Norek firma un toccante noir, ambientato in capo al mondo

Il Pesatore Di AnimeLo strillo sulla copertina lo de­finisce “Il nuovo maestro del noir francese” e, eccesso a parte (i maestri sono rarissimi), Olivier Norek si conferma grande autore di thriller con il nuovo romanzo Il pesatore di anime (Nero Rizzoli, traduzione di Maurizio Ferrara).
Ancora un protagonista forte ma sofferente, come in Superficie (recensito nel numero del 4 ottobre ‘22), che potrebbe diventare seriale ma, forse, non lo sarà.
In una nuova situazione di isolamento, l’isola francese di Saint-Pierre, al centro di un piccolo arcipelago fra Canada e Terranova, si è nascosto, ma lavora, il capitano Victor Coste; ha lasciato la capitale dopo una missione nella quale ha perso un uomo e si ritiene responsabile di quella morte. Ma è un grande poliziotto e vertici dei sistemi di sicurezza francesi gli hanno affi­dato, sotto copertura, il compito di valutare l’attendibilità dei collaboratori di giustizia, prima di regalare loro vita e identità nuove.

Da qui il titolo italiano: Coste “pesa” appunto i pentiti. Tutto cambia quando da Parigi gli mandano da valutare una ragazza, Anna Bailly, strana e bella: è stata ritrovata nel covo di un serial killer che l’ha rapita dieci anni prima e che, da allora, ha assassinato nove ragazze. E pare intenzionato ad andare avanti. Coste deve cercare di farla parlare, come unica sopravvissuta, per catturare il mostro; che era sfuggito a un altro poliziotto duro e testardo, Russo; il fallimento gli aveva provocato un infarto, cui era scampato per miracolo. In quell’isola con la nebbia più fi­tta del mondo (il titolo originale è Dans le brumes de capelans e i capelani sono pesci dell’Atlantico del nord), dunque, vive un microcosmo che riflette i temi della vita di oggi: i maschi predatori, la discriminazione per gli omosessuali, ricchi che si credono intoccabili, poliziotti possenti e altri fragili; il ruolo dell’amicizia e i rischi degli inganni d’amore. Non bastasse, l’impegno di Coste per salvare Anna ha di fronte l’imprevedibilità del male.

Un romanzo bellissimo, per la tensione, l’indagine psicologica, la descrizione dei paesaggi quasi incontaminati dall’uomo, il sangue e la sofferenza, che in alcuni passaggi può toccare il lettore, stupendolo. Forse qualche snodo della trama si intuisce presto, ma questo non guasta il piacere della lettura. Norek fa poi l’occhiolino al lettore almeno due volte: lo psichiatra che via Skype aiuta Victor Coste a “valutare” la ragazza, e a capire il mostro, è il dottor Melchior, già consulente di Noémie Chastain, la poliziotta protagonista di Super­ficie. E Coste, in Francia, è stato capitano del Dipartimento 93 di polizia, quello in cui ha lavorato per 18 anni, diventando capitano, lo stesso Norek.

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