Contagi Covid in spazi comuni: come sanificare grandi ambienti con l’ozono

Ce ne parla Carlo Gelosi, direttore di Radis srl, l’impresa ravennate specializzata che opera nel settore dal 1990. Oltre a garantire i protocolli per purificare efficacemente strutture industriali e uffici, Radis offre servizi di contrasto a parassiti di ogni genere, fra cui il temibile acaro del tarlo domestico

Sanificazione Radis

Attrezzature per la sanificazione degli ambienti

La società Radis di Ravenna è attiva da ormai 30 anni nel campo dei trattamenti del legno e specializzata nelle disinfestazioni civili ed industriali. In questo periodo prosegue l’attività di monitoraggio ed eliminazione di agenti infestanti in aziende e abitazioni private ma si sono intensificati anche gli interventi di igienizzazione e sanificazione richiesti da una certa recrudescenza del Corona­virus, dopo le riaperture post ferie di diverse attività produttive e uffici. Ne parliamo con il titolare e direttore dell’azienda Carlo Gelosi.

Come mai avete ripreso questa attività di sanificazione antivirus quando il covid sembra ormai sotto controllo? Non bastano le consuete precauzioni personali?

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Carlo Gelosi

«Nelle ultime settimane, al ritorno dalle ferie, alcune aziende ci hanno chiamati perché si sono ritrovate con i loro spazi operativi contaminati da personale risultato positivo al tampone del Coronavirus e per prudenza ci hanno richiesto una approfondita sanificazione delle sedi. Peraltro con la fine dell’estate si intensifica la necessità di vivere i luoghi chiusi, dove il rischio di contagio è più insidioso. Noi disponiamo delle attrezzature idonee e di specialisti per intervenire su volumi di migliaia di metri cubi. Perché abbiamo dei macchinari di grandi dimensioni che producono notevoli quantità di ozono e riescono a saturare gli ambienti con 20 ppm di gas per 60 minuti e così ottemperare il protocollo di sanificazione con ozono. Si tratta di strutture artigianali, capannoni industriali, ampie aree di uffici, sia pubbliche che private i cui titolari o dirigenti – dobbiamo ricordarlo – sono responsabili anche penalmente del rischio che le persone si possano ammalare nel luogo di lavoro».

Macchina OzonoCi spiega che proprietà ha l’ozono per riuscire a purificare così bene gli ambienti chiusi?
«Le molecole di ozono sono composte da tre atomi di ossigeno in un legame instabile, per cui impattando sulle superfici, si disgregano, ossidandosi e distruggendo in particolare le sostanze biologiche come virus, batteri, funghi e muffe. Peraltro essendo un gas penetra dovunque anche dove non arrivano sanificazioni a spruzzo o a straccio».
Questi spazi quanto devono restare a vostra disposizione per il lavoro di sanificazione e non possono essere frequentati?
«Servono dalle 24 alle 48 ore. Dipende dalla grandezza degli spazi. Comunque sia dopo il trattamento con l’ozono concludiamo l’opera di sanificazione polverizzando sulle superfici dei locali una soluzione a base di cloro allo 0,1 percento. Quindi rilasciamo un certificato di agibilità che attesta che 6 ore dopo la fine del lavoro l’ambiente è riutilizzabile».
Che tecnici servono per fare operazioni del genere?
«Le squadre di solito sono composte dalle due alle quattro persone a seconda dei macchinari impiegati e naturalmente serve un responsabile della proprietà degli ambienti da sanificare che ci dia l’assistenza per muoverci adeguatamente sul luogo. Su accordo possiamo intervenire anche durante i festivi o la notte. Di solito dopo una chiamata riusciamo a intervenire in circa 24 ore, due giorni se si richiede un festivo».
Furgone RadisSono interventi molto onerosi?
«Va ricordato che la spesa sostenuta, per decreto ministeriale, è fiscalmente detraibile al 50 percento. Il costo è calcolato sui metri quadrati in cui dobbiamo intervenire».
Tarlie E AcariGelosi, come Radis siete particolarmente noti anche per la competenza a risolvere casi da infestazione da insetti e parassiti, spesso in ambienti domestici…
«Un fenomeno molto fastidioso e da non sottovalutare, proprio perché avviene in casa propria, è l’infestazione da acari del tarlo, che solitamente si rileva in presenza di mobili o altre suppellettili in legno, travi e pavimenti, per l’appunto “tarlati”. Il tarlo – che a parte distruggere il legno è innocuo per le persone – viene aggredito da questo parassita quasi invisibile che invece può essere molto accanito anche sulla pelle degli esseri umani, provocando pruriti, dermatiti e ponfi dolorosi. A volte si tratta di un vero tormento che non sempre e subito viene diagnosticato come effetto dell’assalto di questo parassita simbiotico del tarlo, che in termini scientifici si chiama Pyemotes Ventricosus».
Quando e come potete intervenire?
«Quando c’è un sospetto della presenza di tarli e di conseguenza di questo temibile acaro, oppure se c’è la diagnosi di un medico… Portiamo via da casa i mobili tarlati per “gasarli” in autoclave sottovuoto nel nostro stabilimento e se si stratta di travi o altri manufatti inamovibili utilizziamo microonde e spray di liquidi disinfestanti. In ogni caso purifichiamo le stanze interessate della casa con fumogeni per sterminare gli acari che possono essere in giro».
Con quali conseguenze per chi ci abita?
«Il sacrificio, pur di liberarsi di questi fastidiossimi problemi, è di sicuro stare fuori di casa per 24 ore. Normalmente consigliamo di evitare almeno per qualche giorno di abitare le stanze dove sono stati utilizzati disinfestanti liquidi».
Come si fa a prevenire il fenomeno?
«Scoprire di avere dei mobili tarlati. Sarebbe meglio in questo caso di richiedere una disinfestazione antitarlo anche se non ci sono state ancora evidenti conseguenze di attacco degli acari alle persone».

 

RADIS 23 03 20 BILL OZONO