A Cremona la Rekico lotta ma non riesce a sfuggire alla legge del PalaRadi

Basket B / Un’accelerata nell’ultimo quarto da parte dei padroni di casa lombardi spezza un match caratterizzato dal grande equilibrio

Cremona-Faenza 76-66
(15-16, 29-31, 52-51)
JUVI FERRARONI CREMONA: Bona 24, Manini, Ababacar 7, Belloni 8, Vacchelli 6, Veronesi 17, Cusinato ne, Esposito 12, Sipala , Perini ne, Speronello. All.: Brotto.
REKICO FAENZA: Fumagalli 15, Gay 2, Costanzelli 1, Silimbani 5, Casagrande 2, Venucci 25, Zampa, Petrucci 14, Chiappelli 2, Petrini. All.: Friso.
ARBITRI: Attard e Castiglione
NOTE – Usciti per falli: Belloni, Silimbani e Chiappelli

Carlo Fumagalli 2

La guardia della Rekico Carlo Fumagalli

Niente colpo esterno per la Rekico, con la legge del PalaRadi che non fa sconti neanche ai faentini, caduti a Cremona negli ultimi minuti al termine di un match duro e spigoloso. Un ko che suona come una beffa, perché grazie ai risultati delle dirette concorrenti con una vittoria i faentini sarebbero balzati al primo posto insieme a Cesena, e invece si sono fatti agganciare da Padova scivolando in terza posizione. Un ulteriore stimolo per riscattarsi domenica nel match casalingo contro San Vendemiano.

Il primo tempo è una lunga lotta a punto a punto con la Rekico che riesce a contenere l’aggressività degli avversari grazie alla lucidità e alla buona difesa, litigando però troppo con i falli, soprattutto con i lunghi. All’intervallo si arriva con i faentini avanti 31-29. Il primo allungo è di Cremona, che trascinato da Bona si porta avanti 45-36, ma la Rekico regge l’urto e approfitta del nervosismo degli avversari, che si vedono fischiare quattro tecnici. Dalla lunetta Venucci (25 punti per lui) compie il percorso netto, poi Casagrande con una tripla firma il sorpasso: 51-52.

La Juvi però non molla e ritorna avanti con le triple di Esposito e Belloni (60-54) e ancora una volta i Raggisolaris rispondono colpo su colpo ritornando sotto 60-64. Nel finale però l’uscita per falli di Silimbani e Chiappelli e un calo di concentrazione animano Veronesi, caricatosi sulle spalle la squadra lombarda: la guardia firma un canestro da tre e liberi pesanti e a completare l’opera è un tiro da tre di Bona per il 71-61 che sposta definitivamente gli equilibri. La Rekico prova a gettare il cuore oltre all’ostacolo senza riuscirci, portandosi 66-73 a 56’’ dalla fine provando poi a costruire il canestro della speranza con Gay, ma non c’è fortuna e così a esultare è Cremona.

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