Intelligenze Artificiali, le prossime sfide

Machina

Avete presente la scena di Blade Runner in cui un uomo viene sottoposto a una serie di domande e si scopre che non è un essere umano ma un androide? Quello è il famoso test di Touring, ovvero un test ideato dal matematico Alan Touring attraverso cui si può dimostrare se un essere ragiona oppure “compila”, quindi se si è davanti a un uomo o a una macchina. Ebbene ora le Intelligenze Artificiali hanno superato questo test. Sono quindi le macchine vicine a raggiungere l’autocoscienza? Come cambierà la nostra vita nei prossimi anni?

Attorno a questo interessantissimo tema si è cimentato Nello Cristianini, docente di Intelligenza Artificiale all’Università di Bath e autore di Machina Sapiens (Il Mulino). Cinque anni fa è successo qualcosa che ha cambiato per sempre il rapporto uomo-macchina, di cui oggi sono arrivati gli effetti a livello massiccio. Le macchine hanno imparato a utilizzare le conoscenze acquisite per situazioni nuove da quelle per cui erano state inizialmente concepite. Tutto è iniziato con una AI che veniva “addestrata” per la traduzione tramite l’acquisizione di una quantità enorme di testi in diverse lingue. Dopo essersi nutrita di tutta wikipedia, di tantissime pagine web e di milioni di libri, l’AI ha cominciato a fare cose che nemmeno i suoi programmatori si aspettavano: ha iniziato a dialogare con loro. Non più tradurre, quindi, ma fornire risposte e fare domande.

Come era stato possibile? L’AI aveva raggiunto un nuovo livello e l’azienda che ci stava lavorando, OpenAI, aveva fatto una scoperta eccezionale. Le Intelligenze Artificiali adesso riescono ad autoprogrammarsi per risolvere problemi diversi da quelli per cui erano state progettate. È la prima volta nella storia che questo accade, ed è uno spartiacque da cui non si tornerà più indietro. Quali lavori scompariranno nei prossimi anni perché saranno rapidamente automatizzati? Molti di più di quelli che immaginiamo. È un dramma? Non necessariamente, se riusciamo a immaginare un mondo diverso. Quando le luci a olio furono sostituite dall’elettricità, moltissimi “accenditori” che giravano al tramonto per accenderle persero il lavoro. Poi però ne trovarono un altro, forse anche migliore.

Già oggi le AI vengono utilizzate per molti processi, come scegliere la cura più opportuna per una malattia o capire il percorso migliore per costruire una nuova strada che diminuisca il traffico o per decidere la pena per il colpevole di un reato. Il problema è come gestire queste menti artificiali così potenti, che per loro stessa natura non hanno vincoli etici e morali. «Non possiamo realisticamente ritornare a un mondo senza Intelligenza Artificiale, così dobbiamo trovare un modo di convivere in sicurezza con questa tecnologia – spiega Cristianini –. Rendere sicuri gli agenti intelligenti richiederà una comprensione molto più profonda dell’interfaccia tra le scienze sociali, quelle umane e quelle naturali, e ciò non può essere fatto solamente dagli informatici. Questa è la prossima grande sfida – e avventura – per l’Intelligenza Artificiale».

Nello Cristianini sarà ospite di ScrittuRa festival il 26 maggio alle 21 al Pavaglione di Lugo.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24