mercoledì
09 Luglio 2025
Rubrica L'osservatorio

Non la capisco tutta questa frenesia per un concerto

Condividi

Questa settimana finalmente posso parlare di qualcosa di serio. Musica. E soprattutto Radiohead. Che su Twitter è l’hashtag più diffuso, e quindi non si discute che sia importante. Lo sapete cos’è l’hashtag, vero? Ecco, quello che penso sui Radiohead è sintetizzato magistralmente da qualcuno che scrive in maniera anonima (maledetti anonimi) su un blog che si chiama Bastonate: «Uno non fa neanche in tempo a leggere dei Radiohead in concerto a Bologna il 3 luglio 2012 che i biglietti sono già andati esauriti in men che non si dica e non vi è più possibilità di acquistarli. Forse è un errore o una bufala ma non importa, tanto non sarei andato comunque perché un concerto del genere a Bologna equivale a dire mescolarsi ad un pubblico del tipo concerto della Bandabardò o dei Sud Sound System ed io non ci sto (mi sentirei un pesce fuor d’acqua, mi si nota di più se non vado, non sono abbastanza ricco, non so come vestirmi, a Ferrara in quel periodo ci sono concerti complessivamente migliori). Andrò a vedermeli a Berlino o qualcosa di simile, disertando anche le altre date italiane perché sono complessato come il peggiore degli indie snob ed in più ho la mania dei voli low cost e della musica da autoscontri».
Ma sì, ha ragione lui. E poi in fondo gli ultimi due dischi dei Radiohead sono bruttini, a Bologna ci sarà anche il porco, loro sono diventati troppo mainstream, la voce di Thom Yorke alla lunga rompe le scatole, non è che poi abbiano inventato nulla di nuovo, molto meglio l’ultima scoperta della Constellation, quei giapponesi sperimentali, il dream pop scandinavo o il krautrock mitteleuropeo.
Col cavolo. Sono disperato. Non ci dormo alla notte. Chiunque abbia un biglietto da vendermi contatti la redazione di Ravenna&Dintorni, vi prego. Sono disposto a tutto.

Condividi
Contenuti promozionali

LA CLINICA DELLA FINANZA

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Casa Margaret, sguardo contemporaneo in un’atmosfera anni Sessanta

Il progetto realizzato a Faenza dallo studio ravennate Tundra

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi