51 – San Girolamo

San GirolamoRicchissima è la collezione d’icone del Museo Nazionale; tra queste una piccola tavola datata tra XV e XVI secolo raffigura San Girolamo, padre e dottore della Chiesa.
Vissuto tra la metà del IV e gli inizi del V secolo entra in contatto con le grandi personalità di quell’epoca. La sua produzione letteraria è tanto sconfinata quanto varia ma, certamente, tra le opere da lui composte l’attenzione maggiore va rivolta ai suoi studi sulla Bibbia di cui è stato appassionato traduttore e commentatore.
L’iconografia di Girolamo, oltre a presentare episodi legati alla sua vicenda agiografica, segue sostanzialmente due grandi schemi che si richiamano a vicenda: egli è penitente nel deserto, rappresentato in quella spelonca che aveva eletto a romitorio, come in questa icona del Museo Nazionale, oppure è ritratto nel suo studio, chino sui libri, immerso nella riflessione.
Girolamo penitente è descritto come un anziano solitario, dall’aspetto ancora vigoroso nonostante le ripetute penitenze cui costringeva il suo corpo. Tra gli attributi iconografici più ricorrenti è il cappello cardinalizio a indicare gli onori di questa carica; esso è posto generalmente ai suoi piedi, segno di rinuncia a ogni gloria terrena.
Quando non è raffigurato intento nello studio, Girolamo è rappresentato con una pietra in mano mentre si percuote il petto, in segno di penitenza mentre il suo sguardo è costantemente rivolto verso la croce di Cristo. Non di rado, un leone mansueto è accucciato ai suoi piedi.

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