lunedì
07 Luglio 2025
Conservatorio

Cinque giorni di “Conference” sul mondo degli ottoni, con ospiti internazionali

Masterclass, seminari e concerti negli spazi culturali della città. Il Giuseppe Verdi presenta anche la prima annualità del progetto "Formazione e placement" realizzato nell'ambito della Legge talenti regionale

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Polo Delle Arti Alta Formazione

Quattro giorni di masterclass, conferenze e concerti dedicati alla musica e al mondo degli ottoni: il conservatorio Giuseppe Verdi di Ravenna ospita la prima edizione della “World Brass Conference”, dal 20 al 24 maggio. L’evento, di carattere internazionale, riunisce in città docenti e esperti da diversi paesi europei e extraeuropei, in rappresentanza delle istituzioni partner dell’iniziativa.

Si parte nel pomeriggio di oggi (20 maggio) alle ore 15, con la conferenza di George Foster, professore della Nelson Mandela University del Sudafrica. Alle 16 la parola passerà a Luigi Beverelli. Alle 17, General session masterclass in attesa del grand opening delle 18.30. Tutti gli eventi della prima giornata si terranno negli spazi del conservatorio.

Mercoledì 21 il ritrovo sarà al Polo delle Arti (piazza Kennedy 7): si parte con la General session masterclass delle 11.30, mentre alle 14 la conferenza di Gregory Jones, docente della Associate Dean della Florida State University. Alle 15 è invece in programma una masterclass di tuba a cura dello spagnolo Pedro Castano. In un ottica di dialogo con i luoghi della cultura della città, la Sala Dantesca della Classense ospiterà il primo concerto della rassegna, con la partecipazione di Ilir Kodhima (Albania), Brent Shires (Usa), Anni Krasniqi (Kosovo), Milan Roksandic (Serbia), Feizos Pantelis (Grecia), Felipe Juliàn Arroyo Muelas (Spagna).

Giovedì 22 si parte alle 10 dalla Sala Corelli dell’Alighieri, con la General session masterclass e presentazione della conference alla città. Alle 14, nuova General session masterclass al Polo delle Arti, mentre alle 17 Palazzo Rasponi ospiterà la performance dell’Europan Tuba Ensemble, World Horn Quartet e Formentera Students brass quintet.

Il penultimo giorno di conference venerdì 23, si apre con la visita alla città e alle sedi del conservatorio (ore 11). Alle 14 Gregory Jones tonerà al Polo delle Arti permuta nuova conferenza mentre alle 16.30 la Sala del refrettorio del Museo Nazionale ospiterà il concerto di Brent Shires e Terri Shires, e Felipe Juliàn Arroyo Muelas. La rassegna si chiude sabato 24, con un primo evento in collaborazione con l’istituto Callegari-Olivetti: una masterclass all’interno della scuola dedicata agli studenti. La chiusura, alle 16, sarà affidata al Lecturer Mark Reyndols, del Royal Scotland Conservatoire of Music (Mar, Sala del ‘600).

«Siamo molto contenti che questo progetto, ideato un anno fa abbia preso vita, anche grazie al sostegno della regione, dell’Europa e dei fondi Erasmus – commenta Gregory Jones – la musica è il miglior modo per connettere le persone, e gli ottoni sono un esempio perfetto di insieme. Oltre all’aspetto musicale, credo che questa sia un’importante occasione per capire come funziona la vita in diversi paesi europei, Africani, Americani». Milan Roksandic sottolinea: «Sono felice di essere ospite di una bella città come Ravenna e spero che, la prossima volta, potremmo essere noi ad ospitare l’evento a Belgrado. I Balcani vivono una situazione delicata, politicamente e non, ed è importante per noi essere coinvolti anche in contesti esterni, che favoriscano crescita e scambio».

La cinque giorni di “World Brass” diventa anche un’occasione importante per il Conservatorio per presentare la prima annualità del progetto di formazione e placement nato nell’ambito della legge Talenti dell’Emilia-Romagna, di cui fanno parte anche i seminari e le masterclass della Conference. L’iniziativa nasce nell’ottica di attrarre e trattenere i talenti sul territorio, nell’ambito della formazione Afam. Il Conservatorio e L’Accademia di Belle Arti di Ravenna prendono parte al progetto, in rete con Bologna, Modena e Piacenze, con l’idea di creare una rete regionale in grado di fornire agli studenti in uscita dagli istituti di alta formazione artistica e musicale gli strumenti di autoproduzione e di approccio al mondo del lavoro con un impiego commisurato alle loro competenze. Il bando coinvolge gli istituti universitari, conservatori e accademie per quello che riguarda il placement, e i Comuni per quanto riguarda l’accoglienza e il supporto degli studenti.

Gli approfondimenti spaziano da plagio e diritti di autore a tutela dell’identità artistica e lancio di start up, sotto la guida di esperti esterni e interni. «La percentuale di studenti internazionali nei conservatori della Regione è superiore al 20 percento – commenta Gianmario Strappati, docente relatore, formatore e tutor del progetto – nel corso del 2024 poi, gli scambi Erasmus del Conservatorio di Ravenna sono stati tre, mentre nei primi mesi del 2025 se ne contano già 15, tra entrate e uscite. Vogliamo continuare a seguire quest’ottica di scambio e condivisione, accogliendo la sfida del placement nel settore artistico».

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