Dalle inchieste ai reportage e la città si trova “svelata” Un’altra puntata di “ritagli” dedicati agli articoli di approfondimento su vicende e personaggi ravennati con uno sguardo altre le cronaca per raccontare anche il nascosto o quello che non si vuol vedere Prosegue la nostra ricognizione, nell’archivio degli ormai mil- le numeri di R&D, in occasione del ventennale dalla prima pubblicazione del giornale, sempre puntando a “ritagliare” qua e là alcuni significativi esempi di articoli di approfondimento, interviste “senza rete”, inchieste tematiche e reportage che fin dagli esordi hanno caratterizzato lo stile giornalistico del settimanale. Dato l’anniversario, andare a spulciare fra le centinaia e centinaia di pagine dell’archivio cartaceo di Ravenna&Dintorni può riservare molte sorprese e rinfrescare la memoria sulla storia recente della città, dei suoi cittadini, di personaggi pubblici, di notabili e anche meno, se non per essere assurti agli onori delle cronache giudiziarie. In questa puntata siamo a metà della nostra avventura giornalistica – fra il 2009 e il 2013 – e la redazione si è consolidata con firme intraprendenti e capaci di svelare varie storie, diverse delle quali poco note o non ancora ben “scavate”, che riguardano la comunità ravennate. In quegli anni, il giornale si impegna anche in una informazione puntuale sulla candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura 2019, sfida molto sentita in città che seguirà passo dopo passo fino alla fine, organizzando un forum periodico sul tema della capitale culturale (e i possibili progetti da mettere in campo). Furono coinvolti artisti, associazioni, operatori culturali ed economici, amministrato- ripubblici e politici, per un totale di oltre 60 interventi. Fra i più attivi in redazione c’erano già allora Federica Angelini, Luca Manservisi, Andrea Alberizia e Matteo Cavezzali (ancora oggi tutte firme di R&D). A proposito di Cavezzali, ci siamo imbattuti in un suo curioso pezzo che rievoca alcune vicende di Raul Gardini collegandole a certi opachi e mai chiariti rapporti con faccendieri dell’epoca di Mani Pulite. Si vede che il giovane reporter già allora pensava di raccontare a modo suo la storia del mitico imprenditore ravennate morto suicida, la cui vita strabiliante e tragica fine appassiona e continua a incuriosire. L’articolo risale a quasi un decennio prima dell’uscita del libro Icarus, la prima prova letteraria di Matteo, che poi l’avrebbe lanciato verso la carriera di scrittore. Total0 0 0 0 leggi gli altri post di: 20 anni dopo: viaggio nella storia di Ravenna & Dintorni