venerdì
11 Luglio 2025
programma elettorale

Degrado nelle case popolari. De Carli (Pdf): «Emergenza sanitaria in via Eraclea»

Quello dell'Edilizia pubblica residenziale è uno dei temi cardine della campagna della coalizione a sostegno di Ancisi: «Acer? Un "carrozzone fallimentare", il Comune riprenda in mano la gestione degli alloggi»

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«Muffe, infiltrazioni d’acqua, infestazioni di ratti, stato di degrado, abbandono e incuria e rischi tangibili per la salute degli inquilini, soprattutto dei più piccoli»: Mirko De Carli (candidato a consigliere comunale per la coalizione composta da Lega, Popolo della Famiglia e Lista per Ravenna per Ancisi Sindaco) torna sul tema del degrado degli alloggi popolari nel ravennate, in particolare sui condomini di Via Eraclea. 

A seguito di diversi sopralluoghi, tra raccolta di testimonianze e confronti diretti con gli abitanti dei palazzi, gli alloggi vengono giudicati dai volontari della Lista «non adatti per essere abitati, nonostante le mancate risposte alle tante segnalazioni da parte di ente gestore e amministrazione. Da qui l’idea di sottoporre le foto e le documentazioni raccolte a un perito, con lo scopo finale di eliminare Acer dalla gestione dell’edilizia residenziale pubblica».

La proposta, in caso di vittoria della lista di Ancisi alle prossime elezioni (ma anche come battaglia da portare avanti nei banchi della minoranza) è quella di contrapporre ad Acer, definito un «carrozzone fallimentare che ha pensato a trarre benefici piuttosto che a risolvere problemi» una gestione diretta dell’Erp (Edilizia residenziale pubblica) dell’amministrazione comunale, attraverso un sistema di assessori delegati. Il disegno prevede inoltre la promozione di un piano di vendita degli alloggi occupati da quegli affittuari che hanno maturato nel tempo le possibilità economiche per acquistarli, e utilizzare il ricavato per finanziare (almeno in parte) la costruzione di nuove case popolari, in modo da sfoltire le liste d’attesa.

«La situazione emergenziale di via Eraclea è la più lampante, ma non l’unica. Ci contattano da altre zone, come via Gulli, per raccontare situazioni analoghe, e possiamo dire che l’emergenza sanitaria e urbanistica è diffusa in tutta la categoria Erp». In particolare, nel plesso di via Eraclea (formato da 7 palazzi che contano 12 appartamenti a blocco, abitati per un totale di circa 80 famiglie) vengono segnalati impianti pericolanti, zone comuni in stato di degrado, mala gestione del ritiro dei rifiuti e anche l’assenza del portone al civico 31. Incuria che, come testimoniato da uno degli abitanti del blocco, sfocerebbe anche in episodi di microcriminalità e spaccio. «Gli inquilini che possono permetterselo sono costretti a pagare di tasca loro le manutenzioni, mentre gli altri sono costretti a vivere nel degrado – continua De Carli -. mettendo spesso “pezze” temporanee e limitate all’estetica e non alla salubrità degli ambienti. Nonostante ciò, chi abita in questi appartamenti, se non vuole essere immediatamente sfrattato, è tenuto a pagare puntualmente un canone mensile che va, a seconda dell’Isee e della tipologia di appartamento, da 1.800 euro annui a un massimo di 600 euro mensili (spese condominiali e utenze incluse ndr) per nuclei composti da due persone, entrambe lavoratrici».

Quello dell’Edilizia pubblica residenziale è uno dei temi cardine del programma di Ancisi, e prevede la riformulazione dei bandi per l’assegnamento degli alloggi popolari e la riattivazione di un piano forte per l’edilizia residenziale sociale, in modo da offrire alle famiglie non indigenti, ma comunque non in grado di affittare una casa a prezzo di mercato, alloggi a canoni calmierati. Si passa poi dalle agevolazioni per l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie che non ne hanno la possibilità, prevedendo incentivi e sostegno e privilegiando le ristrutturazioni edilizie e dal potenziamento dei servizi di contributo per le famiglie fragili, con controlli incrociati per evitare abusi. Infine, una proposta riguardante forse e campagne che mira alla ristrutturazione e riqualificazione di aree sottratte alla speculazione edilizia.

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