Le indagini della pm di Luigi Irdi, tra leggerezza e stupore

Il Nero Sta Bene Su Tutto Luigi IrdiLe nipoti di Jane Marple si stanno moltiplicando ma, com’è giusto a più di 90 anni dalla sua apparizione, non vivono più a St Mary Mead né bevono tè con le amiche. Sono poliziotte, commissari, carabiniere e magistrate. Due esempi pregiati: Grazia Negro di Carlo Lucarelli; e Blanca Occhiuzzi di Patrizia Rinaldi (consiglio Blanca da anni non televisivamente sospetti: ne ho scritto in queste pagine nel 2013).

In questa schiera, sempre più fitta, è arrivata Sara Malerba, pubblico ministero a Torre Piccola, città inventata alle porte di Roma. Creata da Luigi Irdi, giornalista e scrittore, ha fatto la prima apparizione in Operazione Athena nel 2020 ed è tornata in questi giorni per sbrogliare l’intrigo di Il nero sta bene su tutto (entrambi i romanzi sono pubblicati da Nutrimenti).
Un intrigo che funziona alla perfezione, a partire dalla scelta della (prima) vittima: una fashion blogger assassinata in treno da un uomo vestito di nero, forse un prete, forse un islamico.

Poi l’ambientazione, un paese che sembra sereno e dove, invece, covano livori antichi e, come dire, nostalgici (nel senso di fascisti); infine il movente, che non si trova. Così la pm Sara, affiancata dal maresciallo Berardi e dall’appuntato Cantatore, dovrà davvero mettersi in gioco per trovare l’assassino; partendo dal perché abbia ucciso. Ed è buona anche l’idea di aggiungere difficoltà alla protagonista mettendole “contro” un collega che è un po’ tonto; e protetto dal Procuratore capo.

Non mancano i risvolti romantici (il vicino di casa di Sara) e di colore (l’anatomo patologo che, per dislessia, sbaglia ogni desinenza), e i colpi di scena.
Ancora: Il nero sta bene su tutto si legge con piacere grazie anche ai dialoghi, che filano come si deve. Ma.
Ecco: ma. Leggendo bisogna fare i conti con… la propria libreria. La leggerezza con cui l’autore affronta la narrazione è piacevolissima, e ricorda lo stile di Ross MacDonald, del suo Lew Archer e di molto hard- boiled (italiano).
Sara Malerba ha la passione per il cinema e annota su un taccuino i titoli dei film che le vengono in mente quando indaga; ed è un po’ come Vanina Guarrasi di Cristina Cassar Scalia. Parla con la madre di tutto: indagini e sentimenti; e la madre è morta. Non è una novità nel mondo dei thriller, giusto?

Se si è lettori saltuari di noir, questo romanzo è un ottimo viatico. In caso contrario si può dare la caccia agli omaggi, non dichiarati da Luigi Irdi; che è un grande conoscitore del genere. E sorridere mentre si scopre, con un po’ di stupore, l’identità del killer.

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