Iotti+Pavarani e Studio Brenso

Nuovo appuntamento per la serie di incontri – confronti del ciclo di conferenze
“SeDici Architettura”, negli spazi dell’azienda Edilpiù di Lugo. Protagonisti gli studi di architettura Iotti+Pavarani di Reggio Emilia e Brenso di Bologna che illustreranno le loro esperienze professionali nel campo della progettazione contemporanea,
sia architettonica che urbanistica, rivolta al paessaggio piuttosto che all’interior design.

Iotti+Pavarani Architetti e la dialettica sostenibile fra artificio e natura

E’ stato costituito nel 2001 a Reggio Emilia da Paolo Iotti e Marco Pavarani. Lo studio ha ricevuto più di 20 premi in concorsi di architettura e urban design e ha ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali per la realizzazione di architetture innovative e sorprendenti ma al contempo perfettamente inserite nel loro contesto. Nel 2011 Iotti e Pavarani sono stati insigniti del Premio della Fondazione Renzo Piano come migliori giovani talenti dell’architettura italiana. Dal 2006 svolgono attività di insegnamento presso la Facoltà di Architettura di Ferrara; Marco Pavarani come responsabile del Laboratorio di Progettazione I dal 2010 al 2013, Paolo Iotti come responsabile del Laboratorio di Progettazione III dal 2011.
La ricerca progettuale che contraddistingue i progetti dello studio è mirata a cogliere e interpretare i rapporti di relazione tra costruito e paesaggio, ricerca trasversale alla scala d’intervento e all’oggetto di progetto. Obiettivo l’individuazione di strategie di programma, compositive, materiche, capaci di produrre inserti densi nel paesaggio, nel tentativo sempre perseguito di conferire nuove “energie” ai contesti in cui si opera, “energie” coerenti con le potenzialità spesso inespresse dei luoghi stessi. Di qui, una serie di interventi costruiti su un rapporto controllato e sommesso tra interno ed esterno, tra lettura dell’edificio e caratteri del testo allargato: l’area, le relazioni visuali a grande distanza, la connotazione sempre attenta degli spazi aperti limitrofi all’edificio, avvertiti come humus e sistema di relazione anche per l’edificio.
In occasione della conferenza a Lugo, Iotti e Pavarani proporranno un approccio al tema “Architettura e Paesaggio”, attraverso alcuni progetti quali lo Stadio di Siena, la Domus Technica a Brescello, il masterplan per un’area residenziale a Riga in Lettonia, il progetto del tracciato ferroviario Metroland in Trentino.

Studio Brenso alle prese con la sfida di costruire nel costruito

Nasce dalla collaborazione dagli architetti Lorenzo Castagnetti, Francesco Pasquale e Francesca Poli che, dopo esperienze accademiche e professionali in Spagna, Paesi Bassi e Danimarca, fondano nel 2009 lo studio di progettazione a Bologna. I campi disciplinari affrontati spaziano dall’urbanistica, all’architettura ed al design industriale, facendo sì che tutti i progetti, di qualsiasi natura e scala, vengano affrontati con un approccio realmente multidisciplinare e con la necessaria attitudine ad esplorare soluzioni innovative dal punto di vista tipologico, morfologico e dei materiali.
Attualmente lo studio è impegnato nell’elaborazione di piani-visione per aree strategiche della città di Bologna, progetti di edilizia residenziale, commerciale e sportiva, concorsi internazionali e progetti nel campo dell’ICT. Contribuisce inoltre alla didattica della Facoltà di Architettura di Ferrara e collabora a progetti europei di paesaggio per la Regione Emilia-Romagna.
Il tema della conferenza di Studio Brenso sarà incentrato su “Costruire nel costruito”, ovvero “rigenerazione e densità nella città contemporanea”. L’argomentazione parte dal fatto che un insieme di fattori ambientali, economici e sociali hanno cancellato il modello di uso estensivo del territorio che ha dominato il ‘900. L’esiguità della risorsa suolo insieme alla crisi dei capitali che l’aggredivano impongono un profondo ripensamento dell’esistente, che non può più essere abbandonato alla conquista di nuovi spazi. D’altro canto rimane inalterato, anzi accelera, il fenomeno di migrazione verso contesti urbani, con città sempre più dense e popolate. Come operare per mantenere un’equilibrio tra attività umane ed effettive risorse disponibili? Nasce così l’esperienza di Brenso attraverso casi di diversa natura e scala, realizzati o teorizzati, dove la rigenerazione passa dalla riprogrammazione funzionale dell’esistente capace di incrementare allo stesso tempo densità e qualità ambientale.

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