Ex campione di tennis, Gaudenzi realizza smash anche nell’attività di imprenditore

Il personaggio / L’ex numero 18 Atp una volta ritiratosi dal mondo dei ‘prof’ si è tuffato nel mondo del lavoro e, dopo numerose esperienza, adesso ricopre il ruolo di chief revenue officer di Musixmatch. «Ho sempre dato importanza alla scuola e ricordo che fra i giovani tennisti più promettenti ero l’unico che non studiava privatamente»

Gaudenzi Andrea

Nella sua carriera da tennista Andrea Gaudenzi ha guadagnato più di tre milioni di dollari (in soli premi)

Non deve essere facile, per un campione sportivo del passato, reinventarsi una nuova attività non collegabile alla carriera vissuta sotto i riflettori. Andrea Gaudenzi, nato a Faenza 44 anni fa, c’è riuscito, al punto qualche settimana fa di diventare oggetto di un articolo sulle pagine economiche del “Corriere della Sera”. L’ex tennista ravennate – capace di arrivare fino alla 18ª posizione nella classifica mondiale del singolo (vinti tre tornei Atp: nel ’98 a Casablanca, nel 2001 a Bastad e St. Polten) e soprattutto a guadagnare nella sua attività da professionista ben 3.063.479 dollari (solo di premi) – non ha avuto paura a cambiare vita, entrando in Musixmatch, la maggiore piattaforma di testi per le canzoni al mondo fondata nel 2010 a Bologna da Massimo Ciociola, come chief revenue officer, «cioè il capo della parola chiave delle imprese tecnologiche: la monetizzazione», così scrive il quotidiano milanese.

Gaudenzi, che può fregiarsi di avere battuto in carriera un certo Roger Federer (nell’unica sfida tra i due, prima di appendere la racchetta al chiodo nell’agosto del 2003), ha comunque mantenuto un ‘piedino’ nel suo vecchio mondo, facendo infatti parte del board di Atp Media, il ramo che si occupa dei diritti del tennis. Una strada intrapresa, questa, spiegata direttamente dallo stesso ex campione azzurro, qualche anno fa in un’intervista a Vincenzo Martucci de “La Gazzetta dello Sport”. «Io ho sempre dato importanza alla scuola – racconta – e ricordo che fra i giovani tennisti più promettenti ero l’unico che andava al liceo scientifico pubblico e che non studiava privatamente. In seguito mi sono iscritto a Giurisprudenza e, dopo la laurea, a un Masters di Business Administration alla International University di Monaco: avevo 30 anni, ma la mattina andavo a scuola come uno studente qualsiasi, col mio motorino e lo zainetto in spalla, e restavo in classe otto ore al giorno».

Una volta terminati gli studi, Gaudenzi si è tuffato nel mondo del lavoro. «Dopo il Master ho aperto una attività come manager di tennisti – continua nell’articolo di Martucci – e in più ho lavorato un paio d’anni a Milano in un’agenzia che curava i diritti d’immagine di 3-400 calciatori. In seguito ho accettato l’offerta di una grande società di scommesse online, ma il mio sogno era quello di essere imprenditore e lavorare nel settore della tecnologia e del digitale, così negli ultimi anni ho creato, investito e lavorato in varie start up in diversi settori come il “gaming”, i servizi finanziari e la musica. Di recente sono entrato nel Board di ATP Media, la società che commercializza i diritti media dei tornei internazionali. Nei prossimi anni ci sarà un cambiamento radicale nella distribuzione di contenuti sportivi guidato delle nuove tecnologie e sono felice di poter dare il mio contributo in questa trasformazione». E adesso è iniziata, sempre lontano dai riflettori di una volta, la nuova avventura di Andrea come chief revenue officer, in attesa di intraprendere altre esperienze…

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