lunedì
07 Luglio 2025
SALUTE
Contenuto sponsorizzato A cura di GVM - MARIA CECILIA HOSPITAL

Maria Cecilia Hospital: il futuro della neurochirurgia è già realtà

Da oltre 30 anni pionieri della Gamma Knife in Italia, oggi il team di Cotignola rinnova la sua eccellenza con la tecnologia più avanzata disponibile sul mercato per il trattamento mininvasivo delle patologie cerebrali. Dopo l’alluvione che due anni fa rese inutilizzabile la precedente apparecchiatura, l’ospedale di Cotignola torna punto di riferimento per il trattamento delle lesioni intracraniche

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Trattamento Gamma Knife Copia
Trattamento Gamma Knife

Dopo l’alluvione che due anni fa rese inutilizzabile l’unica Gamma Knife presente in regione, quella del Maria Cecilia Hospital di Cotignola, oggi l’ospedale di Alta Specialità del gruppo GVM Care & Research accreditato con il SSN torna ad essere punto di riferimento per la chirurgia stereotassica, grazie alla tecnologia più avanzata disponibile in Italia: il modello ESPRIT della Gamma Knife di Elekta.

Questo nuovo macchinario consente di trattare con estrema precisione e in maniera mininvasiva anche le più piccole lesioni intracraniche tumorali e vascolari, escludendo selettivamente i tessuti sani e riducendo la necessità di interventi chirurgici invasivi. 

Studio Gamma Knife Imaging Copia
Studio Gamma Knife Imaging

«La Gamma Knife rappresenta una rivoluzione nel trattamento di patologie tumorali e vascolari che in passato erano considerate incurabili o trattate chirurgicamente con rischi elevati ed esiti incerti – spiega il dott. Enrico Motti, coordinatore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia/Gamma Knife di Maria Cecilia Hospital –. La neurochirurgia rimane essenziale in alcune situazioni. Tuttavia, l’uso della radiochirurgia stereotassica offre vantaggi significativi, evitando la craniotomia e migliorando spesso l’efficacia del trattamento rispetto alle tecniche tradizionali».

I benefici del trattamento con Gamma Knife sono particolarmente evidenti in casi complessi, come:

• i meningiomi del seno cavernoso,

• i residui chirurgici di adenomi ipofisari in zone difficili da raggiungere,

• i neurinomi dell’acustico/facciale,

• le malformazioni arterovenose. 

Con un’efficacia superiore all’80%, il trattamento riduce i rischi legati alla chirurgia tradizionale e limita la necessità di interventi successivi.

Equipe Gamma Knife Maria Cecilia Hospital Copia
L’equipe Gamma Knife di Maria Cecilia Hospital

Gamma Knife permette di intervenire su una vasta gamma di patologie cerebrali, comprese metastasi, tumori oculari e patologie funzionali come la nevralgia trigeminale e la cefalea a grappolo. Grazie ai 192 fasci radianti a bassa intensità, il bersaglio viene trattato con grande precisione. Inoltre, il nuovo modello ESPRIT integra una mini TC stereotassica Cone Beam per il monitoraggio in tempo reale della posizione del paziente, migliorando ulteriormente l’accuratezza del trattamento. 

Un ulteriore progresso è rappresentato dall’ergonomia del sistema: un nuovo casco stereotassico leggero e una maschera termo-retraibile migliorano il comfort del paziente, permettendo anche trattamenti frazionati. Inoltre, la possibilità di ascoltare musica o podcast durante la seduta contribuisce a creare un ambiente rilassante, riducendo lo stress per i pazienti, sia adulti che pediatrici. 

Il trattamento con Gamma Knife si svolge generalmente in un’unica seduta di durata variabile da pochi minuti a un paio d’ore, a seconda delle dimensioni e della posizione della lesione. La degenza ospedaliera si limita spesso a una sola notte, con un ritorno alle normali attività in tempi molto più rapidi rispetto alla chirurgia tradizionale. Maria Cecilia Hospital ha introdotto per la prima volta Gamma Knife in Italia nel 1992, quando nel mondo esistevano solo cinque macchinari di questo tipo. 

Oggi, la tecnologia è presente anche ad Anthea Hospital di Bari, un’altra struttura di  GVM Care & Research, che rappresenta un riferimento per la cura delle patologie encefaliche nel Sud Italia. Gamma Knife non sostituisce la neurochirurgia tradizionale, ma la affianca, offrendo un’opzione terapeutica complementare. Le équipe multidisciplinari di Maria Cecilia Hospital e Anthea Hospital valutano caso per caso il trattamento più idoneo, selezionando la procedura più efficace tra chirurgia, radiochirurgia e radiochirurgia stereotassica. 

Dott. Enrico Motti Copia
Il dott. Enrico Motti, coordinatore dell’Unità Operativa
di Neurochirurgia/Gamma Knife di Maria Cecilia Hospital

Il trattamento con Gamma Knife si sviluppa in quattro fasi: 

1. Immobilizzazione della testa con casco stereotassico o maschera termo-retraibile;

2. Acquisizione delle immagini digitali per identificare con precisione il bersaglio;

3. Pianificazione della strategia terapeutica, personalizzata per il paziente;

4. Somministrazione della radiazione, con modellamento dell’irradiazione che avvolge la lesione come una “calza”.

Gli effetti del trattamento si manifestano nei mesi successivi e il follow-up è fondamentale per monitorare la risposta del paziente. Al momento della dimissione viene predisposto un calendario di controlli periodici per valutare la progressione della malattia e prevenire eventuali complicanze. Gamma Knife rappresenta un passo avanti nella cura delle patologie cerebrali, riducendo rischi e tempi di recupero e migliorando la qualità della vita dei pazienti. 

 

 

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Maria Cecilia Hospital
www.mariaceciliahospital.com
Via Corriera 1 – 48033 Cotignola (RA)
tel. 0545 217111
Direttore Sanitario: Dott.ssa Silvia Rapuano

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