venerdì
11 Luglio 2025
intervista

Satira sul calcio con Gli Autogol: «Su Youtube era un gioco, ora il nostro lavoro»

All’Alighieri le imitazioni che hanno reso celebre il trio. «Che bello quando abbiamo giocato a calcio con Zanetti»

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Gli Autogol
Il trio con l’ex allenatore della Juventus Massimiliano Allegri

Vero e proprio fenomeno social di questi anni, il trio di satira calcistica de Gli Autogol sarà al teatro Alighieri di Ravenna lunedì 17 marzo alle 21 con lo show Calcio Spettacolo. Il trio comico, nato nel 2008, è diventato popolare grazie a imitazioni e parodie sullo sport, diventate dei tormentoni tra gli appassionati di tutta Italia. I numeri delle loro pagine social parlano chiaro: più di otto milioni di fan sommando il seguito su Instagram, Facebook, Youtube e Tiktok, stabilendosi tra i video creator e web influencer più seguiti d’Italia. In carriera, non solo attività social ma anche tanta radio e tv.

Ne abbiamo parlato con Alessandro Iraci – imitatore tra i tanti di Buffon e Chiellini – che compone il trio comico insieme a Michele Negroni e Alessandro “Rollo” Trolli.

Come sta andando il tour?
«Siamo molto contenti di come è venuto lo spettacolo e il tour è partito alla grande. Abbiamo avuto un’ottima risposta dalle città in cui siamo stati, anche a Ravenna. Tra l’altro in settimana non è sempre facile attrarre pubblico perché ci sono tanti impegni ma stiamo riuscendo nel nostro intento di portare tante famiglie nei teatri».

Il vostro impatto a teatro è differente rispetto a quello via video o radio in cui siete più abituati?
«Noi siamo nati a teatro. Nel 2008 abbiamo cominciato al teatro di Pavia ed è proprio lì che ci siamo conosciuti professionalmente. Per noi è sicuramente una bella emozione tornare sul palco. Nell’ultimo periodo ci mancava quel rapporto col pubblico che hai soltanto a teatro. Sui social hai uno schermo che fa da barriera e leggere i commenti o vedere i like non è come percepire la risata che ti arriva addosso da una platea distante pochi metri».

Sono passati più di dieci anni dai primi video su Youtube, ma quando vi siete accorti veramente di aver successo?
«Il nostro è stato un successo molto più graduale rispetto ad altri che magari hanno avuto il classico boom virale. Noi abbiamo iniziato su Youtube, i primi commenti positivi ci hanno fatto accorgere che le cose stavano andando bene, ma lo spartiacque fu quando nel 2014 ci contattò Radio 105. Da lì in poi da un semplice divertimento è diventato il nostro lavoro che ci ha permesso di dedicare sempre più tempo e attenzione ai contenuti».

In futuro pensate di proseguire con parodie sul calcio o cercherete di ampliare la vostra comicità verso altri mondi?
«Da qualche mese ci stiamo già approcciando ad altri mondi. Una volta al mese creiamo un contenuto che non è calcistico per un pubblico più generalista. Gli ultimi che sono andati fortissimo sono l’imitazione di Mammucari e Sanremo. Quindi sì, la voglia di andare oltre al calcio c’è, ma lo vediamo come un processo graduale perché a noi piace il calcio e ci piace parlarne in maniera ironica e differente».

Quali sono le parodie di cui siete più soddisfatti? A quali imitazioni siete più legati e quali invece funzionano di più?
«Vedo che a teatro ci sono dei personaggi a cui la nostra community rimane molto affezionata. Faccio l’esempio di Federico Buffa, un personaggio che non facevamo da tanti anni: lo stiamo rifacendo a teatro e riscuote grande successo. Stesso discorso vale per Guido Meda le cui telecronache sono sempre molto apprezzate. Ovviamente dopo che si fanno per tanto tempo, si crea una sorta di legami con le imitazioni di certi personaggi, ma dopo un po’ c’è la necessità di cambiare per evitare di annoiare il pubblico».

Alcuni però sono evergreen…
«Sì, in effetti tanti ci accompagnano dagli albori della nostra vita professionale. Conte, Allegri e Ibra sono personaggi che volenti o nolenti sono sempre sulla cresta dell’onda e che siamo costretti a portare avanti».

Ci sono stati giocatori, allenatori o in generale personaggi che si sono sentiti offesi dalle vostre parodie? O chi invece vi ha dato dei feedback positivi?
«Diciamo che quasi nessun calciatore si è offeso. Magari qualche allenatore o addetto ai lavori ha avuto da ridire dato che forse si è toccato una sfera un po’ più professionale. Ma è assolutamente una percentuale minima rispetto a chi si è complimentato. Devo dire che il rapporto è ottimo con tutti, anche con chi non ha preso bene certe parodie poi ci siamo incontrati e abbiamo chiarito facendogli notare che si tratta di semplice satira».

Da qualche anno coinvolgete calciatori “veri” dentro ai vostri video. C’è qualche aneddoto da raccontare su questi personaggi che da fuori sembrano intoccabili?
«Portare personaggi “reali” all’interno dei nostri video è sempre stato un obiettivo. Siamo stati i primi a farlo in Italia e quindi è un bel motivo di vanto per noi. Abbiamo anche tanti aneddoti. Sicuramente uno dei personaggi con cui abbiamo legato maggiormente è Javier Zanetti. Nel 2019 facemmo un contenuto che andò molto bene e ricordo che qualche settimana dopo la bandiera dell’Inter ci contattò per andare a casa sua per festeggiare il compleanno del figlio. Quando arrivammo lì c’erano Samuel e Cambiasso e ci mettemmo con loro a guardare il Milan in tv. Per me era già una grande cosa ma come se non bastasse ci chiese come potersi sdebitare. Io senza esitare gli dissi: “Vabbè Javier, andiamo a giocare a calcio insieme”. Lui si illuminò e venne a giocare con noi e i nostri amici. Era contento come un bambino. Questo è stato un momento che da interista porterò sempre nel cuore perché è il sogno di tutti giocare di fianco al proprio idolo che per anni si è tifato in Tv».

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