230 – Musica per archeologi

Canti Romagnoli Balilla Pratella

Il III Congresso Internazionale di Archeologia Cristiana che si svolse a Ravenna dal 25 al 29 settembre 1932 fu un evento memorabile che vide la partecipazione di rappresentanti di numerose nazioni. Tra gli eventi pensati per l’occasione va certamente ricordato il concerto che si tenne in onore dei convegnisti la sera del 27 settembre al Teatro Alighieri.
Questo importante evento prevedeva musiche «monodiche e corali – spirituali e popolari dal secolo XV al secolo XIX» eseguite sotto la direzione artistica del compositore lughese Francesco Balilla Pratella. Nell’introduzione al libretto, nel quale erano riportati tutti i testi dei brani eseguiti accompagnati da un breve commento,
Pratella scriveva: «Questo programma vuol presentare alcuni saggi caratteristici di musica melodica non liturgica, per voce sola o per coro, accompagnata o no da istrumenti, spirituale o popolare, i quali sono pervenuti fino a noi partendo dal ‘400, e disposti in ordine di successione nel tempo; fatta qualche eccezione, dovuta ad esigenze estetiche».
Il concerto prevedeva l’esecuzione di quindici brani suddivisi in tre momenti: il primo tempo era affidato alla Corale “Giacomo Puccini” del Dopolavoro di Ravenna diretta da Giuseppe Calamosca, il secondo aveva per protagonista la cantante giapponese Joshiko Testu – meglio nota come Joshiko Fausta Beltramelli – mentre il terzo vedeva la partecipazione del gruppo folcloristico ravennate dei canterini di San Pietro in Vincoli diretto da Bruto Carioli.

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