martedì
14 Ottobre 2025

360 – All’istruzione del Viaggiatore

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Tra le antiche “guide” di Ravenna non può non essere ricordata quella di Francesco Nanni intitolata «Il forestiere in Ravenna», pubblicata nel 1821 «presso Antonio Roveri e figli». Nella prefazione Nanni rivolgeva un saluto al lettore spiegando le intenzioni che lo avevano mosso nel redigerla: «Lettore, l’Operetta che ti presento non vanta alcun carattere di novità, giacchè per sua natura gli è affatto estraneo. Dessa ambisce soltanto alla tua compiacenza, e questa potrà ottenerla! … Il lavoro fu modellato su le orme di altre preesistenti, le quali tutte conseguirono laude, e corsero piene di gloria a far loro pompa presso lontane Nazioni. Dopo La Ravenna ricercata del Fabri, che vide la luce del giorno nel 1678., e quella del Coronelli sul cominciare dello scorso secolo, ebbe luogo Il forestiere instruito del Beltrami, parto di mature riflessioni, e di molta erudizione fornito. L’accaduto politico sconvolgimento nel declinare del Secolo XVIII., scompaginò quell’Opera, e inutile la rese all’istruzione del Viaggiatore. Bramossi una riforma: ma in mezzo alle tante oscillazioni de tempi niuno ardì porvi mano. Scosso dagli ingiusti rimproveri dati al Patrio Suolo mi accinsi all’ impresa; raccozzai le tante cose che disparate esistevano, e con brevità mi feci a descriverle, onde almeno non essere di Stucchevole accusato». Dopo un’introduzione storica, il percorso di visita era suddiviso in due giornate: nella prima venivano raccontati i monumenti della città, nella seconda i suburbani.

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