Monty Python: l’irresistibile variante inglese

La Pasqua mi ha fatto tornare alla mente due capolavori degli anni Settanta: uno è il più grande musical di tutti i tempi, Jesus Christ Superstar, di cui credo non abbiate bisogno di leggere ulteriori blaterate a riguardo; l’altro ricordo è senza dubbio uno dei film comici che hanno maggiormente influenzato la mia adolescenza, e cioè Brian di Nazareth dei Monty Python, sestetto inglese formatosi a fine anni Sessanta e scioltosi nel 1983 con il loro quarto, ultimo e premiato film Il senso della vita (di cui ne abbiamo parlato qui un paio di anni fa).

I Monty Python nascono nel 1968 dall’incontro di sei studenti di Cambridge e Oxford e fin dal significato del nome della compagnia si può già notare la loro inclinazione per l’irriverenza: i loro bersagli preferiti sono da sempre religione e politica, con forte predilezione per la famiglia reale. La serie antologica Flying Circus raccoglie i loro sketch più famosi, come il celeberrimo Parrot Sketch (che trovate nel video qui sotto) e che ha talmente influenzato la cultura britannica al punto che Margareth Thatcher (non proprio ideologicamente affine al gruppo) lo citò per deridere i suoi avversari politici.

Dopo l’antologia E ora qualcosa di completamente diverso, il primo vero film del gruppo è del 1975 e il titolo parla chiaro: Monty Python and The Holy Grail. L’Italia è in difficoltà, anche perché il viaggio di Re Artù alla ricerca del Graal è difficilissimo da adattare per l’uso di differenti dialetti bretoni e ai tempi dei sottotitoli non se ne parlava nemmeno. Alla fine, il film esce nel 1976 (col titolo Monty Python… e basta!) con un discusso doppiaggio diretto da Oreste Lionello che utilizza i nostri dialetti, battute pesanti e scene spesso stravolte.

Nel 1979 è la volta di Brian di Nazareth, vita di un individuo che nasce lo stesso giorno di Cristo e scambiato per un profeta: il film unisce alla loro comicità nonsense un tocco di demenzialità, scherza sulla religione, su quelle culture e su tanti altri temi senza mai toccare lo stesso Cristo. Per l’Italia non fu sufficiente e il film uscì solo nel 1991 con un doppiaggio stavolta adeguato ma che si prende la responsabilità di inventare di sana pianta un dialogo fuori campo nella scena finale… non ditelo in giro, ma ci sta benissimo!

Dell’ultimo film del sestetto, Il senso della vita del 1983, si è già parlato, come si è già detto che i film erano scritti diretti e interpretati interamente da loro (a parte le comparse, e in Brian c’è George Harrison!), e che tutti i film sono stati ristampati in Dvd ridoppiati (tranne il Sacro Graal…) e sono presenti nel catalogo streaming.

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