212 – Meraviglie meditabonde Seguici su Telegram e resta aggiornato Nel 1936 la scrittrice e pittrice inglese Anne Bosworth Greene dava alle stampe il resoconto del suo viaggio in Italia intitolato Sunshine and dust. A Journey through Italy and the Alps (Sole e polvere. Un viaggio attraverso l’Italia e le Alpi). Il suo soggiorno italiano in compagnia della figlia Lorna, databile agli anni ’20 del Novecento, toccò anche la città di Ravenna della quale lasciò una visione intensa e spontanea. Tra i monumenti bizantini la descrizione più significativa è probabilmente quella della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, osservata con sguardo quanto mai fresco e immaginifico: «L’antica Sant’Apollinare Nuovo, ricoperta di polvere, molto calda nel sole. L’antichità a dire il vero ci colpì appena mettemmo piede sul pavimento mezzo affondato. Le colonne greche ci apparvero in una suadente prospettiva e sopra la navata, in alto lungo i muri, c’era una fila di mosaici: la sensazione era di non avere mai visto mosaici prima. Figure ascetiche a grandezza naturale in verde e azzurro e nei colori della colomba, con tocchi di arancio-marrone, volti seri, seducenti e reali realizzati in modo incredibile con piccoli pezzi di marmo colorato. Per tutta la loro grandezza erano realizzati con uno stile incredibile; l’esiguo movimento dei loro abiti rapiva lo sguardo… E continuava, tutt’attorno alla navata. Eravamo in silenzio, rapite e quasi senza fiato, come se pronunciare una parola avesse potuto far scendere all’altezza delle nostre teste quelle meraviglie meditabonde». Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Cartoline da Ravenna