Cantiere in spiaggia per il ripascimento «Grazie Regione: a metà giugno tutto ok»

Circolo velico infuriato per la navigazione interdetta a causa
del Progettone ma la cooperativa dei bagnini spegne le polemiche

Sta facendo discutere a Punta Marina il cantiere aperto nei giorni scorsi direttamente sulla spiaggia. Un intervento di ripascimento contro cui si è scagliato in particolare il circolo velico locale, denunciando danni d’immagine e mancate entrate economiche derivanti dal divieto di navigazione imposto per una decina di giorni. Erano già diverse infatti le attività programmate, che il circolo è stato costretto ad annullare, lamentando in particolare ritardi nella comunicazione (in allegato in fondo all’articolo la lettera integrale del circolo velico e la risposta della Capitaneria di Porto).

Entrando nel dettaglio dell’intervento, si tratta del cosiddetto Progettone 3 della Regione (gli altri due risalgono agli anni 2002 e 2007) – 16 milioni di euro di investimento – che ha già fatto tappa nei giorni scorsi a Lido di Dante e che dopo Punta Marina arriverà anche a Milano Marittima. Un modo per difendere e di fatto allungare la spiaggia, portando con grossi tubi nuova sabbia (a Punta Marina complessivamente 222mila metri cubi) tramite potenti draghe al lavoro in mare e cantieri mobili lungo il litorale, con benefici per l’arenile visibili – secondo i tecnici del servizio regionale di bacino, che si sta occupando dei lavori – già dopo pochi giorni. Ma anche – inevitabilmente – un cantiere aperto in spiaggia con la stagione in corso, vicino a lettini e ombrelloni.

Non un problema per la cooperativa dei bagnini, che in una nota esprime la propria soddisfazione. «Erano anni che aspettavamo un intervento di questa portata – scrive il presidente di Coop Spiagge Maurizio Rustignoli –, quindi oggi la nostra soddisfazione nel vedere concretizzarsi il tutto non può non farci piacere. Sappiamo che qualche disagio, peraltro in zone circoscritte e per un periodo ristretto di tempo, potrebbe essere arrecato ai nostri turisti, ma stiamo spiegando loro, anche attraverso cartelli in italiano ed inglese e dislocazione ulteriore di marinai di salvataggio, che il tutto si risolverà in qualche giorno, che le zone interessate vengono via via liberate e cercando di evidenziare l’importanza dei lavori dal punto di vista turistico. La Regione Emilia Romagna ha illustrato il progetto in vari momenti pubblici già dall’inverno scorso, anche con riunioni organizzate nei vari comuni della regione interessati dall’intervento, anticipando tecniche e tempi di lavoro. Per quanto riguarda il nostro territorio la qualità dell’intervento ed i benefici che ne derivano per le spiagge interessate, ma anche per l’indotto economico alle spalle delle stesse, non rappresenta una novità. Già nel 2007 assistemmo alle operazioni e abbiamo ancora in mente l’effetto sorprendente della loro efficacia. Zone che fino alla sera precedente erano in grande sofferenza d’incanto si ritrovarono finalmente con un litorale mai visto prima, per quantità e qualità della sabbia, con grande soddisfazione dei turisti. Siamo certi che a metà giugno saremo in grado di proporre lungo tutto il nostro litorale un’offerta di grande qualità per l’apprezzamento di tutti i fruitori dei nostri arenili.
Nel ringraziare la Regione per l’impegno che sta profondendo, ci auguriamo che interventi simili possano continuare ad essere messi in campo anche negli anni a venire, ciclicamente, andando ad interessare tutte le zone per le quali se ne riscontri la necessità».

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