Loro sono quanto di meglio abbia mai prodotto la musica italiana dagli anni Sessanta in avanti: testi impegnati, trame di chitarra che ti arrivano direttamente al cuore, una batteria marziale che ispirerà decine di avanguardisti di tutto il mondo, il basso mai banale, una presenza scenica spettacolare, quel gusto sempre originale nel reinventarsi nel corso del tempo e sembrare sempre diversi, ma mai davvero fuori fuoco, costantemente sul pezzo, al passo coi tempi, dei gran sboroni, insomma. Di loro ne parla anche Lester Bangs in un suo saggio sulla migliore musica europea degli anni Settanta, definendoli come la versione italiana dei Velvet Underground. E aveva ragione. Anzi, il leader dei Nostri rispetto a Lou Reed ha anche uno spettro vocale più ampio, diciamo così, più rock. Loro, inutile star qui a nasconderlo, saranno a Ravenna. E anche tra poco. Ve lo dico io in anteprima, l’ho scoperto su Facebook. Saranno premiati al teatro Alighieri, domenica 6 maggio alle 20.30. Riceveranno il prestigioso Premio Giustiniano alle Arti e alla Cultura. D’altronde chi più di loro si meriterebbe un premio alle Arti e alla Cultura? Va bene, ve lo dico. Loro sono i Pooh. Avete presente i Pooh, no?
E non finisce qui, perché nel corso della serata riceveranno riconoscimenti speciali anche Raoul e Mirko Casadei, una tal Laura Efrikian (dicono che è scrittrice, ma l’ho visto su Google, in realtà è stata la moglie di Gianni Morandi e quindi se lo merita un premio alle Arti e alla Cultura) ma soprattutto Maurizio Seymandi. Seymandi, quello di Superclassifica Show, un mito. Grazie, grazie davvero all’associazione Byron (anche se non so che cavolo di roba sia) per tutto questo, Lord Byron ne sarebbe orgoglioso.
Va bene allora, divertiamoci, andiamo a vedere i Pooh. Ma ti avverto Ravenna, se vedo quel cavolo di logo del 2019 sui manifesti o sui volantini del premio, se qualcuno alla presentazione del Giustiniano o la sera stessa dell’evento avrà il coraggio di parlare di capitale europea della cultura, ecco, io giuro che il giorno dopo mi trasferisco a Matera.