pnrr. Il progetto, approvato nel 2021-2022, prevedeva la realizzazione di un edificio di edilizia residenziale pubblica secondo i più elevati standard di efficienza energetica, sicurezza sismica e sostenibilità ambientale. A seguito della fase iniziale di demolizione della bonifica dell’amianto presente sulla struttura, il cantiere ha subìto un’interruzione per problematiche legate all’impresa esecutrice. Questo ha reso necessario un cambio ditta e un aggiornamento del progetto esecutivo, sia dal punto di vista tecnico sia sotto il profilo economico-finanziario, adeguandolo al nuovoprezzario della Regione e ricalibrando i costi, con uno scostamento a carico del Comune di oltre 144mila euro. L’investimento complessivo a oggi supera 1,65 milioni di euro, di cui 1,14 milioni coperti da fondi statali, mentre la restante parte è sostenuta da risorse comunali e da una compensazione assicurativa legata alla risoluzione del contratto con l’impresa originariamente incaricata, a causa di gravi inadempienze contrattuali. Il nuovo progetto, ora pienamente operativo (la chiusura dei lavori è prevista entro la fine del 2025), prevede una riqualificazione integrata che, oltre al miglioramento sismico, include l’adozione di materiali fonoisolanti e ad alta efficienza energetica, la realizzazione di impianti tecnologici avanzati (come il riscaldamento centralizzato, impianti elettrici a basso consumo e sistemi domotici di base), l’installazione di sistemi di sicurezza in copertura, nonché una gestione ecocompatibile dei rifiuti da cantiere. Una parte innovativa del progetto riguarda l’attenzione all’economia circolare, con la scelta di tecniche costruttive che favoriscano la “disassemblabilità” degli elementi edilizi: l’obiettivo è quello di costruire edifici i cui componenti possano essere in futuro facilmente smontati, riutilizzati, riparati o riciclati, riducendo la produzione di rifiuti e favorendo la circolarità dei materiali. Questa visione sostenibile rende l’intervento di via Ponte Romano 30 un esempio virtuoso di edilizia pubblica contemporanea, orientata al futuro e alla resilienza urbana. In parallelo, è stato aperto un secondo cantiere diffuso per il ripristino dei danni post alluvione, che interessa più immobili in diverse aree della città. Nello specifico per la città di Faenza i primi appalti affidati riguardano i fabbricati siti in via Cimatti 16 e 28, in via Sant’Ippolito 15 e 15, in corso Garibaldi 79, in via Chiarini 40, in via Lacchini 65 e 89, in via Manfredi 15 e in via Lugo 19 (San Pier Laguna) per un importo finanziato interamente da ordinanza del Commissario straordinario n.16/2023, per 1 milione 487 mila 546 euro ed ancora in via Ponte Romano ai civici 20, 21, 23 e 28, anche questo intervento interamente finanziato attraverso l’ordinanza 16/2023 del Commissario straordinario per la ricostruzione post-alluvione per euro 2 milioni 234 mila 153. In particolare, l’intervento di via Ponte Romano potrà essere una occasione anche per provvedere allo spostamento della cabina Enel, in posizione di maggiore prevenzione per gli eventuali allagamenti, così da preservare la fornitura luce non solo per la via interessata ma anche per una parte del centro storico. «Tutti questi interventi sottolineano la volontà dell’amministrazione di sostenere il tessuto sociale, agendo su più fronti per garantire non solo la ripresa infrastrutturale della città dopo gli eventi alluvionali – commentano dall’Unione -. Ma anche per offrire risposte alle esigenze abitative di chi si trova in condizioni di maggiore vulnerabilità e le progettazioni sono sempre orientate ai nuovi principi volti alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, mediante azioni concrete». Total0 0 0 0 Forse può interessarti... A Coccolia inaugura il campo da calcetto recuperato dopo l'alluvione Riapre il bocciodromo: circolo, bar, biliari, sale polivalenti e campo da bocce Lavori al via per il ripristino del campo sportivo alluvionato Seguici su Telegram e resta aggiornato