“Cocoricò Tapes“: un documentario sulla controcultura degli anni 90

Cocorico Tapes AlienÈ stato presentato in questi giorni allo storico e molto interessante Festival di Pesaro un bellissimo e originalissimo documentario su uno dei locali più mitici della nostra riviera: Cocoricò Tapes di Francesco Tavella e con musiche originali di Matteo Vallicelli, dedicato per l’appunto alla storia della discoteca Cocoricò di Riccione.

Il Cocoricò è stato uno dei locali cult degli anni ‘90. Non una semplice discoteca, ma un locale epocale che ha seguito un suo percorso strategico e creativo ben preciso. Io stesso, senza esserne un frequentatore assiduo, ho sempre amato passare attraverso le sue sale e le sue performance artistiche, la prima musica elettronica che arrivava dall’estero, la sua controcultura.

Il documentario si basa quasi esclusivamente su filmati dell’epoca, cioè i tapes VHS citati dal titolo del film: riprese clandestine dentro il locale, servizi di televisioni locali, foto del periodo; ed è molto ben costruito secondo una narrazione che visivamente riporta a quegli anni e narrativamente esula da ogni tentativo agiografico. Una regia low-fi basata sul montaggio delle immagini di repertorio disponibili e che sono state cercate una a una tra i clienti e i protagonisti del locale; e una sceneggiatura che senza false e pretenziose spettacolarizzazioni fa ricordare e comprendere l’incredibile energia creativa, intellettuale e anche politica degli anni ‘90 che trovava espressione anche in un’attività solo apparentemente “ludica” come poteva sembrare un locale da ballo.

Al Cocoricò sono passati musicisti come Franco Battiato e i Blu Vertigo, e personaggi iconici come la porno attrice Ilona Staller. Ma soprattutto tanti esplosivi musicisti e artisti della zona, e la comunità LGBT che qui sapeva riconoscersi e esprimersi. Tra i footage e le foto, se fate attenzione, nelle performance artistiche che si svolgevano dentro il locale ritroverete per esempio alcuni giovanissimi protagonisti della scena teatrale contemporanea – erano parte della Teddy Bear Company, teatro da discoteca–. Non faccio spoiler sui nomi perché voglio che vediate il film.

C’è stato un pezzo di storia in quel posto e in quegli anni. Non è casuale che il film inizi con la caduta del Muro di Berlino dell’89, e si chiuda con le Torri Gemelle del 2001. Un vero film di antropologia, storia e arte. Cocoricò Tapes sicuramente girerà per festival e per rassegne; non è sicuro che sia poi fruibile su qualcuna delle consolidate piattaforme online; e quindi vi consiglio caldamente di non perderlo appena ne avrete l’occasione.

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